Kimiyya || Le Donne Attrici del Dialogo

Le Donne Attrici del Dialogo

L'Azione comune « KĪMIYYA. Le Donne Attrici del Dialogo » è ideata e realizzata dalla Fondazione Mediterraneo, in collaborazione con 12 Reti nazionali della « Fondazione Anna Lindh »: Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Spagna Francia, Italia, Malta, Mauritania, Repubblica Ceca, Lituania, Slovenia, Tunisia.
L’Azione vuole raccogliere e approfondire il lavoro svolto fino ad oggi, formulando raccomandazioni e linee operative concrete.
La donna è la principale “promotrice” dei collegamenti tra le società civili: sostenendo la sua formazione, l'istruzione e l'accesso ai nuovi strumenti ed alle nuove tecnologie digitali, sarà possibile facilitare l'attuazione del dialogo interculturale nella regione euro mediterranea e ridurre le migrazioni e le cause dei conflitti.
Il nome KĪMIYYA è stato scelto perché nelle antiche lingue del Mediterraneo (amarico, arabo, greco e altre lingue) significa "abbracciare", "fondere", "riunire insieme", "condividere”, “amalgamare”.

 

ll progetto interrete “Kimiyya. Les Femmes Actrices du Dialogue” - presentato dalla Fondazione Mediterraneo e dalle Reti Nazionali ALF di Malta, Francia, Tunisia, Algeria, Albania e Bosnia-Erzegovina - è stato approvato e cofinanziato dall’ALF in data 15 giugno 2017.
Non appena ricevuta la comunicazione ufficiale vi è stata la condivisione con i membri della Rete Italiana partecipanti al Seminario di formazione sulle opportunità di finanziamento euro mediterranee e la presentazione sintetica del progetto.
I membri presenti hanno proposto di associare una parte dell’Assemblea Generale della Rete Italiana ALF a questo evento in modo da consentire ai membri di conoscere i colleghi delle 42 Reti nazionali e di condividere questa iniziativa importante per le donne e per il dialogo interculturale.

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Nel corso di un incontro a Barcellona i capofila delle Reti italiana e spagnola – Michele Capasso e Maria Angels Roque – hanno annunciato una serie di iniziative comuni per promuovere, difendere e sostenere il ruolo della donna per il dialogo e la pace nella regione euromediterranea.

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Il presidente Capasso ha avuto un cordiale incontro con Delphine Borione, vicesegretario generale dell'UpM. Sono state analizzate le varie tematiche legate ai 42 Paesi euromediterranei aderenti all'UpM e, in particolare, il ruolo delle donne e dei giovani per contrastare populismi ed autoritarismi che costituiscono alimento per l'estremismo violento che sta insanguinando tanti Paesi.
Il Presidente Capasso ha proposto di realizzare uno spazio multimediale informativo sulle attività dell'UpM e del programma ENI-CBC MED in appositi spazi del Museo della Pace - MAMT di Napoli.

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