Elenco Generale||degli eventi

Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha pronunciato a reti unificate l’ultimo messaggio del suo settennato sottolineando il ruolo “super partes” del Presidente della Repubblica.
Ha salutato con un discorso antiretorico - ha affermato nel suo commento il presidente Capasso - un inno ai doveri, al rispetto delle regole, ma anche alla fiducia nei propri mezzi. Noi siamo quello che facciamo ed in questo difficile momento della storia dell’umanità - ha concluso Capasso – è indispensabile assumere responsabilità etiche nei confronti dei giovani e delle fasce più deboli”.

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Dal mese di marzo 2020 la Fondazione Mediterraneo ha affrontato - attraverso seminari, webinar e conferenze internazionali - lo sviluppo della pandemia da COVID 19 e le conseguenze sul futuro dell’umanità.
Le valutazioni sono state rigorose e validate da uomini e donne di scienza provenienti da tutto il mondo: liberi e svincolati da qualunque rapporto con la politica e con le aziende mondiali produttrici di vaccini o medicinali riferibili al COVID 19.
Le valutazioni scaturite, supportate da analisi logiche e da riscontri inconfutabili, saranno raccolte in un libro che sarà pubblicato quando la pandemia sarà sotto un pieno controllo.
L’emergenza e lo scoramento palpabile in questi giorni - che avrebbero dovuto concludere, per lo meno da noi Italia, un anno caratterizzato da oltre 110.000.000 di vaccinazioni - ha indotto la Fondazione ad organizzare in questo penultimo giorno dell’anno un seminario internazionale per capire esattamente lo stato delle cose.
Il risultato è la convinzione che la variante omicron  possa costituire un passo decisivo verso l’immunità di gregge ed il controllo della pandemia. Molti scienziati, specialmente inglesi, sostengono poi che i vaccinati con oltre due dosi possano rischiare l’immunodepressione e conseguenze nel tempo. Lo testimoniano alcuni articoli tra cui quello del quotidiano italiano “La Verità” pubblicato il 29.12.2021.
Il presidente Michele Capasso ha anticipato che nel corso del 2022 si svolgeranno incontri ad alto livello tra parti opposte per comprendere le varie posizioni ed addivenire alla ricostruzione della verità scientifica sulla pandemia da Covid 19.

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La Fondazione Mediterraneo ha partecipato al seminario internazionale organizzato dall’IMSE che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di:

  1. Mohammed Smani/Abdelhak Chaibi, R&D Maroc, Marocco.
  2. Andrea Antonio Bises, Samy Dada, SDS Consulting, Marocco.
  3. Abderhammen Fendri, Direttore Generale, PWC, Tunisia.

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Si è svolto a Napoli il seminario di studi dal tema  “Il PNRR: novità ed opportunità per Napoli e la sua area metropolitana” promosso dall’onorevole Valeria De Lorenzo.
Molti e qualificati gli interventi che hanno posto l’accento sul buon utilizzo delle risorse disponibili per il Bene Comune.

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Molteplici e significativi gli eventi organizzati dalla rete "EUROMESCO", della quale fa parte la Fondazione Mediterraneo.

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Grande emozione al Teatro San Carlo completo in ogni ordine di posti.
Inno di Mameli, pubblico in piedi. E cinque minuti di applausi. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella viene accolto al San Carlo per la prima dell'Otello di Verdi, regia di Mario Martone.  A ricevere il Capo dello Stato all'ingresso del teatro il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il prefetto Claudio Palomba ed il sovrintendente del Massimo partenopeo, Stephane Lissner.
C'è un esercito occidentale in Medio Oriente, si vedono militari che scalpitano per fare carriera. Una scena decisamente diversa dall'esecuzione originale alla Scala, il 5 febbraio 1887. il trionfo prevedibile, già allora. "Perché musica e dramma si intrecciano e si stringono in indissolubili nodi", la sintesi senza tempo dell'opera. "Esultate",  "Innaffia l'ugola". e il duetto d'amore nel primo atto, "Credo in un dio crudel" e "Sì pel ciel marmoreo io giuro", ma anche "Dio mi potevi scagliar", la "Canzone del salice" e "Niun mi tema" ne sanciscono la fama. Con cantanti d'eccezione.
Jonas Kaufmann è il "moro" senza la faccia colorata di nero ("Non potrei  più e nemmeno vorrei più farlo", dice Martone). Il divo interpreta Otello con Yusif Eyvazov.
Ospite d'onore il presidente Sergio Mattarella. Gli stringe la mano e lo accompagna all'interno il  sindaco Manfredi, che guarda già oltre: "Per ora ci accontentiamo di una notte, ma Napoli deve essere capitale sempre". D'accordo il governatore De Luca. Nel palco reale, il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, il sottosegretario Enzo Amendola.
In platea la star è Toni Servillo, l'attore saluta l'ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset: a Parigi è atteso il 7 dicembre per presentare il film candidato agli Oscar di Paolo Sorrentino. Habitué  i magistrati Federico Cafiero de Raho e Giovanni Melillo, arriva pure l'amministratore delegato Rai Carlo Fuertes. In balconata siedono invece cento studenti universitari e dei Conservatori, grazie ai sostenitori di Concerto d’imprese. E gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli impegnati come stagisti della nuova piattaforma “On” per un progetto di formazione sui mestieri digitali.
Lancio di rose quando cala il sipario ed  applausi all'uscita del Capo dello Stato.

