Federazione Anna Lindh Italia || Onlus

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

Pescasseroli sempre di più centro culturale ed “orgoglio” degli “Stati Uniti del Mondo” per averne compreso il messaggio sin dal 2010 realizzando l’opera monumentale “Totem della Pace”, simbolo degli Stati Uniti del Mondo.
Nella Sala Consiliare del Comune di Pescasseroli, presenti Sindaci ed autorità della Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise - molti dei quali “Ambasciatori” ed “Alfieri” degli Stati Uniti del Mondo - il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha inaugurato la diciottesima edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce.
È il compimento di un percorso che si svolge lungo tutto l’anno, in diversi luoghi d’Abruzzo e nelle aule delle scuole, dove studenti e insegnanti leggono ed esprimono il loro giudizio sui libri selezionati, che sono stati poi presentati ai membri della giuria.
Il Premio Croce è un percorso storico – ha affermato il sindaco di Pescasseroli Giuseppe Sipari, introducendo l’incontro – è un vero percorso culturale, itinerante, che ha toccato più città e che ha coinvolto decine di popolazioni studentesche, facendosi ottimo strumento di veicolo della lettura” per i giovani. Dunque non solo un evento celebrativo, ma un incontro che ridia importanza all’attualità del pensiero di Croce e alla sua modernità”.
Pescasseroli è un centro straordinario di vitalità culturale - ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso che da oltre 45 anni frequenta la località abbruzzese - “qui la cultura va d’accordo con la natura”.
Tra i premiati la giornalista e scrittrice Titti Marrone - da sempre sostenitrice della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo – con il libro “Se solo il mio cuore fosse pietra”.
Il Ministro Sangiuliano ha affermato: “Perché Croce? La sua azione culturale è un inno alla libertà delle persone, è un riconoscimento del valore dell’umano, attraverso la cultura che ci rende migliori e rende migliore tutta la nostra la nostra società”.

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Gli Stati Uniti del Mondo e la Fondazione Mediterraneo hanno collaborato e partecipato al Vertice antimafia in occasione del ventennale della “Fondazione Antonino Caponnetto”, membro fondatore degli Stati Uniti del Mondo.
La Fondazione Caponnetto celebra i 20 anni con un appuntamento, svoltosi sabato 17 giugno presso la Biblioteca delle Oblate di Firenze, Sala Sibilla Aleramo, dal titolo “Cosa cambia nel 2023 nella lotta alla mafia. Impegni e prospettive. Dedicato a Nazzareno Bisogni”. Un vertice, aperto al pubblico al quale hanno partecipato numerosi esponenti del movimento antimafia.
“Un anniversario importante per la Fondazione Caponnetto – ha detto la vicesindaca Alessia Bettini – che da 20 anni svolge un grande lavoro non solo di analisi dei dati, ma anche di sensibilizzazione dei giovani per promuovere la cultura della legalità”.
“Siamo a 30 anni dalla strage dei Georgofili - ha affermato il Segretario generale degli Stati Uniti del Mondo Michele Capasso -  e dobbiamo sempre ricordare che le mafie ci sono ancora: è necessario continuare a vigilare e a trasmettere la cultura del rispetto delle regole, senza mai essere indifferenti. È molto bello che l’iniziativa pubblica della Fondazione Caponnetto si svolga alla biblioteca delle Oblate, un luogo di cultura, presidio sociale e cittadinanza democratica e critica. Perché quando c’è conoscenza c’è sempre attenzione, vigilanza e consapevolezza”.
“Dopo 20 anni della nascita della Fondazione abbiamo deciso di tornare a Firenze col nostro consueto vertice antimafia. Oggi - ha sottolineato il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri - è più che mai importante capire la mafia e le prospettive 2.0 di lotta alla mafia nel nostro Paese, in un momento in cui arrivano i fondi del PNRR, di cui 2 miliardi nell’area metropolitana fiorentina, e in cui la mafia, non dimentichiamolo, fattura 18 miliardi in Toscana, 230 miliardi in Italia ed ha un tesoro e pari a tremila miliardi nelle banche senza Ivan in giro per il mondo”.
“La lotta alla mafia – ha aggiunto l’ex appartenente alla direzione investigativa antimafia Renato Scalia – deve essere costante e quotidiana. Non possono essere tollerati alcuni tentennamenti, come allargare le maglie degli appalti pubblici, cercando di limitare i controlli, indebolire ulteriormente le intercettazioni telefoniche, ed altri provvedimenti che rendono meno efficace il contrasto alla criminalità di tipo mafioso”.
“A 30 anni dalla strage di via dei Georgofili in un periodo storico in cui la mafia è cambiata ed al contempo è diventata moderna e tribale, nel ventennale della nascita della Fondazione Caponnetto – ha aggiunto la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – la Fondazione ha deciso di fare un vertice antimafia straordinario, il 32°, dal titolo prospettico: ‘Cosa cambia nel 2023 nella lotta alla mafia. Impegni e prospettive’. Il vertice storicamente nasce per mettere a confronto le menti antimafia e per stabilire le migliori strategie di contrasto”.
“Un anniversario ventennale importante – ha continuato la presidente della Commissione Politiche per la promozione della legalità e della sostenibilità urbana Alessandra Innocenti – per il ruolo che svolge l'associazione Caponetto che porta il nome di un magistrato che non dimenticheremo mai per la sua forza e la sua voglia di sconfiggere Cosa Nostra con le sue preziose indagini.
Un’associazione che cerca di tenere alta l’attenzione su un fenomeno che purtroppo non è sconfitto, ma, anzi, ha cambiato tipologia d'azione e che non è più solo relegato in alcune regioni italiane, ma presente anche nella nostra regione. L’associazione, con i suoi report che aiutano a capire il fenomeno della criminalità organizzata ed i suoi progetti dedicati alle scuole, tiene alta l’attenzione, che non dobbiamo mai abbassare, per garantire fortemente la legalità. Bene la scelta di svolgere il vertice alla Biblioteca delle Oblate, dove da poco si sono intitolate due sale a Dario Capolicchio e Giovanna Maggiani Chelli, vittime di mafia. Per concludere – ha detto Alessandra Innocenti – buona vita Fondazione Caponnetto”.

