FEDERAZIONE ANNA LINDH ITALIA

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

Si è svolta a Napoli la “Conferenza dei Ministri della Cultura del Mediterraneo”.
Nel documento finale la proposta di una “Capitale Mediterranea della Cultura”.
In questa occasione Michele Capasso - presidente della Fondazione Mediterraneo e segretario generale degli “Stati Uniti del Mondo” - ha ricordato i 33 anni di impegno in favore della cultura e del dialogo euromediterraneo, il ruolo svolto dalla Fondazione Mediterraneo nella costituzione della “Fondazione Anna Lindh” e nell’istituzione di una “Capitale mediterranea della cultura”, avvenuta per decisione dei 2248 partecipanti al Forum Civile Euromed di Napoli (10-12 dicembre 1997) in presenza - tra gli altri - del presidente della Repubblica Italiana Scalfaro, di altri Capi di Stato e di Governo di vari Paesi oltreché dei rappresentanti di organismi internazionali.
“Siamo onorati e disponibili - ha concluso il presidente Capasso - di portare il nostro contributo a questa iniziativa necessaria per la pace e lo sviluppo condiviso nel Grande Mediterraneo e nel mondo”.

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La Fondazione Mediterraneo ha partecipato alla marcia per la pace organizzata con gli STATI UNITI DEL MONDO per arrestare la barbarie della guerra in Ucraina. I partecipanti - tra i quali numerosi membri della Federazione Anna Lindh Italia – hanno partecipato alla Santa Messa ed alla Benedizione “Urbi et orbi”.

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La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno sostenuto e partecipato alla XXVIIa GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE”, organizzata da Libera in collaborazione con il Comune di Napoli, la Regione Campania, la Fondazione Polis, la RAI ed altre istituzioni.
In questa occasione sono stati letti i nomi delle oltre 1.000 vittime della mafia.
La Fondazione Mediterraneo ha promosso l’evento nei grandi videowall del Museo della Pace e trasmesso la diretta in vari Paesi.
Il Museo della Pace ha dedicato l’intera giornata alle 1.055 vittime di mafia e dinanzi alla sede di piazza Municipio si sono radunati folti gruppi di giovani con una gigantesca variopinta bandiera.

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Martedì 22 marzo 2022, alle ore 16.30, presso la sede della Fondazione Mediterraneo e del Museo della Pace - MAMT si è svolto il Convegno internazionale “La giornata mondiale dell’acqua” in occasione del World Water Day.
In questa occasione è stato presentato il Rapporto della Fondazione “Acqua e cambiamenti climatici”, che si propone di informare i responsabili politici su come migliorare la gestione delle risorse idriche e l’accesso ai servizi idrici ed igienico-sanitari, allo scopo di superare la povertà e affrontare le disuguaglianze sociali ed economiche.
Il World Water Day viene celebrato il 22 Marzo di ogni anno per rammentare agli Stati Membri delle Nazioni Unite di rafforzare il loro impegno ad espletare le raccomandazioni stabilite dall’Assemblea Generale dell’ONU ed a promuovere attività concrete nei loro Paesi per la salvaguardia della risorsa acqua.
La Fondazione Mediterraneo, nella ricorrenza del suo trentennale, da sempre sostenitrice dei programmi sull’acqua delle Nazioni Unite, ha organizzato questo Convegno – in collaborazione con l’UNESCO, e la “Federazione Anna Lindh Italia” - nell’occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.
In questa occasione il presidente Michele Capasso ha presentato l’”Appello per l’acqua” e l’Appello per la pace in Ucraina”.

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La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh sono al fianco del senatore Giuseppe Lumia e del mondo del Volontariato che, ancora una volta, sta dando il meglio di sé per aiutare il popolo ucraino nella sua drammatica vita quotidiana, mentre è sotto le bombe, mentre combatte, mentre piange per le sofferenze inaudite che la guerra trascina sempre con sé.
In tutto il mondo ci si è mobilitati, anche dall’Europa e dall’Italia naturalmente, con un impegno straordinario, ricco di umanità e di concreta operatività per la pace.
Il racconto del senatore Lumia:
“Dalla Sicilia siamo partiti con una missione particolare: dare una mano alla comunità di Odessa. È una città meravigliosa, ricca di storia e di profondi legami pure con l’Italia. Si affaccia sul Mar Nero e sta subendo le terribili cannonate dalle navi militari schierate di fronte al porto. È difficile e rischioso in questo momento da raggiungere.
Abbiamo intrapreso un viaggio lunghissimo. Siamo partiti da Palermo giovedì pomeriggio, attraversato tutta l’Italia, la Slovenia, l’Ungheria e la Romania per avvicinarci il più possibile a questa città, ancora popolata, che sta correndo rischi e provando sofferenze indicibili.
Siamo carichi di materiale sanitario e di cibo, selezionati in base alle richieste che ci sono state fatte. Una cosa mi ha colpito più di tutte: la richiesta di insulina. In poche ore siamo riusciti a raccoglierne un buon quantitativo, per farlo giungere a persone che ne hanno estremo e vitale bisogno.
Abbiamo un altro obiettivo: aprire una strada umanitaria sicura per spostare l’attenzione anche su questa parte dell’Ucraina, che è rimasta finora trascurata.
Abbiamo una presenza italiana che è rimasta a Odessa, su cui spicca l’intelligente e coraggioso lavoro del nostro consigliere diplomatico.
Chi mi conosce sa che non è mio costume tirar fuori la parte affettiva ed emozionale del mio carattere, ma vi assicuro che si prova un turbinio di profondi sentimenti, di quelli che segnano la vita, anche per uno come me che sa quanto è alto il rischio per il proprio impegno. E così lo sta vivendo, nel suo piccolo, sia il gruppo di volontari che è partito per questa missione umanitaria, sia quello che ci ha supportato con generosità e intelligenza nei preparativi.
Eh sì, è più che mai il momento del “noi”. Nel mondo del Volontariato maturo si pensa e si agisce con questo non sempre apprezzato approccio esistenziale e sociale: aprire strade, stimolare e anticipare l’impegno corale, compreso quello delle istituzioni e della comunità internazionale.
Non immaginate in queste ore quanta solidarietà e disponibilità, oltre a quella già attivata da mille strade, si è messa in moto. Odessa lo merita. Tutte le città e le comunità ucraine lo meritano. Questo vale anche per le altre guerre, non dimentichiamolo mai, che sono ben settanta e che si lasciano spesso marcire nell’indifferenza”.

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