Elenco Generale||degli eventi

La Fondazione Mediterraneo ha lanciato un Appello internazionale per la pace in Ucraina e per la costituzione degli Stati uniti d’Europa e degli Stati uniti del mondo. Il presidente Michele Capasso si è detto sconcertato per questa guerra nel cuore dell’Europa e “sembrano vani più di 30 anni impegnati per la costruzione della pace”. “Uno dei motivi – ha affermato il presidente Capasso – è da ricercare nella impreparazione delle classi dirigenti e politiche dell’Europa e, in generale, del resto del mondo”.
Nell’appello si sottolinea “un’ONU inadatta ai cambiamenti del nostro mondo con regole  burocrazie e veti che impediscono una reale azione di pace; una NATO rimasta prigioniera di arcaici modelli di difesa; una Unione Europea che si preoccupa così poco del resto dell’Europa se non per esigenze economiche e seguendo la legge dei mercati e dei mercanti; una Russia che tenta di riprendere il posto dell’ex Unione Sovietica utilizzando la forza e la violenza e  tutti i giochi appena mascherati dalle grandi potenze e dai loro interessi”.
L’Appello si conclude con la condanna di quanto sta accadendo e con le seguenti richieste:
Gettiamo di nuovo una bottiglia nel nostro mare con un comune appello, destinato a ciò che resta della coscienza sulle nostre rive. Indirizziamo queste parole agli amici dell’Europa, del  Mediterraneo e del mondo per domandare loro di unirsi a noi e di sostenerci.
Per questo:

  1. Condanniamo ogni attacco militare all’Ucraina e denunciamo che la guerra non solo non risolve i problemi ma li aumenta sia in Ucraina come in Europa, nella stessa Russia e nel resto del mondo.
  2. Condanniamo quelli che ignorano la volontà del popolo ucraino, anche cercando di eliminare un Governo eletto democraticamente dal popolo per creare disaffezione tra paese reale e legale.
  3. Invitiamo il governo degli Stati Uniti d’America ed i governi dell’Unione europea a richiedere con forza e con ogni mezzo democratico il rispetto delle leggi internazionali, specialmente la Convenzione di Ginevra e la Carta dell’ONU.
  4. Invitiamo il governo della Russia, paese con antiche tradizioni di cultura e civiltà, a rispettare i diritti umani e ad accettare le richieste di democrazia espresse dal suo popolo nei confronti di tutti e, in particolare, di un Paese “fratello”: l’Ucraina.

I governi dell'Occidente, come furono muti quando si preparava e perpetrava l'olocausto degli ebrei, adesso tergiversano con sanzioni sia pur rigide, in attesa che - i combattimenti conclusi - il vincitore conceda loro la parvenza di avere mediato la pace.
Spetta alla società civile d'insorgere e dire BASTA!  BASTA con il massacro di innocenti!”


PER ADERIRE ALL’APPELLO INVIARE UNA MAIL A: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

