Elenco Generale||degli eventi

Il Segretario Generale Michele Capasso, il Consiglio degli Ambasciatori, il Consiglio Direttivo con Pia Molinari e Jacopo Molinari, il Comitato Internazionale, i delegati delle sezioni autonome “Fondazione Mediterraneo”, “Stati Uniti d’Europa”, “Accademia del Mediterraneo”, “Kimiyya” e “Almamed” ed i responsabili delle sedi distaccate esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Jacques Delors, già presidente della Commissione Europea.
Il Segretario Generale Michele Capasso nel suo commento ha ricordato l’amico e l’europesista convinto condividendo i commenti di Mario Draghi ed altri rappresentanti delle istituzioni europee nel definire Delors "Padre dell’Europa moderna: dal Trattato di Maastricht agli Accordi di Schengen, ha presieduto a cambiamenti epocali che ancora oggi definiscono l’Unione Europea, il suo potenziale, le sue aspirazioni".

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Gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo e la rete di donne per la pace “Kimiyya” sostengono la terza “Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza” che avrà luogo nel 2024 per denunciare la pericolosa situazione mondiale con conflitti crescenti, maggiori spese per gli armamenti mentre, allo stesso tempo, in vaste aree del pianeta molte popolazioni soffrono a causa della mancanza di cibo e acqua.
Gli obiettivi principali sono:

  • Continuare a creare la consapevolezza che solo attraverso la “pace” e la “nonviolenza” la specie umana aprirà il suo futuro.
  • Rendere visibili le diverse azioni positive che persone, collettività e popoli stanno sviluppando in numerosi luoghi in direzione dell’applicazione dei diritti umani, della non discriminazione, della collaborazione, della convivenza pacifica e della non aggressione.
  • Dare voce alle nuove generazioni che vogliono prendere il sopravvento e lasciare il segno, installando la cultura della nonviolenza nell’immaginario collettivo, nell’educazione, nella politica, nella società…

Nello stesso modo in cui in pochi anni è stata installata la coscienza ecologica.
I temi centrali da affrontare sono:

  • Il divieto di armi nucleari. Disarmo proporzionale e rinuncia degli Stati di usare la guerra per risolvere i conflitti o per appropriarsi delle risorse. “Siamo determinati ad evitare guerre per le generazioni future”.
  • La rifondazione delle Nazioni Unite, inclusa l’aggiunta al Consiglio per la sicurezza di un Consiglio di sicurezza ambientale ed un Consiglio di sicurezza socio-economico. “Nazioni Unite che vegliano su tutti i cittadini del pianeta”.
  • La creazione di condizioni per un pianeta integralmente sostenibile, che tenga conto del fatto che si tratta di uno spazio limitato di cui dobbiamo assolutamente occuparci. “La Terra è la casa di tutti “.
  • L’integrazione di regioni e aree con sistemi socioeconomici al fine di garantire benessere e risorse per tutti, con l’obiettivo di eliminare la fame nel mondo nei prossimi 10 anni. “Vogliamo eliminare la fame, nella storia umana”.

Gli Stati Uniti del Mondo dicono “No” a discriminazioni di qualsiasi tipo: sesso, età, razza, religione, economia, ecc. “Nessun essere umano al di sopra di un altro”. La nonviolenza come nuova cultura e nonviolenza attiva come metodologia di azione. ”La nonviolenza è la forza che trasforma il mondo”.

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L’associazione AIDDA Campania firma il manifesto “Kimiyya” degli Stati Uniti del Mondo per i diritti delle donne. Guidate dalla presidente Carla Librera alcune associate hanno aderito a “Kimiyya” rafforzando con il loro ruolo la sezione autonoma degli Stati Uniti del Mondo dedicata alle donne.
AIDDA Campania è la delegazione regionale della prima associazione italiana nata con lo specifico obiettivo di valorizzare e sostenere l’imprenditoria al femminile, il ruolo delle donne manager e delle professioniste.
Fondata nel 1961 a Torino acquisisce la personalità giuridica e la qualifica di Ente del Terzo Settore nel 2023:  è il più autorevole punto di riferimento per le donne che assumono ruoli di responsabilità nella struttura economica italiana ed è una organizzazione che interagisce e stimola attivamente con il  tessuto socioeconomico e culturale della società civile.
AIDDA, con le sue 800 iscritte, dà un prezioso supporto e contributo in termini di idee e di esperienza del mondo imprenditoriale e professionale femminile, rappresentato dalle piccole, medie e grandi imprese femminili italiane con una trasversalità̀ in ogni settore merceologico, una forte rappresentanza di aziende familiari, storiche, artigianali specchio di una Italia fatta di tradizione, creatività̀, eccellenza, qualità̀; un inestimabile patrimonio economico, storico e sociale.
AIDDA è articolata in 13 Delegazioni regionali e le sue socie rappresentano un fatturato di 12,5 miliardi e 35.000 dipendenti.

