OMCOM||Osservatorio sulle Mafie

OMCOM – OSSERVATORIO MEDITERRANEO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE MAFIE

La Fondazione Mediterraneo e la Fondazione Antonino Caponnetto hanno costituito l’OMCOM – OSSERVATORIO MEDITERRANEO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE MAFIE – che si pone come obiettivi il monitoraggio e l’analisi di quanto succede nei paesi dell’area mediterranea affrontando con una visione geopolitica le problematiche criminali organizzate e mafiose. Compito dell’Omcom è anche quello di formare gli addetti ai lavori per metterli in grado di leggere le infiltrazioni presenti sul territorio e di informare le opinioni pubbliche del mediterraneo sui pericoli che tali infiltrazioni comportano.

Il nostro blog

L’intervento del Segretario Generale degli Stati Uniti del Mondo Michele Capasso al 33° Vertice antimafia e degli Stati Uniti d’Europa coorganizzato dalla Fondazione Caponnetto, dalla Fondazione Mediterraneo e dagli Stati Uniti del Mondo.

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Gli Stati Uniti del Mondo e la Fondazione Mediterraneo hanno collaborato e partecipato al Vertice antimafia in occasione del ventennale della “Fondazione Antonino Caponnetto”, membro fondatore degli Stati Uniti del Mondo.
La Fondazione Caponnetto celebra i 20 anni con un appuntamento, svoltosi sabato 17 giugno presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, Sala Sibilla Aleramo, dal titolo “Cosa cambia nel 2023 nella lotta alla mafia. Impegni e prospettive. Dedicato a Nazzareno Bisogni”. Un vertice, aperto al pubblico al quale hanno partecipato numerosi esponenti del movimento antimafia.
“Un anniversario importante per la Fondazione Caponnetto – ha detto la vicesindaca Alessia Bettini – che da 20 anni svolge un grande lavoro non solo di analisi dei dati, ma anche di sensibilizzazione dei giovani per promuovere la cultura della legalità”.
“Siamo a 30 anni dalla strage dei Georgofili - ha affermato il Segretario generale degli Stati Uniti del Mondo Michele Capasso -  e dobbiamo sempre ricordare che le mafie ci sono ancora: è necessario continuare a vigilare e a trasmettere la cultura del rispetto delle regole, senza mai essere indifferenti. È molto bello che l’iniziativa pubblica della Fondazione Caponnetto si svolga alla biblioteca delle Oblate, un luogo di cultura, presidio sociale e cittadinanza democratica e critica. Perché quando c’è conoscenza c’è sempre attenzione, vigilanza e consapevolezza”.
“Dopo 20 anni della nascita della Fondazione abbiamo deciso di tornare a Firenze col nostro consueto vertice antimafia. Oggi - ha sottolineato il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri - è più che mai importante capire la mafia e le prospettive 2.0 di lotta alla mafia nel nostro Paese, in un momento in cui arrivano i fondi del PNRR, di cui 2 miliardi nell’area metropolitana fiorentina, e in cui la mafia, non dimentichiamolo, fattura 18 miliardi in Toscana, 230 miliardi in Italia ed ha un tesoro e pari a tremila miliardi nelle banche senza Ivan in giro per il mondo”.
“La lotta alla mafia – ha aggiunto l’ex appartenente alla direzione investigativa antimafia Renato Scalia – deve essere costante e quotidiana. Non possono essere tollerati alcuni tentennamenti, come allargare le maglie degli appalti pubblici, cercando di limitare i controlli, indebolire ulteriormente le intercettazioni telefoniche, ed altri provvedimenti che rendono meno efficace il contrasto alla criminalità di tipo mafioso”.
“A 30 anni dalla strage di via dei Georgofili in un periodo storico in cui la mafia è cambiata ed al contempo è diventata moderna e tribale, nel ventennale della nascita della Fondazione Caponnetto – ha aggiunto la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – la Fondazione ha deciso di fare un vertice antimafia straordinario, il 32°, dal titolo prospettico: ‘Cosa cambia nel 2023 nella lotta alla mafia. Impegni e prospettive’. Il vertice storicamente nasce per mettere a confronto le menti antimafia e per stabilire le migliori strategie di contrasto”.
“Un anniversario ventennale importante – ha continuato la presidente della Commissione Politiche per la promozione della legalità e della sostenibilità urbana Alessandra Innocenti – per il ruolo che svolge l'associazione Caponetto che porta il nome di un magistrato che non dimenticheremo mai per la sua forza e la sua voglia di sconfiggere Cosa Nostra con le sue preziose indagini.
Un’associazione che cerca di tenere alta l’attenzione su un fenomeno che purtroppo non è sconfitto, ma, anzi, ha cambiato tipologia d'azione e che non è più solo relegato in alcune regioni italiane, ma presente anche nella nostra regione. L’associazione, con i suoi report che aiutano a capire il fenomeno della criminalità organizzata ed i suoi progetti dedicati alle scuole, tiene alta l’attenzione, che non dobbiamo mai abbassare, per garantire fortemente la legalità. Bene la scelta di svolgere il vertice alla Biblioteca delle Oblate, dove da poco si sono intitolate due sale a Dario Capolicchio e Giovanna Maggiani Chelli, vittime di mafia. Per concludere – ha detto Alessandra Innocenti – buona vita Fondazione Caponnetto”.