PER INFO: www.fondazionemediterraneo.org

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Si è svolta a Firenze la seconda edizione di “Mediterraneo frontiera di Pace” organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) congiuntamente al Comune di Firenze, che ha organizzato congiuntamente un incontro dei Sindaci del Mediterraneo sull’impronta di Giorgio La Pira.
“Quello vissuto da sindaci e vescovi del Mediterraneo è un momento importante – ha affermato il presidente della Fondazione Michele Capasso, da trent’anni impegnato per la Pace nel Mediterraneo quando pochi prestavano attenzione alla regione – e questi giorni in cui sindaci, presuli, esperti e volontari si sono potuti confrontare e ascoltare rappresenta un atto significativo proprio mentre in Ucraina si prospetta una guerra atroce nel cuore dell’Europa, ai confini del Mediterraneo”.
Il presidente Capasso ha ricordato l’amicizia tra il padre Raffaele (Sindaco di San Sebastiano al Vesuvio) e Giorgio La Pira, il suo incontro – ancora adolescente – con il Sindaco visionario che ha lasciato un’impronta indelebile nella sua formazione.
“Ritrovandosi insieme mossi da una reciproca volontà di ascolto - ha affermato il presidente della CEI Cardinale Bassetti - sindaci e vescovi hanno siglato anche una dichiarazione comune, “La carta di Firenze”, in cui sono emersi punti che stanno a cuore a tutti, indipendentemente dalla diversa visione del mondo e dalle differenti religioni. Un fatto meraviglioso mentre una folle guerra si sta svolgendo in Ucraina portando morte e distruzione”. “Ma l’orologio della storia non vuole fermare le sue lancette a Firenze - prosegue il cardinale Bassetti - anzi vuole che risuoni continuamente l’ora della pace e del dialogo”.
Il pensiero del presidente della Cei va poi a Giorgio La Pira, che fu sindaco di Firenze nei primi anni Sessanta e che vedeva nel Mediterraneo “un mare che unisce e non divide”, “il ‘grande lago di Tiberiade’ in cui si affacciano le civiltà che appartengono alla ‘triplice famiglia di Abramo’”. Per il cardinale Bassetti l’incontro fra queste civiltà “può cambiare la storia non solo del Mediterraneo, ma del mondo intero”. “Lasciatemelo dire - dichiara energicamente il porporato - Dio ci ha chiamato qui a Firenze contro ogni avversità, contro ogni difficoltà, contro ogni guerra”. E citando ancora La Pira, il porporato rimarca che occorre abbattere muri e costruire ponti tra le genti del Mediterraneo, “unire ciò che è stato diviso per secoli”, unire, in nome della fratellanza umana, come ha asserito il Papa nel documento di Abu Dhabi, unire per la pace.
Infine il cardinale Bassetti ringrazia sindaci e vescovi per il “meraviglioso lavoro” svolto in questi giorni che ha dato vita alla “Carta di Firenze”, invitando a portare il documento nelle città, nelle scuole, nelle comunità religiose, nelle parrocchie, a diffonderlo, divulgarlo, ma soprattutto incarnarlo. Per il porporato questa Carta è la testimonianza che esiste una coscienza mediterranea, “è un patto sociale, un patto di amicizia”. “La Carta di Firenze - conclude il presidente della Cei - è davvero un raggio di sole in questo momento in cui attorno a noi sentiamo il rumore delle armi e sembra esserci tanto buio”.
Nel testo integrale dell'intervento del cardinale Bassetti, reso noto sul sito della Cei, viene ricordata la triste definizione che Papa Francesco ha più volte dato del Mare Mediterraneo: il “più grande cimitero d’Europa”. “Negli ultimi anni, migliaia di uomini, donne e bambini hanno perso la vita solcando questo mare in cerca di una vita migliore o in fuga da una guerra – rimarca il porporato - Questa emergenza drammatica ci interpella profondamente come cristiani e come persone umane. Non possiamo rimanere indifferenti rispetto al grande flusso migratorio che ormai da tempo caratterizza il Mediterraneo. Dobbiamo perciò soccorrere e aiutare”. Per il presidente della Cei occorre anche vedere le migrazioni “non solo come un problema ma come una grande opportunità. Un’occasione per trasformare le nostre città in luoghi di accoglienza e di ospitalità”. Ma il cardinale Bassetti evidenzia anche l’altra emergenza che sta scuotendo il mondo, “le notizie drammatiche e le immagini ancor più inquietanti che provengono dall’Ucraina”, che raccontano una nuova “tragedia umanitaria”. “Il mio pensiero e la mia preghiera vanno verso tutte quelle persone che adesso si trovano nei rifugi sotterranei e a coloro che stanno fuggendo” confida il cardinale Bassetti, che lancia un appello “a tutti coloro che stanno combattendo”: “Vorrei usare le parole semplici di un vecchio sacerdote: vi prego, vi scongiuro, fermatevi! In nome di Dio, no alla guerra!” 

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La Fondazione Mediterraneo - con membri autorevoli del Comitato scientifico (in primis il prof. Corrado Perricone) - continua la meticolosa azione di indagine ed informazione sull’evoluzione del Covid 19 e sulle cure per ridurne gli effetti nefasti.
Iniziata sin dal febbraio del 2020 questa iniziativa della Fondazione Mediterraneo sta assumendo un’importanza concreta in quanto diventa punto di riferimento specialmente nei paesi della Riva Sud del Mediterraneo.
Nei giorni scorsi alcuni membri della Fondazione invitati in Giappone hanno rilevato l’importanza della conoscenza del sistema immunitario per gestire in maniera più analitica e “ad personam” le cure ed i vaccini anti Covid 19, primo fra tutti il Novavax. Il tutto è sintetizzato nell’articolo pubblicato su vari quotidiani in data odierna.

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Il presidente Michele Capasso, i membri del Consiglio Direttivo, i membri del Comitato Scientifico Internazionale, i Rappresentanti delle Sedi distaccate dei vari Paesi esprimono compiacimento per la rielezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica Italiana.
In particolare è stato sottolineato il sostegno fin dall'inizio del suo primo mandato alla Fondazione mediterraneo ed ai valori insostituibili della libertà, della democrazia e della giustizia sociale.

