Elenco Generale||degli eventi

L'Istituto europeo del Mediterraneo (IEMed), nell'ambito del progetto "EuroMeSCo Connecting the dots", e il Centro internazionale per lo sviluppo delle politiche migratorie (ICMPD), nell'ambito del progetto "EuroMed Migration 5", hanno condotto questa indagine per riflettere sui partenariati in materia di migrazione tra l'UE e i Paesi del Mediterraneo meridionale, in linea con la Comunicazione congiunta dell'UE su un partenariato rinnovato con i Paesi del vicinato meridionale e con il nuovo patto in materia di migrazione e asilo. L'indagine riflette le priorità e i punti di vista dei nove Paesi partner meridionali dello Strumento europeo di vicinato (ENI SPC), tracciando così un percorso per un approccio ai negoziati di partenariato basato su dati concreti. L'indagine si è rivolta a intervistati provenienti dai Paesi del Sud del Mediterraneo, tra cui responsabili politici, esperti e rappresentanti della società civile. I risultati dell'indagine contengono articoli analitici che riprendono anche alcuni risultati specifici dell'indagine; nel caso del Libano c'è un'analisi particolare scritta dall'Ufficio regionale dell'ILO per gli Stati arabi, incentrata sui partenariati nel contesto dello sfollamento forzato e del sostegno ai Paesi ospitanti.
L'obiettivo di questo evento era quello di presentare i risultati dell'indagine EMM5-EuroMeSCo Euromed e di discutere un articolo analitico basato sui risultati dell'indagine.
L'evento si è svolto martedì 31 maggio 2022 dalle 10:00 alle 12:00 ora di Beirut.
La Fondazione Mediterraneo è membro fondatore della rete EuroMeSCo e sostiene e diffonde le principali attività.

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Si è riunita a Napoli la giuria internazionale del "Mare Nostrum Award": il Premio istituito anni fa dal Gruppo Grimaldi.
In questa occasione il presidente Michele Capasso - membro della giuria presieduta da Bruno Vespa, presente ai lavori - ha sottolineato l'importanza del Premio per restituire fiducia ad una regione - il Mediterraneo - specialmente dopo la pandemia. Il presidente Capasso ha sottolineato l’importanza di aver condiviso le candidature di qualità nell’ambito del programma STATI UNITI DEL MONDO con al centro le ”Vie del mare” quale patrimonio dell’umanità.

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L’ottava tappa del Giro d’Italia è Napoli: un viaggio nella bellezza.
Suggestive le immagini dalla sede della Fondazione Mediterraneo di Mergellina. Il percorso della tappa è partito ed arrivato su via Caracciolo, attraversando la collina di Posillipo e scendendo verso Bacoli e Pozzuoli, per poi raggiungere Monte di Procida ed aver compiuto quattro giri attorno al monte stesso, pari a 19 chilometri.

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Il presidente Michele Capasso, in occasione della Santa Pasqua, ha partecipato alla marcia della pace con i migranti provenienti da vari paesi, in particolare dall’Africa.
Tutti insieme hanno assistito alla Santa Messa celebrata da Papa Francesco ed al messaggio “urbi et Orbi”.

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Il presidente Michele Capasso, i membri del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico Internazionale, i responsabili delle Sezioni Autonome della Fondazione Mediterraneo esprimono profondo cordoglio per la morte dell'avvocato Roberto Caselli, membro fondatore della Fondazione e componente del Consiglio Direttivo per oltre un decennio.
Il presidente Capasso rimpiange il “Fratello” e l’”Amico” che si è caratterizzato per la limpidezza, la trasparenza ed un rigore esemplari.

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EuroMeSCo terrà un colloquio politico online con le parti interessate dell'UE. Questa sessione offrirà l'opportunità di discutere le conseguenze politiche, geopolitiche e socio-economiche della guerra in Ucraina nella regione MENA.
Gli Off the Record Policy Talks sono un'attività del progetto EuroMeSCo: Connecting the Dots. Il loro obiettivo è fornire ai principali attori politici una piattaforma per un dibattito diretto con gli esperti. Si tratta di incontri di piccole dimensioni che si svolgono secondo le rigide regole di Chatham House.
La Fondazione Mediterraneo è membro fondatore della rete EuroMeSCo e sostiene e diffonde le principali attività.

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Nel corso del viaggio apostolico a Malta Papa Francesco ha incontrato i migranti, proprio dopo l’ennesima strage nel Mediterraneo con oltre 90 persone che hanno perso la vita.
Il presidente Capasso ha ricordato la prima visita del Papa a Lampedusa nel 2013 e poi a Lesbo e sottolineato l’importanza di una risoluzione europea dell’accoglienza, sul modello di quanto accade per i profughi ucraini.