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La Fondazione Mediterraneo osservatore alla Conferenza di Parigi sulla Libia. È indispensabile ripristinare il dialogo e la democrazia in Libia per la pace nel Mediterraneo.

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“Una grande occasione ostacolata dalla burocrazia e dagli interessi specifici di grandi Paesi quali la Cina e la Russia: occorre realizzare gli STATI UNITI DEL MONDO”.
Così si è espresso il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso presente a Roma a conclusione dei lavori del G20.
Un grande tavolo ovale, incorniciato dalle bandiere dei Paesi protagonisti con l'aggiunta di quella dell'Unione europea. Tutto intorno, i fondali con le immagini dei paesaggi italiani e lo slogan del summit 'People, planet, prosperity'. Mario Draghi ha accolto i leader mondiali nella sala allestita all'interno della Nuvola in cui si svolgono i lavori del vertice dei Grandi.
"Cari colleghi, è un grande piacere accogliervi qui a Roma per questo G20 e vedervi qui dopo le difficoltà degli ultimi anni", ha esordito il premier aprendo la prima sessione di lavori. Draghi ha preso posto per primo, dopo la 'photo opportunity', al grande 'desk' di lavoro che è arredato con un grande prato al centro e 'circondato' dalle postazioni per le delegazioni e gli staff dei leader.
Il premier, in particolare, ha potuto contare sulla presenza (alle sue spalle) dei ministri più direttamente coinvolti sui dossier del summit: il ministro dell'Economia Daniele Franco e quello degli Esteri Luigi Di Maio. Intorno al grande tavolo ogni capo di Stato e di governo ha il suo posto assegnato. Tra i tanti, Angela Merkel può contare sul premier indiano Modi come 'compagno di banco'.
Il vertice romano si articola principalmente intorno alle discussioni sui temi che la presidenza italiana riassume nelle “tre P”: persone, pianeta e prosperità. Al centro del primo ambito, gli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto sugli equilibri economici e sociali del mondo. L’obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze globali rese ancora più evidenti dalla la crisi sanitaria, cercando vie per tutelare le fasce di popolazione più vulnerabili - donne, giovani e lavoratori precari - lavorando su temi come l’accesso all’istruzione e le disparità di opportunità e condizioni di vita nei diversi Paesi del mondo. Centrale il tema dei vaccini contro il coronavirus, con Paesi che hanno ormai raggiunto alte soglie di popolazione già immunizzata e vaste aree del mondo dove invece solo poche fasce sono state vaccinate.

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A margine degli eventi per la ratifica del “Totem della Pace” assunto quale simbolo degli STATI UNITI DEL MONDO, si è svolto nella sede della Fondazione Mediterraneo un incontro tra l’Ambasciatore della Repubblica del Kirghizistan in Italia S.E. Taalay Bazarbaev e l’Ambasciatore di Tunisia in Italia S.E. Moez SInaoui.
Accolti dal presidente Michele Capasso hanno espresso alla Fondazione Mediterraneo il riconoscimento per il trentennale impegno in favore della pace e del dialogo tra i popoli.

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I corsi di EuroMeSCo Workout si rivolgono a gruppi di riflessione e ricercatori che sono desiderosi di migliorare le loro competenze in un particolare settore.
In questa edizione autunnale, i tre seguenti corsi EuroMeSCo Workout saranno tenuti online:

  • Infografica e visualizzazione dei dati per principianti. Eli Vivas & Laura Navarro, StoryData.
  • Tecniche di previsione per la ricerca e il lavoro dei Think Tank. Florence Gaub, Istituto dell'Unione Europea per gli Studi sulla Sicurezza (EUISS).
  • Raccomandazioni politiche: La chiave per l'influenza. Georgeta Auktor, Istituto Tedesco di Sviluppo (DIE) & Daniela Marzavan, Team Marzavan

L'IEMed rilascerà un certificato di completamento al completamento soddisfacente di ogni corso.
Questo fa parte del progetto EuroMeSCo: Connecting the Dots, co-finanziato dall'Unione Europea e dall'Istituto Europeo del Mediterraneo (IEMed).
La Fondazione Mediterraneo, cofondatrice della network, e la Federazione Anna Lindh Italia ha partecipato ai lavori.

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