Elenco Generale||degli eventi

Trecento persone di vari paesi impegnate, una sfida contro il tempo: completare in soli 150 giorni i complessi lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione del Museo MAMT, cofinanziati in parte dai Fondi FESR 2007-2013.
“E’ il completamento del lavoro venticinquennale della Fondazione - afferma il presidente Capasso in un comunicato - grazie al quale è stato possibile realizzare a Napoli questo Museo delle Emozioni. Grazie all’impegno di imprese, uomini e donne di cultura e di scienza di vari Paesi sarà possibile completare l’opera entro il 2015, dimostrando che quando si vuole si può fare”.
E intanto si susseguono le riunioni operative delle varie sezioni. Ieri e oggi, 25 luglio, a Milano ed al MAMT riunione delle sezioni dedicate a “Pino Daniele” ed alla “Legalità” con la partecipazione, tra gli altri, di Paolo Borrometi ed Alessandro Daniele (curatori), di Sergio Pappalettera (direzione tecnica multimediale) e dei rappresentanti delle aziende italiane e internazionali impegnate nella realizzazione.

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Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso e Pia Molinari del Consiglio direttivo sono intervenuti alla Conferenza internazionale organizzata dall’ISPI.
In questa occasione è stato ricordato il ventennale rapporto di cooperazione tra la Fondazione e la Repubblica Araba d’Egitto, fino alla recente creazione della sezione del MAMT titolata “L’EGITTO DELLE EMOZIONI”.
Per il primo ministro egiziano Ibrahim Mahlab, Italia ed Egitto sono legati da un obiettivo comune: «La nostra amicizia è importante. Terrorismo ed estremismi rappresentano un pericolo per tutti noi, insieme lo sconfiggeremo e lavoreremo per un futuro migliore per i nostri due Paesi». Mahlab ha poi lanciato un appello al nostro Paese e al mondo occidentale ricordando il recente attentato all’ambasciata italiana al Cairo: «Abbiamo bisogno che l’Italia e tutti i Paesi occidentali ci siano vicini per evitare di diventare un target del terrorismo, come dimostra l’ultimo attentato. Insieme siamo più forti».

 

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Il prof. Gilles Kepel, tra i più importanti esperti del mondo arabo, coordinerà la sezione del Museo MAMT titolata “PASSIONE ARABA”.
Libri, inediti, reperti ed interviste accompagneranno il visitatore in un percorso in cui il mondo arabo rappresenterà non solo la “sofferenza” ma, soprattutto, una risorsa indispensabile per il nostro futuro.
Durante un incontro presso la sede del Museo a Napoli sono state tracciate le linee guida del progetto.

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A conclusione della cerimonia del ”Premio Mediterraneo”, il giornalista Paolo Borrometi, nel ringraziare per l’importante riconoscimento, ha voluto sottolineare l’importanza dell’impegno quotidiano per la legalità e per il contrasto ad ogni tipo di mafia.
Borrometi, inoltre, ha assicurato il proprio impegno personale alla realizzazione del MAMT - Museo Mediterraneo dell’Arte, della Musica e delle Tradizioni di Napoli, specialmente per quanto concerne la sezione dedicata a “La Memoria delle emozioni”, in cui saranno presenti testimonianze, documenti e video sulle vittime di tutte le mafie e su coloro che le combattono.

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Il Museo MAMT ha iniziato i lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione cofinanziati dal POR Campania 2007-2013 (Obiettivo Operativo 1.9. Beni e Siti Culturali). Gli stessi si concluderanno il 30.11.2015.
Dal 01 dicembre 2015 sarà possibile fruire di uno spazio unico nel suo genere.