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Papa Francesco ha visitato l’isola di Malta, centro del Mediterraneo e cuore delle migrazioni.
Nel suo incontro con il Presidente della Repubblica George Vella ha ricordato l’importanza dell’accoglienza.
Grande partecipazione alla Santa Messa. In precedenza il Papa ha visitato la Grotta di San Paolo.
Il presidente Michele Capasso ha ricordato il ruolo centrale di Malta e i numerosi eventi relizzati in oltre un trentennio dalla Fondazione: “Siamo rassicurati dalla presenza del presidente George Vella, un caro amico che ha condiviso con noi le tappe più significative della nostra azione di pace e di dialogo”, ha concluso Capasso.

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Un contributo complessivo a fondo perduto di 1,231 miliardi erogato per tranche annuali fino al 2042. Lo prevede il Patto per Napoli, accordo tra lo Stato e il Comune per il ripiano del disavanzo e il rilancio degli investimenti, firmato oggi al Maschio Angioino, dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. L'erogazione della quota, spiega il Comune, avverrà entro il 31 marzo di ogni anno. Nei primi cinque anni (2022-2026) saranno assegnati 486 milioni, ovvero il 40% del contributo complessivo.
Un lungo applauso ha accolto l'arrivo del presidente del Consiglio nell'antica sala dei Baroni al Maschio Angioino di Napoli. Il premier, in compagnia del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, del sindaco partenopeo Gaetano Manfredi e del presidente del consiglio comunale, Enza Amato, ha attraversato la sala per prendere poi posto tra i banchi. In sala tutti i consiglieri comunali oltre ad autorità civili ed ecclesiastiche. Con il premier anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli.
La Fondazione Mediterraneo con la sua rete istituzionale è al fianco del Comune di Napoli per questa azione indispensabile per riaffermare il ruolo di Napoli quale capitale capace di Pensare Europeo e Respirare Mediterraneo.

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La Fondazione Mediterraneo ha riunito a Napoli il Comitato Esecutivo Internazionale per deliberare sulla missione umanitaria ad Odessa, coordinata dal senatore Giuseppe Lumia, presidente della Commissione “Volontariato e diritti umani”.
La scelta s’inquadra nella mission della Fondazione, costituitasi dopo la caduta del Muro di Berlino proprio per dare “azione” alla pace con iniziative di solidarietà ai paesi vittime della guerre: come ad esempio la ex Jugoslavia.
Nel corso della conferenza di presentazione - in collegamento con la città di Odessa e con il consigliere diplomatico Attilio Malliani - sono state illustrate le iniziative in essere in favore della città e dell’intera Ucraina.
Il presidente Michele Capasso, il senatore Giuseppe Lumia e la direttrice del Museo della Pace Pia Molinari hanno illustrato in dettaglio il programma esecutivo.
Il senatore Lumia ha dettagliato la recente missione ad Odessa sottolineando, tra l’altro, come il popolo ucraino oggi stia vivendo una sofferenza indicibile e come la guerra stia scomponendo in poco tempo la vita di un’intera comunità.
Morte, fame, umiliazioni, violenze, negazione dei più elementari diritti fanno capolino nella vita quotidiana di tutte le generazioni di ogni condizione sociale, di una realtà posta a due passi ancora una volta nel cuore dell’Europa.
“È una di quelle maledette guerre - afferma Lumia - che segna uno spartiacque tra un prima e un dopo. Anche da questa drammatica esperienza saremo capaci di comprendere il valore inestimabile della Pace? Sapremo orientare un ripensamento e una riprogettazione delle relazioni tra i popoli e del contesto istituzionale, che è chiamato alla governance globale? Niente è scontato. Consapevolezza e progettualità vanno coltivate e condivise attraverso la partecipazione quanto più diretta possibile alle tragedie e alle speranze dei profughi e di quanti hanno scelto di rimanere, o sono costretti a farlo, nelle città ucraine, molte delle quali devastate dai bombardamenti.
La Fondazione Mediterraneo ha da anni scandagliato le difficoltà dell'avanzamento di una governance della globalizzazione adeguata alle nuove sfide di questi tempi.
Una globalizzazione priva di una governance “relazionale”, capace di fare delle diversità culturali, religiose, economiche e politiche una risorsa di dialogo e di integrazione all’altezza della memoria segnata dalle guerre e delle speranze di fraternità che salgono dagli angoli più disparati dell’umanità.
La Fondazione Mediterraneo ha promosso pertanto l’idea progettuale di un percorso di crescita che parte dagli Stati Uniti d’Europa, dagli Stati Uniti Africani, dagli Stati Uniti Latino-Americani, dagli Stati Uniti del Sud-Est Asiatico e così via verso la meta degli Stati Uniti del Mondo. È una Idea-Progetto coltivata in mille esperienze e incontri anche ad altissimo livello nella meravigliosa sede della Fondazione a Napoli”.

Il Consigliere diplomatico di Odessa Attilio Malliani nel suo intervento ha tracciato la gravità della situazione ringraziando la Fondazione per il contributo ed il riconoscimento alla città ed all’intero Paese.

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