Kimiyya || Le Donne Attrici del Dialogo

Le Donne Attrici del Dialogo

L'Azione comune « KĪMIYYA. Le Donne Attrici del Dialogo » è ideata e realizzata dalla Fondazione Mediterraneo, in collaborazione con 12 Reti nazionali della « Fondazione Anna Lindh »: Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Spagna Francia, Italia, Malta, Mauritania, Repubblica Ceca, Lituania, Slovenia, Tunisia.
L’Azione vuole raccogliere e approfondire il lavoro svolto fino ad oggi, formulando raccomandazioni e linee operative concrete.
La donna è la principale “promotrice” dei collegamenti tra le società civili: sostenendo la sua formazione, l'istruzione e l'accesso ai nuovi strumenti ed alle nuove tecnologie digitali, sarà possibile facilitare l'attuazione del dialogo interculturale nella regione euro mediterranea e ridurre le migrazioni e le cause dei conflitti.
Il nome KĪMIYYA è stato scelto perché nelle antiche lingue del Mediterraneo (amarico, arabo, greco e altre lingue) significa "abbracciare", "fondere", "riunire insieme", "condividere”, “amalgamare”.

 

Sara Sgro, artista, e Rosario Nido, artigiano del legno d’ulivo, hanno visitato il Museo della PaceMAMT e sottoscritto il manifesto “Kimiyya” in difesa dei diritti delle donne.

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Il presidente della Regione Calabria, on. Mario Oliverio, ha sottoscritto il “Manifesto Kimiyya” in dfesa dei diritti delle donne.

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Donne ricercatrici di prestigiosi istituti di ricerca di vari Paesi riunite al Museo della Pace - MAMT hanno sottoscritto il “Manifesto Kimiyya” in difesa dei diritti delle donne, sottolineando l’importanza delle donne nella ricerca scientifica ed il loro contributo fondamentale per il benessere del mondo.

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L’onorevole Rina De Lorenzo ha sottoscritto il Manifesto KIMIYYA sulla difesa dei diritti delle donne nel mondo, promosso dalla Fondazione Mediterraneo e da 130 Paesi partner.

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Il senatore Luigi Zanda Loy ha sottoscritto il manifesto “Kimiyya” in difesa dei diritti delle donne esprimendo apprezzamento per questa iniziativa che si inserisce nel progetto degli STATI UNITI D'EUROPA , del GRANDE MEDITERRANEO e degli STATI UNITI DEL MONDO  proposti con lungimiranza dalla Fondazione Mediterraneo subito dopo la caduta del Mueo di Berlino, trent'anni fa.

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Enrico Menegazzo – responsabile filatelia commerciale di Poste Italiane – con i funzionari Roberta Sarrantonio e Giacomo Bonsignore ha sottoscritto il Manifesto “Kimiyya” in difesa dei diritti delle donne nel mondo.

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L’onorevole Marina Berlinghieri, parlamentare e vicepresidente della XIVa Commissione (Politiche per gli affari europei), ha visitato il Museo della Pace - MAMT e sottoscritto il “Manifesto Kimiyya” in difesa dei diritti delle donne, promosso dalla Fondazione Mediterraneo e da 43 Paesi euromed.

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Zhou Xiao Yan, chairman del Milanhuaxia Group, ha visitato il Museo della Pace - MAMT e sottoscritto il “Manifesto Kimiyya” in difesa dei diritti delle donne, promosso dalla Fondazione Mediterraneo e da 43 Paesi euromed.

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Il senatore Vito Petrocelli, presidente della Commissione Affari Esteri del Senato della Repubblica Italiana, ha visitato il Museo della PaceMAMT e sottoscritto il “Manifesto Kimiyya” in difesa dei diritti delle donne, promosso dalla Fondazione Mediterraneo e da 43 Paesi euromed.

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Elda Morlicchio, Rettrice dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” ha visitato il Museo della PaceMAMT e sottoscritto il “Manifesto Kimiyya” in difesa dei diritti delle donne, promosso dalla Fondazione Mediterraneo e da 43 Paesi euromed.

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