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La cerimonia di premiazione si è svolta il 5 settembre alle ore 11:00, durante una manifestazione a Firenze, alla presenza di Giuseppe Antoci e Salvatore Calleri, nel giardino intitolato proprio a “Nonno Nino” come a tutti piace ricordarlo.
I premiati Omcom sono Alessio Ribaudo, Cecilia Sandroni e Gianni Scarpace per l’informazione, Walter Ganapini per l’ambiente e Gerardo Mastrodomenico per la legalità.
Quest’anno tra i premiati c’è stata Cecilia Sandroni (in collegamento da Venezia al Festival del Cinema), unica donna premiata oggi, per il suo impegno nel denunciare la criminalità ambientale attiva nell’area della Val di Cornia e della Toscana. Giornalista Internazionale di cultura e diritti umani, fondatrice della Piattaforma internazionale ItaliensPR e membro della Foreign Press di Roma.
Il 5 settembre è una data significativa in quanto si celebra il 101° anniversario della nascita del magistrato Antonino Caponnetto, simbolo dell’antimafia. Con questo riconoscimento si intende onorare il lavoro incisivo e quotidiano a difesa dell’informazione.

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“La minaccia segnalata nei precedenti Rapporti OMCOM come “Intelligence jihadista Nordafricana”, denominazione da noi posta per agevolare l’identificazione mirata di una realtà priva di sigle, fluida, ibrida, trova frammenti di “DNA” in precedenti sigle particolarmente attive nel passato”: inizia così l’analisi di Salvatore Calleri – presidente della Fondazione Caponnetto e dell’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità organizzata e le mafie.

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Si sono svolte a Firenze ed a Napoli (sede dell’OMCOM e del Museo della Pace - MAMT) le celebrazioni per il centenario dalla nascita di Nino Caponnetto, Giudice ideatore del suo storico Pool o “Nonno Nino” per le migliaia e migliaia di ragazzi incontrati, fino all’ultimo momento della sua vita, nelle scuole di tutta la nostra smemorata Italia. 
“Ha amato Firenze, ne è stato amato e lo è tutt’ora. Ha amato Palermo, ne è stato amato ma non a sufficienza. Ha scelto di fare il Giudice. Senza dire nulla alla moglie ha sostituito Rocco Chinnici ucciso con metodo libanese da Cosa Nostra. Ha ottenuto come Pretore al primo incarico la prima sentenza della Corte Costituzionale. Ha combattuto in Africa e ne è tornato pieno di incubi e schierato per la pace. Ha parlato ai giovani di tutta Italia. Ha creato il primo pool antimafia mettendoci quattro moschettieri: Falcone, Borsellino, Guarnotta, Di Lello. Ha amato sua moglie Betta per 61 anni fino alla morte. Ha difeso la Costituzione. Ha per primo, nella storia del nostro Paese, fatto condannare in modo definitivo oltre 400 boss mafiosi. Ha pianto per la morte dei suoi ‘figli’ Falcone e Borsellino. Ha detto ‘tutto è finito’, pentendosene subito”.

