ANNIVERSARI AL MUSEO: CENTO ANNI DALLA NASCITA DI FRANCESCO ROSI

Visitatori e grande afflusso di link e contatti sulla piattaforma multimediale del Museo della pace - MAMT per il centenario dalla nascita di Francesco Rosi.
Il presidente Capasso ha ricordato l’immediata adesione di Francesco Rosi nel 1990 al Comitato Scientifico Internazionale della Fondazione ed al “sogno” degli “Stati Uniti del Mondo”.
Nei grandi videowall del Museo sono godibili immagini, film e scritti del grande regista che ha lasciato una traccia nella storia del cinema e della città di Napoli con il film “Le mani sulla città”.

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EUROMESCO AL PADIGLIONE MEDITERRANEO DELLA COP 27. VERSO ECONOMIE DECARBONIZZATE: UN IMPEGNO CONGIUNTO EURO-MED

Per la prima volta nella storia, la COP27 (6-18 novembre 2022) ha ospitato un padiglione del Mediterraneo, con l'obiettivo di evidenziare sia le sfide più pressanti che le rispettive soluzioni innovative, per una delle regioni più minacciate al mondo in termini di cambiamenti climatici.
EuroMeSCo ha partecipato a questo dibattito, organizzato dall'IEMed, per offrire diverse prospettive sul cambiamento climatico e promuovere la crescita verde e la transizione energetica nel Mediterraneo.
La sessione è stata presentata da Senén Florensa, presidente esecutivo dello IEMed, e moderata da Roger Albinyana, direttore generale dello IEMed.
Laura Basagni ha condiviso alcuni spunti tratti dallo studio politico di EuroMeSCo a cui ha contribuito: "Anticipare e mitigare gli effetti collaterali: The Road to a Successful Green Transition in the Euro-Mediterranean Region". Ha inoltre condiviso le sue riflessioni sugli effetti della guerra in Ucraina per la transizione verde nella regione mediterranea.
Emad Adly ha portato alla tavola rotonda non solo l'esperienza egiziana, ma anche la prospettiva della società civile regionale.
Josep Canals-Molina ha spiegato come le città del Mediterraneo siano in prima linea nell'agenda della decarbonizzazione.
Il presidente Michele Capasso, presente alla COP 27, ha ricordato l’impegno sin dal 1990 della Fondazione Mediterraneo per la conversione ecologica, trasmesso anche all’EUROMESCO di cui è membro fondatore.

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IL PRESIDENTE CAPASSO NOMINATO SOCIO ONORARIO DELLA FONDAZIONE ITALIANA DI BIOARCHITETTURA

Nel corso di una cerimonia svoltasi presso la sede di Napoli degli “Stati Uniti del Mondo”, il presidente Michele Capasso ha ricevuto il riconoscimento di Socio onorario della “Fondazione Italiana di Bioarchitettura” presieduta da Wittfrida Mitterer.

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IL SG CAPASSO PARTECIPA ALLE CELEBRAZIONI DEL 33° ANNIVERSARIO DALLA CADUTA DEL MURO

Il Segretario Generale degli “Stati Uniti del Mondo” prof. Michele Capasso ha partecipato - su invito del Governo della Germania Federale – alla celebrazione del 33° anniversario dalla caduta del muro di Berlino.
La cerimonia ufficiale si è svolta al Memoriale del Muro di Berlino, in Beranuer Straße, in presenza -  tra gli altri - della sindaca di Berlino, Franziska Giffey  e di Claudia Roth, commissario del governo federale per la cultura e i media.
Il coro bielorusso Volny si è esibito nel memoriale e nella Cappella della Riconciliazione sull’ex “striscia della morte”.
Inoltre, circa 200 studenti provenienti da Germania, Francia e Norvegia si sono confrontati sul significato della caduta del Muro di Berlino.
La Sindaca di Berlino, Franziska Giffey, ha affermato: “La giornata ci ricorda, soprattutto in questi giorni, di riconoscere il valore della libertà e di accettare la responsabilità che ne deriva”.
Il Segretario Generale Capasso - dopo aver deposto una corona di fiori - ha ricordato la sua presenza a Berlino il 9 novembre 1989 affermando: “Dobbiamo mantenere viva la memoria delle sofferenze causate per decenni dal Muro e dal regime che lo ha generato: allo stesso tempo bisogna essere orgogliosi di ciò che è stato raggiunto dal 1989 ad oggi grazie agli sforzi congiunti tra Est e Ovest. Gli Stati Uniti del Mondo sostengono da sempre questo indispensabile processo di pace e riconciliazione che deve essere posto ad esempio nella vicina Ucraina, vittima di una invasione ingiusta e senza senso”.
A conclusione del suo intervento il SG ha ricordato le parole di San Giovanni Paolo II a sostegno degli Stati Uniti del Mondo: “Libertà significa fare ciò che si deve”.

