FEDERAZIONE ANNA LINDH ITALIA

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

Il presidente Michele Capasso ha partecipato alla rappresentazione dell'opera "KATËR I RADËS. Il NAUFRAGIO" coprodotta dalla Biennale di Venezia e dal Teatro Koreja di Lecce, membro della Rete Italiana ALF.
L'evento che ha inaugurato la prebiennale di Bari, ha coinvolto i giovani artisti provenienti da vari Paesi.
Il presidente Capasso si è felicitato con il regista Salvatore Tramacere e con Georgia Tramacere per la qualità emotiva dell'opera teatrale dedicata alla tragedia dei migranti.

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Preceduto dalla conferenza stampa del 6 marzo 2017, si è svolta a Beirut la prima tappa di LEB SARD FESTIVAL: l’iniziativa sostenuta dalla Fondazione Anna Lindh che vede la partecipazione di membri delle reti libanese e italiana in un festival in cui la musica costituisce il “Ponte” per il dialogo tra diverse culture.
Presenti nella chiesa di St. Louis le massime autorità libanesi per ascoltare le voci e le contaminazioni del soprano Hiba Al Hawas e di Fabio Furìa, con la partecipazione del Conservatorio libanese e della “Rafiq Hariri Foundation Choir”.
Apprezzamento per le associazioni Anton Stadler e Open med per l’impegno profuso.

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Da San Luca, piccolo paese alle pendici dell'Aspromonte, parte un messaggio di speranza nella battaglia in favore della legalità e contro la criminalità con l'iniziativa "In campo per il futuro”,  che rappresenta l'epilogo di un'intensa attività nelle scuole della provincia reggina andata avanti per tutto l'anno con incontri tra studenti e magistrati e che si è concretizzata con l'inaugurazione del nuovo stadio del paese. Un gesto simbolico, certo, che rappresenta un segnale ben preciso dice il sottosegretario Boschi: "Lo stato e le istituzioni ci sono, qui a San Luca, e ovunque. Non ci sono territori in cui lo Stato rinunci a esserci e a combattere una battaglia di legalità contro la 'ndrangheta".
Un messaggio ripreso e ribadito pressoché in coro da tutti gli intervenuti al dibattito in una scuola di San Luca che ha fatto da prologo all'inaugurazione del campo di calcio con la partita tra la nazionale cantanti e quella dei magistrati (per la cronaca vinta dai cantanti 4-3): a parlare sono stati il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il segretario della Cei Nunzio Galantino, i procuratori di Reggio Calabria e Catanzaro Federico Cafiero de Raho e Nicola Gratteri. Tutti concordi nel sottolineare la presenza costante della squadra-Stato sul territorio ma anche la necessità di una collaborazione della popolazione. "Siamo qui oggi - è stato il messaggio ai ragazzi - per dire che le cose possono cambiare, anche a San Luca. Vogliamo costruire un paese diverso ma per farlo abbiamo bisogno di voi".
Molti i rappresentanti della “Federazione Anna Lindh Italia” partecipanti. Il presidente Capasso ha sottolineato il ruolo svolto dall’OMCOM (l’Osservatorio mediterraneo sulla criminalità organizzata e le mafie costituito con la Fondazione Caponnetto) ed il messaggio di Nino Caponnetto che sottolineava come “la mafia tema di più la cultura che la giustizia”. Di qui il ruolo importante della scuola affinché i giovani possano combattere le mafie, “cancro che corrode il futuro”.

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La Federazione Anna Lindh Italia Onlus ha ricordato Predrag Matvejevic’ nel giorno della sua scomparsa: in modo particolare il suo ruolo di membro del “Gruppo di saggi” istituito dall’allora presidente della Commissione europea Romano Prodi per indirizzare l’azione della futura “Fondazione euro mediterranea Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture”.
Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso e la vicepresidente Caterina Arcidiacono - cofondatori con Matvejevic’ dell’istituzione con sede a Napoli -  hanno sottolineato l’importanza degli incontri di Alessandria in cui Predrag Matvejevic’ con Romano Prodi tracciò le linee direttive culturali e politiche su cui andava costruito in quell’epoca la complessa azione del dialogo per la pace.

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