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La Fondazione Mediterraneo, in partnership con accademie, università e vari Paesi del mondo, ha presentato al Museo della Pace - MAMT “LA REPUBBLICA DELLO SPAZIO”: un progetto di lunga portata  finalizzato a proteggere,  custodire, valorizzare e promuovere i patrimoni dell’umanità nelle principali categorie.

Viviamo in un momento difficile della nostra storia – ha affermato il presidente Michele Capasso – in cui la dimensione fluida sembra essere predominante: valori, cambiamenti climatici, arte, creatività, mestieri, memorie collettive e tanto altro sembrano non avere più significato e tutto appare in balia di un ‘onda “anomala” in grado di sconvolgere il mondo portando via tutto.
Per salvare l’immenso patrimonio materiale ed immateriale mondiale è necessario agire “Oltre” ed “Altro”: creando una dimensione reale al di fuori del nostro pianeta, nello Spazio appunto, dove proteggere, custodire, valorizzare e promuovere la parte più significativa dei patrimoni mondiali dell’umanità. Dal patrimonio artistico - a rischio di terremoti, alluvioni ed eventi climatici - alle memorie collettive immateriali, dai documenti più significativi della storia alle poesie, dagli antichi saperi alle nuove tecnologie: un elenco nutrito di cose da custodire  e proteggere, sia a livello immateriale che materiale”
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In occasione delle celebrazioni del trentesimo anniversario della nascita della Fondazione Mediterraneo – in programma per tutto il 2020 – sarà presentato in vari Paesi il progetto esecutivo ed i criteri generali de “La Repubblica dello Spazio”.

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Settimo anniversario al Museo della Pace - MAMT.Questa mattina grande afflusso di visitatori e studenti, in particolare delle scuole elementari e medie, per celebrare il “223° anniversario della nascita della bandiera tricolore”.
Video, immagini e documenti - sin dalla prima presentazione del tricolore a Genova nel 1789 – hanno coinvolto i piccoli visitatori.
Tanti i collegamenti attraverso i grandi schermi videowall del Museo: in particolare con la città di Reggio Emilia per le celebrazioni principali in quella città, dove nella piazza Prampolini vi è stata le cerimonia dell’alzabandiera e l’esecuzione dell’inno nazionale. Insieme alle autorità civili e militari reggiane il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha sottolineato  l’importanza ed il valore dei simboli.
La compagnia di formazione interforze, schierata nella  piazza, ha visto i velivoli della scuola di volo Top Gun Fly sorvolare i cieli di Reggio e, con i fumogeni colorati,  comporre il Tricolore.

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Il quinto degli anniversari è dedicato al quarantesimo anniversario dalla morte di  di Piersanti Mattarella
Molti gli studenti intervenuti nelle sale multimediali del Museo dove - nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia” - sono disponibili video, immagini e documenti del politico siciliano.
In questa occasione sono state lette pagine dal libro di Giovanni GrassoPiersanti Mattarella. Da solo contro la mafia” e sono state proiettate le immagini del palinsesto che la RAI ha dedicato su tutte le reti e testate, radiofoniche e televisive: da domenica mattina 5 gennaio con “Uno Mattina in Famiglia” - che ha riservato uno spazio di approfondimento alla ricorrenza - al pomeriggio, alle 17.30 con uno “Speciale” di RaiNews24;  alle 23.10, in prima Tv su Rai1, “Speciale Tg1” ha raccontato la figura di Piersanti Mattarella attraverso il documentario di Rai Storia "Piersanti Mattarella, 6 gennaio 1980. Storia di un delitto di mafia", scritto da Alessandro Chiappetta e che ricostruisce il contesto in cui è maturato il delitto, le successive indagini e la storia processuale: ma, soprattutto, racconta la figura umana e politica di Piersanti Mattarella con le immagini delle Teche Rai, le interviste rilasciate da lui stesso e alcune fotografie inedite.

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