Tutti gli Eventi e le Iniziative || Anno per Anno

Gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo e l’Accademia del Mediterraneo hanno ricordato Padre Paolo Dall’Oglio, membro fondatore, in occasione del decennale dal rapimento avvenuto a Raqqa il 29 luglio 2013.
Fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa, Padre Paolo è testimone instancabile di pace e dialogo tra le diverse confessioni religiose in Siria.
“Sono trascorsi dieci anni dal suo rapimento - ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso, caro amico di Padre Paolo - e tanti i ricordi e le azioni che hanno contraddistinto anni di collaborazione per il dialogo e la pace. Mi commuovo ancora oggi ricordando quando per convincere musulmani e cattolici a dialogare in un momento difficile di scontri e controversie, mi travestii da Babbo Natale per stemperare la tensione: Paolo comprese e, con sguardo complice, mi incitò a continuare. Non amava raccontarsi Paolo e quando gli assegnammo il Premio Mediterraneo ci abbracciò forte dicendo che quel riconoscimento era per tutta la comunità monastica e non per lui”.
In questa occasione è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
«Sono trascorsi dieci anni dal rapimento in Siria di padre Paolo Dall’Oglio. Da allora nessuna notizia è stata capace di rinfocolare la speranza della sua sopravvivenza. In questo giorno che rinnova il dolore e, con esso, il ricordo di uomo generoso, che ha donato tutto se stesso alla solidarietà, al dialogo, all’aiuto di chi più è nel bisogno, desidero esprimere i sentimenti più profondi di vicinanza ai familiari e a quanti con loro condividono lo strazio dell’attesa.
Paolo Dall’Oglio, testimone e costruttore di pace, ha fatto sì che la sua fede religiosa non si sia mai espressa come motivo di contrasto. La sua vita è sempre stata una spinta incessante a ricercare la condivisione, l’incontro, la giustizia, l’unità, in nome della persona, di ogni persona, della sua integrità, della sua inviolabile dignità. Ha sfidato pregiudizi e regimi, ha vissuto con i più poveri, ha percorso coraggiosamente i deserti e i territori dei conflitti, dell’odio, della sopraffazione, per portare speranza e umanità.
Per quanto possano apparire inermi, i testimoni di pace sono protagonisti della storia. La memoria della loro presenza e del loro passaggio va tenuta alta, ancor più in una stagione in cui le ferite della guerra insanguinano il Medio Oriente e la nostra Europa». 
Sono stati riproposti video, documenti ed immagini degli incontri con Padre Paolo dal 1998 all’ultimo del 2013.

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Pescasseroli sempre di più centro culturale ed “orgoglio” degli “Stati Uniti del Mondo” per averne compreso il messaggio sin dal 2010 realizzando l’opera monumentale “Totem della Pace”, simbolo degli Stati Uniti del Mondo.
Nella Sala Consiliare del Comune di Pescasseroli, presenti Sindaci ed autorità della Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise - molti dei quali “Ambasciatori” ed “Alfieri” degli Stati Uniti del Mondo - il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha inaugurato la diciottesima edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce.
È il compimento di un percorso che si svolge lungo tutto l’anno, in diversi luoghi d’Abruzzo e nelle aule delle scuole, dove studenti e insegnanti leggono ed esprimono il loro giudizio sui libri selezionati, che sono stati poi presentati ai membri della giuria.
Il Premio Croce è un percorso storico – ha affermato il sindaco di Pescasseroli Giuseppe Sipari, introducendo l’incontro – è un vero percorso culturale, itinerante, che ha toccato più città e che ha coinvolto decine di popolazioni studentesche, facendosi ottimo strumento di veicolo della lettura” per i giovani. Dunque non solo un evento celebrativo, ma un incontro che ridia importanza all’attualità del pensiero di Croce e alla sua modernità”.
Pescasseroli è un centro straordinario di vitalità culturale - ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso che da oltre 45 anni frequenta la località abbruzzese - “qui la cultura va d’accordo con la natura”.
Tra i premiati la giornalista e scrittrice Titti Marrone - da sempre sostenitrice della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo – con il libro “Se solo il mio cuore fosse pietra”.
Il Ministro Sangiuliano ha affermato: “Perché Croce? La sua azione culturale è un inno alla libertà delle persone, è un riconoscimento del valore dell’umano, attraverso la cultura che ci rende migliori e rende migliore tutta la nostra la nostra società”.

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Gli Stati Uniti del Mondo e la Fondazione Mediterraneo - impegnati dal 1987 sulle tematiche e problematiche legate ai processi migratori nel “Grande Mediterraneo” - condividono gli obiettivi della “Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni”, svoltasi su iniziativa del Governo italiano presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: presenti i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa, i vertici delle Istituzioni europee e delle Istituzioni finanziarie internazionali, per affrontare le emergenze e lanciare una strategia di sviluppo condivisa. Al termine dei lavori si è svolta la conferenza stampa del Presidente Meloni.
Gli obiettivi della Conferenza sono:

  • Avviare un percorso internazionale per attuare misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e l’Africa;
  • Affrontare le cause profonde dei flussi irregolari per sconfiggere l’attività criminale dei trafficanti di esseri umani;
  • Individuare soluzioni a tutela dell’ambiente cogliendo le sfide della diversificazione energetica e del cambiamento climatico.