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L’Accademia del Mediterraneo rilancia la propria azione attraverso la nuova sede istituita il 17 maggio presso l’Università Cadi Ayyad di Marrakech.
Con il rilancio della “Chaire Avverroes” e di altre iniziative l’azione dell’Accademia sarà ancora più incisiva, grazie all’accordo del fu re Hassan II e del re Mohammed VI.

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Si è svolto presso la sede degli “Stati Uniti del Mondo” e della “Fondazione Mediterraneo” l’incontro internazionale dal tema “Il Volontariato e le sfide del cambiamento in Europa”, con la partecipazione dei rappresentanti delle principali associazioni di volontariato.
Coordinato dal senatore Giuseppe Lumia - presidente della Commissione permanente “Volontariato e diritti umani” degli Stati Uniti del Mondo - l’incontro ha prodotto varie raccomandazioni tra le quali quella di addivenire ad un coordinamento europeo del volontariato con regole condivise.
In questa occasione vi è stata l’adesione di “Padova capitale europea del volontariato” agli Stati Uniti del Mondo.

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Partecipata assemblea nella sede della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo dal titolo “Dal Meridionalismo storico all’Autonomia differenziata”, organizzata dal Partito del Sud.
Dopo i saluti di Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo, e l’apertura lavori a cura di Antonio Luongo, Responsabile Città Metropolitana di Napoli del Partito del Sud, sono seguiti gli interventi di Enrico Panini, già Vicesindaco di Napoli, del Senatore Peppe de Cristofaro, di Sinistra Italiana, Valentino Romano, scrittore meridionalista, Giovanni Russo Spena, Giurista democratico, Sergio Marotta, Professore universitario UNISOB, Giacomo De Angelis, della Segreteria Nazionale PCI, Paola Nugnes, per il Coordinamento Metropolitano di Napoli NO Autonomia Differenziata, Franco Bartolomei, Segretario Nazionale Risorgimento Socialista.
L’incontro organizzato in collaborazione con il Fronte Meridionalista la Riscossa del Sud e il Laboratorio del Sud ha visto inoltre la partecipazione dei rappresentanti di queste soggettività, da Nicola Manfredelli, della Carta di Venosa, a Loredana Marino del Laboratorio la Riscossa del Sud a Salvatore Lucchese, del Comitato G. Salvemini. I lavori sono stati conclusi da Natale Cuccurese, presidente del Partito del Sud, che ha dichiarato: “l’Assemblea si è resa necessaria per ricordare che il meridionalismo non è una corrente politica, ma è semplicemente un'attività di ricerca e di analisi storica ed economica sulla Questione Meridionale al fine di risolverla”.

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