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La Fondazione Mediterraneo ha partecipato alla seconda Conferenza internazionale su "Acqua, megalopoli e cambiamento globale” (EauMega) co-organizzata dalla Divisione di Scienze dell'Acqua dell'UNESCO e ARCEAU IdF (Association Research Communities in the field of l'EAU Ile de France), in collaborazione con il Métropole du Grand Paris e il Sindacato interdipartimentale per la sanificazione dell'agglomerato parigino (SIAAP). La conferenza si è svolta  dall'11 al 14 gennaio 2022, online.
Il coinvolgimento dei giovani è stato di particolare importanza.
Il 14 gennaio si è svolta anche l’Assemblea dei sindaci e dei governatori.

OBIETTIVI

  • Realizzare uno stato dell'arte scientifico e tecnico sulla gestione dell'acqua nelle megalopoli al fine di identificare e aggiornare le questioni più importanti.
  • Contribuire al riavvicinamento e al dialogo tra scienza e politica a livello locale.
  • Attivare la piattaforma di cooperazione dell'Alleanza delle megalopoli per l'acqua e il clima (MAWAC) concretizzando lo scambio delle loro competenze nel campo specifico dell'acqua e del clima.
  • Revisionare il MAWAC Global Strategic Framework, preparato dal Gruppo di Lavoro del Programma Idrologico Intergovernativo dell'UNESCO (IHP).

RISULTATI ASPETTATI

  • Pubblicazione dei 15 migliori articoli in una rivista scientifica internazionale di alto livello in open access.
  • Pubblicazione elettronica degli atti del convegno da parte dell'UNESCO ad accesso libero.
  • Dichiarazione dei giovani e invito all'azione per l'acqua e il cambiamento climatico nelle megalopoli.

Il presidente Michele Capasso, nel suo intervento, ha ricordato l’impegno della Fondazione Mediterraneo per l’acqua sin dalla sua nascita nel 1990 e la collaborazione con l’UNESCO concretizzatasi in più occasioni quali le “Giornate mondiale dell’acqua”.

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Il presidente Michele Capasso, i membri del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico Internazionale, i responsabili delle Sezioni Autonome della Fondazione Mediterraneo esprimono profondo cordoglio per la morte del presidente David Sassoli.
La Fondazione Mediterraneo è vicina alla famiglia del presidente Sassoli ricordando la comune condivisione del sogno degli Stati Uniti del d'Europa e degli Stati Uniti del Mondo.

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Leggete le riflessioni del presidente Michele Capasso pubblicate sui social per il 2022: anno unico ed irripetibile contrassegnato dal segno del “CUORE” e dell’ “AMORE”.

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Il presidente della Fondazione Mediterraneo, prof. Michele Capasso, come ogni hanno ha rivolto il Messaggio a tutti i popoli tracciando il bilancio delle attività svolte: in particolare quelle relative al progetto degli STATI UNITI DEL MONDO.
Nel testo il presidente Capasso ha ripercorso le tappe essenziali di trent’anni di attività alla guida della Fondazione Mediterraneo caratterizzate da quello che sembrava essere un sogno: la Costituzione degli STATI UNITI DEL MONDO, proposti dalla Fondazione nel 1990 da un’intuizione di Gustavo Rol, che proprio in questo 2021 ha trovato attuazione con il coinvolgimento di molti Paesi: dalla Tunisia al Kirghizistan, dal Marocco agli Stati Uniti d’America.

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In occasione della celebrazione della “55a GIORNATA MONDIALE DELLA PACE” il Santo Padre Francesco ha inviato un messaggio dal tema “LA CULTURA DELLA CURA COME PERCORSO DI PACE”.
Sullo stesso tema si è espresso il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso nel suo messaggio per il nuovo anno.

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Il presidente della Fondazione Mediterraneo, prof. Michele Capasso, come ogni hanno ha rivolto il Messaggio di Fine Anno a tutti i popoli tracciando il bilancio delle attività svolte: in particolare quelle relative al progetto degli STATI UNITI DEL MONDO.
Nel testo il presidente Capasso ha ripercorso le tappe essenziali di trent’anni di attività alla guida della Fondazione Mediterraneo caratterizzate da quello che sembrava essere un sogno: la Costituzione degli STATI UNITI DEL MONDO, proposti dalla Fondazione nel 1990 da un’intuizione di Gustavo Rol, che proprio in questo 2021 ha trovato attuazione con il coinvolgimento di molti Paesi: dalla Tunisia al Kirghizistan, dal Marocco agli Stati Uniti d’America.

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