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Il 2 luglio 2015, nel corso di un incontro tra il prof. Foad Aodi, Presidente della Associazione dei Medici di Origine Straniera (Amsi), della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e del Movimento “Uniti per Unire”, S.E. Nassif Youssef Hitti, Ambasciatore della Lega Araba in Italia con il suo Vice Zouheir Zouairi, il Prof. Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo e della RIDE - Rete Italiana per il Dialogo Euromediterraneo, Pia Molinari responsabile del Museo MAMT ed il Ministro plenipotenziario Enrico Granara, Coordinatore delle Attività Multilaterali per il Mediterraneo ed il Medio Oriente presso il Ministero degli Affari Esteri sono state gettate le basi per una cooperazione tra la Lega degli Stati Arabi ed il Museo MAMT, già attivata con un protocollo sottoscritto tra la medesima Fondazione e l'ALECSO.
E’ il rafforzamento del lavoro condiviso per lo sviluppo di quei ponti di dialogo tra i popoli che si costruiscono mediante il confronto e la conoscenza.
A seguito della recente adesione di Amsi, Co-mai e “Uniti per Unire” alla RIDE, l’Ambasciatore Nassif Youssef Hitti, il Prof. Foad Aodi ed il Prof. Michele Capasso, hanno individuato in sanità, cultura, arte e sport i punti di lavoro, “quei linguaggi universali che uniscono e non dividono”, come dichiara il Prof. Aodi, nel convincimento di favorire in questo modo lo sviluppo di tendenze sociali spontanee e inclusive. La RIDE, creata nel 2013 per unificare i soggetti italiani più impegnati nel dialogo interculturale euro-mediterraneo attraverso la Fondazione Anna Lindh (quest’ultima operante da Alessandria d’Egitto), abbraccia il lavoro svolto da Amsi, Co-mai e “Uniti per Unire” per ricercare nuovi spazi e imprimere nuova linfa alle attività di dialogo e di incontro tra tutti i soggetti della società civile attorno al Mediterraneo. La RIDE ha il grande vantaggio di contare sulla ventennale esperienza della Fondazione Mediterraneo (FM), fondata a Napoli dall’Arch. Capasso, quale promotore del primo forum della società civile di tutto il Mediterraneo.
La testimonianza più solida di questo impegno ventennale della FM è rappresentato dal nuovo MAMT - Museo Mediterraneo dell’Arte, della Musica e delle Tradizioni. Il MAMT, ospitato nella sede della FM, nel cuore di Napoli, si configura oggi come l' elemento cardine della collaborazione tra le Associazioni suindicate e la Lega Araba.
All’interno di questo Museo stanziale e multimediale, culture diverse si incontrano in maniera armonica, nel rispetto delle molteplici tradizioni mediterranee, in una appassionante ricerca di sintesi tra le rispettive differenze. Per questa ragione, il MAMT è stato riconosciuto “patrimonio mondiale” , definito “museo emozionale” dalla sua direttrice Irina Bokova, a seguito della sua visita.
“Trasferiamo nel MAMT una raccolta di emozioni, percezioni e tradizioni che hanno diversa origine e diversa appartenenza, tracciando la mappatura di un’umanità ricca ed in divenire continuo. Proseguiamo in questa sfida arricchiti del contributo di Amsi, Co-mai e “Uniti per Unire”, che accogliamo come neo-membri della RIDE. Confidiamo nel sostegno dell’Ambasciatore della Lega Araba in Italia nell’immediato futuro, per potenziare la nostra partnership con l’ALECSO - Organizzazione Educativa, Culturale e Scientifca della Lega Araba, con cui abbiamo già sottoscritto un apposito protocollo d'intesa. Il MAMT diviene in questo modo più ricco e vivo, tanti più sono i Paesi che vi confluiscono”. Ha dichiarato il Prof. Michele Capasso a conclusione dell'incontro.

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Il Museo MAMT ospiterà un centro dell’EMUNI – Euromediterranean University, che comprende oltre 120 università dei Paesi euromed – dedicato al patrimonio culturale ed alla memoria del Mediterraneo con il coinvolgimento di studenti di vari Paesi. E’ questo  l’accordo tra il presidente Michele Capasso ed il presidente dellEMUNI prof. Abdelhamid El-Zoheiry nel corso dell’incontro del 29 giugno a Napoli durante il quale ha visitato il Museo MAMT esprimendo apprezzamento e compiacimento per l’iniziativa.

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Oggetti di antiquariato, tappeti, capolavori dell'artigianato delle città marocchine, abiti tradizionali, ceramiche e terracotte collezzionate da Said e Zora Margoul arricchiranno le collezioni del museo MAMT di memorie antiche cheche Said e Zara Margoul - antiquari di Marrakech - hanno collezionato durante tutta la loro vita e che ora condividono con i visitatori del museo MAMT provenienti da tutto il mondo.

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Accolti dal presidente Michele Capasso gli “Ambasciatori” hanno visitato la sede del Museo MAMT e, in modo particolare, la Sala dedicata a Don Peppe Diana.
“Il MAMT è un luogo di rinascita e di speranza, un patrimonio emozionale dell’umanità” ha affermato il Sindaco di Casale di Principe Renato Franco Natale.
I ragazzi e le ragazze “Ambasciatori della Rinascita” hanno espresso ciascuno un ricordo di Don Peppe Diana.

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Martedì 9 giugno uscirà “Nero a metà live”, un doppio CD che contiene la registrazione integrale dell'ultimo concerto che Pino Daniele ha tenuto al forum di Assago (MI) il 22 dicembre 2014. Nell'album, che si potrà preordinare dal 12 maggio, ci sarà anche un brano inedito intitolato “Abusivo”: si tratta della nuova versione di “'O pusteggiatore”, un pezzo che venne presentato da Pino Daniele come provino nel 1975, ma che rimase fuori dal suo primo disco “Terra mia” e che è stato completamente riarrangiato dai suoi amici e storici collaboratori Tullio De Piscopo, Ernesto Vitolo e Gigi De Rienzo.
Intanto, come ha svelato Alessandro Daniele oggi al "Corriere della Sera", i figli del cantautore stanno lavorando per creare la Fondazione Pino Daniele, una Onlus che avrà in agenda molti progetti fra cui l'istituzione di borse di studio per ragazzi di talento, l'organizzazione di un concorso internazionale di musica e il supporto economico ad alcuni ospedali pediatrici.
“L'anno prossimo – anticipa Alessandro Daniele -  all'interno del MAMT - Museo Mediterraneo dell'Arte, della Musica e delle Tradizioni - di Napoli verrà allestita un'esposizione permanente dedicata a Pino Daniele con i suoi strumenti musicali, le sue incisioni originali e altri materiali inediti, che diventeranno parte del patrimonio tutelato dall'Unesco.

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