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GLI STATI UNITI DEL MONDO PRESENTI ALLA COP 27

Gli “Stati Uniti del Mondo” hanno partecipato con una folta delegazione alla COP 27 - la 27a Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici - che si è svolta in Egitto, a Sharm el Sheikh, dal 6 al 18 novembre 2022.
Gli “Stati Uniti del Mondo” - con le Sezioni autonome e la rete di Università, centri di ricerca, organizzazioni della società civile, imprese, organizzazioni internazionali ed enti locali – hanno presentato le linee d’azione che dal 1987 promuovono fondate, essenzialmente, sulla “CONVERSIONE ECOLOGICA”.
I delegati degli “Stati Uniti del Mondo” hanno portato il proprio contributo mettendo a disposizione uno spazio di confronto e dialogo tra un ampio ventaglio di stakeholder impegnati nel dare attuazione all’Accordo di Parigi.
Il SG prof. Michele Capasso ed il Presidente del Comitato internazionale prof. Massimo Pica Ciamarra hanno evidenziato l’importanza dell’incontro unitamente alla complessità della governance che ha prodotto risultati minimi rispetto alle aspettative.

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GLI STATI UNITI DEL MONDO PARTECIPANO ALLA MANIFESTAZIONE DI ROMA PER LA PACE

“Ho avvertito una sorta di richiamo potente, un moto dell’anima. E così ho scelto di essere anch’io a Piazza San Giovanni” ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso.
Il presidente della Commissione diritti umani sen. Giuseppe Lumia, presente alla manifestazione, ha affermato: “La manifestazione EUROPE FOR PEACE ha coinvolto migliaia e migliaia di persone, provenienti da ogni angolo del nostro Paese e con rappresentanti di tante realtà umiliate e offese, come le donne iraniane.
Il mondo Associativo e del Volontariato, delle ONG e del Sindacato, si è messo in gioco, ha rotto gli indugi e ha promosso un’iniziativa a sostegno della Pace che mancava da tanti anni.
È un mondo davvero variegato: molti cattolici, altri di ispirazione cristiana e di diverse altre religioni, altri ancora di principi più laici e culturalmente diversificati, ma tutti in grado di esprimere un sentire comune, solido e progettuale per dare alla Pace un profilo esigente e operativo.
Attraversando la piazza in lungo e in largo, dialogando e scambiando opinioni con molti dei partecipanti, ho colto tre caratteri su tutti.
Il primo: i manifestanti non sono caduti per amor di pace nella trappola del neutralismo. In sostanza, era chiaro in chi l’ha promossa e nella stragrande maggioranza dei partecipanti che l’Ucraina è la vittima e la Russia di Putin il carnefice. Nello stesso tempo era diffusa la consapevolezza che lo sguardo deve essere sempre vigile su tutte le guerre disseminate nel mondo.
Il secondo: la manifestazione è stata promossa da un mondo, oltre che plurale, in sintonia nell’esprimere un impegno concreto nel ricercare la Pace. In piazza infatti c’era gente che agisce concretamente e nella quotidianità nei mille campi della lotta all’emarginazione, dell’accoglienza, del sostegno a chi soffre e vive nei Paesi poveri senza i più elementari diritti umani e spessissimo senza che siano rispettati i principi basilari della democrazia.
Il terzo: nei vari interventi che ho ascoltato, ho colto tante proposte serie per giungere al “cessate il fuoco”, per dare un maggior ruolo alla insostituibile diplomazia, per ridurre le ormai incontrollate spese militari, per evitare la produzione e l’uso delle armi nucleari, che sono più che mai una minaccia da non sottovalutare, e per aprire scenari nuovi di cooperazione e di cambiamento del modo di pensare e progettare il cammino dell’umanità.
La Pace si può fare? Sì, va sempre ricercata e realizzata. Sono pertanto necessari questi passaggi:
1) La Cina deve mettersi in moto e spingere Putin a cambiare radicalmente passo. Nello stesso tempo, gli USA devono garantire a Zelensky quella sicurezza che gli consenta di sedersi ad un tavolo per un negoziato serio, che non intacchi l’integrità del territorio ucraino. L’Europa, dal suo canto, deve essere un più convinto “ponte” di soluzioni bilanciate e condivisibili, per dare a quei territori contesi gli spazi di autonomia che nella storia del nostro Continente abbiamo imparato a utilizzare, senza che siano assoggettati al primato della Russia.
2) Bisogna ripensare e riprogettare il ruolo della governance globale, senza più assegnare al conflitto armato il ruolo di dirimere le controversie tra gli Stati e i Popoli. In questo senso, l’ONU deve essere messa nelle condizioni di svolgere realmente il ruolo istituzionale della governance mondiale della Pace, con poteri e strumenti in grado finalmente di realizzare gli obiettivi per cui è nata. È insomma maturo il tempo per dar vita agli Stati Uniti del Mondo, come di recente ha indicato la Fondazione Mediterraneo con una serie di proposte di alta qualità.
3) Bisogna promuovere su scala globale lo sviluppo sostenibile socialmente e ambientalmente per combattere, con progetti-obiettivo molto concreti e misurabili nelle risorse, nei tempi e nei risultati, disuguaglianze insopportabili, povertà indicibili e disastri naturali.
La manifestazione di Roma è da considerare pertanto una tappa. Seguendo questo virtuoso esempio, è prevedibile che altre Capitali del mondo si metteranno in movimento nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
L’idea che dobbiamo tutti maturare è che ognuno può fare qualcosa, perché la Pace cammina con le gambe, agisce con l’intelligenza e smuove il cuore del “Noi”, del Noi fraterno, del Noi giusto, del Noi partecipe del destino comune”.

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PAPA FRANCESCO NEL REGNO DEL BAHREIN IN OCCASIONE DEL "BAHREIN FORUM FOR DIALOGUE: EAST AND WEST FOR HUMAN COEXISTENCE"

Papa Francesco si è recato in Bahrein per partecipare al "Bahrein Forum for Dialogue: east and west for human coexistence".
Una delegazione degli “Stati Uniti del Mondo” ha partecipato all’evento.
Il Segretario Generale prof. Michele Capasso ha sottolineato l’importanza dell’azione degli Stati Uniti del Mondo per il dialogo e la coesistenza umana e ricordato le relazioni con il Regno del Bahrein con le visite istituzionali presso la sede di Napoli.

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IL NUOVO CATALOGO DEL MUSEO DELLA PACE - MAMT

Pubblicato in tre lingue il catalogo del "Museo della Pace - MAMT". Più di 200 pagine testimoniano il "Museo delle emozioni", patrimonio dell'umanità.

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LA BUONA STAMPA SOSTIENE IL MUSEO DELLA PACE

La “Buona Stampa” – azienda grafica creata decenni fa da Antonio Solimene ed oggi guidata dal figlio Ciro – sostiene da sempre le attività della Fondazione Mediterraneo e del Museo della Pace. Di recente la realizzazione del nuovo catalogo del Museo in 3 lingue.

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ANNIVERSARI AL MUSEO: 100 ANNI DALLA NASCITA DI IGOR MAN

Al Museo della Pace MAMT una bella giornata per celebrare uno dei fondatori della Fondazione in occasione del centenario dalla nascita: il grande giornalista Igor Man, ricordato con emozione dal Presidente Michele Capasso.
Video, immagini, scritti ed interviste hanno accompagnato i visitatori in un viaggio unico attraverso l’opera di un grande inviato che ha saputo raccontare e spiegare a tutti il mondo arabo - islamico in particolare.

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