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La presidente del Consiglio Comunale di Napoli Enza Amato - in occasione della visita agli Stati Uniti del Mondo ed al Museo della Pace - ha sottoscritto il Manifesto Kimiyya per i diritti delle donne.

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L’onorevole Bruna Fiola, consigliere regionale della Campania, in occasione della visita al Museo della Pace ha sottoscritto il Manifesto Kimiyya per i diritti delle donne.

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La senatrice Valeria Valente, in occasione della visita al Museo della Pace, ha sottoscritto il Manifesto Kimiyya per i diritti delle donne.

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I senatori della Repubblica italiana Cecilia D’Elia e Antonio Misiani - in visita alla sede degli Stati Uniti del Mondo – hanno sottoscritto il manifesto “Kimiyya” per i diritti delle donne che gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo dal 2017 promuovono in tutto il mondo.
I senatori D’Elia e Misiani, già viceministro dell’economia, ha sottolineato l’importanza dell’azione degli Stati Uniti del Mondo per la Terra e per la Pace.

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Gli “STATI UNITI DEL MONDO” con le sezioni autonome “FONDAZIONE MEDITERRANEO” e “KIMIYYA” celebrano in vari Paesi, come ogni anno il 25 novembre, la “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne” ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999.
“La data del 25 novembre – sottolinea il Segretario Generale Michele Capasso – fu scelta per commemorare la vita, l’attivismo e soprattutto il coraggio di 3 sorelle: Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal, anche soprannominate ‘mariposas’, ovvero farfalle, che hanno combattuto per la libertà del loro paese: la Repubblica Dominicana, che durante gli anni ‘40 e ’50 era stretta nella morsa della dittatura del generale Rafael Trujilo. Le sorelle Mirabal decisero di impegnarsi nell’attivismo politico denunciando gli orrori e i crimini dalla dittatura. Ma il 25 novembre 1960 le tre sorelle ‘mariposas’ vennero torturate e uccise dai sicari di Trujillo. L’indignazione per la loro morte sollevò un moto di orrore sia in patria che all’estero, ponendo l’attenzione internazionale sul regime dominicano e sulla cultura ‘machista’ che non tollerava di riconoscere alle donne l’occupazione di uno spazio pubblico e politico. È nel ricordo di Patria, Maria Teresa e Minerva che ogni 25 novembre si inaugura un periodo di 16 giorni dedicato all’attivismo contro la violenza di genere, che si conclude il 10 dicembre con la Giornata Internazionale dei diritti Umani”.
In quest’anno, funestato dalle guerre e dagli eventi estremi, gli “STATI UNITI DEL MONDO” chiedono a tutti di “fare cordata” per assicurare il rispetto della dignità umana delle donne e, soprattutto, per evitare i femminicidi che infestano tutte le società.

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Mario Morra, patron dello storico “Bagno Elena”, accompagnato da Alessia e Claudio Ciccone, ha visitato il Museo della Pace MAMT e la sede degli Stati Uniti del Mondo.
Accompagnati dal Presidente Michele Capasso gli ospiti hanno visitato i principali percorsi emozionali, in particolare quello dedicato a Pino Daniele.
In questa occasione Alessia Ciccone, artista e musicista, ha sottoscritto il Manifesto “Kimiyya” in difesa dei diritti delle donne.

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Silvia Levenson – artista del vetro di fama internazionale – ha visitato il Museo in vista della realizzazione di una sezione dedicata all’arte del vetro, alla quale ha promesso di partecipare con una sua opera significativa.
In questa occasione ha firmato il “Manifesto Kimiyya” per la difesa delle donne.
Nell’intervista del presidente Capasso ha affermato:
“Sono nata a Buenos Aires nel 1957. Ho fatto parte di una generazione che ha lottato per cambiare una società che ci sembrava terribilmente ingiusta. Nel 1976, quando i militari presero il potere, io avevo diciannove anni e nell’agosto di quell’anno nacque mia figlia Natalia. Lei ha la stessa età di quei giovani ai quali i militari hanno rubato l’identità biologica. Con una crudeltà inaudita, le prigioniere incinte venivano assassinate soltanto dopo aver partorito, mentre i neonati erano dati illegalmente in adozione. Ciò che è successo fra il 1976 e il 1983 ha cambiato la mia vita e influenzato il mio lavoro artistico. Una parte importante del mio lavoro consiste nel rivelare o rendere visibile ciò che normalmente è nascosto o non si può vedere, e uso il vetro per rappresentare questa metafora. Da sempre usiamo il vetro per conservare alimenti e bevande, io uso il vetro per preservare la memoria di persone e oggetti per le generazioni future.”

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