Si tratta di un’iniziativa di politica estera dove l’Italia esercita il suo ruolo centrale nel Mediterraneo allargato con il fine di dare avvio a un percorso pluriennale, con impegni concreti e verificabili da parte degli Stati partecipanti sui temi dello sviluppo e delle migrazioni.
Un ulteriore passaggio dell’azione diplomatica a tutto campo del Governo Meloni per affrontare le emergenze secondo un approccio integrato che punta a costruire un partenariato tra pari, multidimensionale e di lungo periodo, fondato sulla solidarietà fra le Nazioni, sul rispetto della loro sovranità e sulla condivisione delle responsabilità.
La Conferenza mira a governare il fenomeno migratorio, contrastare il traffico di esseri umani e promuovere lo sviluppo economico secondo un nuovo modello di collaborazione fra Stati, attraverso la pianificazione e la realizzazione congiunta di iniziative e progetti in sei settori principali: agricoltura; energia; infrastrutture; educazione-formazione; sanità; acqua e igiene.  
Il formato comprende i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, nonché gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa e i vertici delle Istituzioni europee e delle Istituzioni finanziarie internazionali. Nazioni di origine, di transito, di primo arrivo in Europa e partner come gli Stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo.

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Gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo ha partecipato all’incontro dal tema “Il Volontariato bene prezioso” organizzato da “Padova Capitale Europea del Volontariato”, membro fondatore degli Stati uniti del Mondo.
In questa occasione è stato presentato il testo di modifica al Codice del Terzo Settore, una svolta importante per le associazioni di volontariato che da tempo si trovano a dover affrontare una burocrazia asfissiante. A Padova si è  approfittato di questa occasione per fare il punto sulla strategia di preparazione del disciplinare che servirà per presentare la candidatura di queste organizzazioni a patrimonio dell'umanità, con il sostegno degli “Stati Uniti del Mondo”.
E’ stato inoltre condivisa l'esigenza di costituire una rete di associazioni di volontariato che guardi all'Europa e al mondo e che si basi sull'essere-fare e sull'essere-cambiamento, con un approccio più moderno. Il volontariato moderno deve essere un soggetto di cambiamento e non può più limitarsi a restare a guardare.

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Studenti e docenti dell’Istituto Salesiano “Sacro Cuore” e della scuola di formazione CIOFS/FP di Ruvo di Puglia hanno visitato, accompagnati dalla direttrice Suor Liberata, la sede degli “Stati Uniti del Mondo” e del “Museo della Pace”.
Guidati dal Segretario Generale hanno ripercorso i principali percorsi istituzionali ed emozionali.
A conclusione gli studenti e docenti, giusta delibera del Comitato Internazionale degli “Stati Uniti del Mondo” sono stati nominati “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo”.

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Il “Totem della Pace” dello scultore Mario Molinari - simbolo degli Stati Uniti del Mondo – è visitato da viaggiatori provenienti dai 5 continenti. L’esemplare realizzato nel Porto di Napoli, inaugurato da Papa Francesco il 21 marzo del 2015 e contenete l’urna del Migrante ignoto, è mèta di visitatori che si soffermano per comprendere l’importanza del simbolo ed il valore dell’urna.

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Elisabetta Baldi Caponnetto, vedova del Giudice Antonino Caponnetto, è salita al cielo.
Per tutti noi era semplicemente “nonna Betta”, come lo era “Nonno Nino”.
Gli Stati Uniti del Mondo e la Fondazione Mediterraneo ricordano una donna che aveva fatta propria la meritoria e coraggiosa battaglia del marito e negli anni si era molto spesa per incontrare ragazzi e ragazze nelle scuole, con l’obiettivo di diffondere una cultura antimafia tra le nuove generazioni.
Come non ricordare la visita a casa sua per consegnare il “Premio Mediterraneo per la legalità” alla memoria di Nonno Nino e la sua delicatezza nel riporre il “Totem della Pace, il Premio, tra le cose più care.
E poi i tanti incontri, la generosità nello scrivere la prefazione al volume “La Grande Méditerranée”, l’incontro al Senato con il Presidente Pietro Grasso per sostenere gli “Stati Uniti del Mondo” ed il “Totem della Pace”.
Il suo esempio e il suo spirito resteranno come ispirazione e motivazione per tutti noi e per i soggetti impegnati in prima fila nel contrasto a tutte le mafie.

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La mamma del Beato Carlo Acutis, Antonia Salzano Acutis, ha donato al Museo della Pace una reliquia del figlio nel corso di una semplice cerimonia con il presidente Michele Capasso.
Il Museo ospiterà una stanza dedicata a Carlo con reperti, video e testimonianze del giovane che dedico la sua breve esistenza a Gesù con il motto “Dio non io”.

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Gli allievi dell’Istituto Comprensivo “ALPI-LEVI” di Scampia, nominati “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo”, hanno piantato nel giardino dell’Istituto e del Plesso “Tommaso Campanella - Carlo Acutis” l’“Ulivo della Pace”.
Al grido di “Viva gli Stati Uniti del Mondo” i ragazzi hanno condiviso con i docenti presenti, con il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso e con la Preside Rosalba Rotondo il messaggio degli “Stati Uniti del Mondo”: per la TERRA, per la PACE.

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Il questore di Napoli Alessandro Giuliano con la sua famiglia ha visitato la sede degli Stati Uniti del Mondo ed il Museo della Pace, patrimonio dell’umanità, accolto dal Segretario Generale Michele Capasso e dalla Direttrice Pia Molinari.

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