Tutti gli Eventi e le Iniziative || Anno per Anno

L’ecatombe annunciata nel Mediterraneo, con oltre 700 morti che si aggiungono ad una lunga lista, è stata oggetto di un Consiglio straordinario - svoltosi in data odierna - della Fondazione Mediterraneo, da 25 anni impegnata in azioni di solidarietà e pace e che ha da sempre allertato sul problema dei migranti e sulla necessità di un coinvolgimento concreto da parte dell’Europa e degli organismi internazionali.
Un’azione illustrata proprio a Lampedusa nel 2013, con una promessa a Papa Francesco: restituire dignità a chi rischia la vita in cerca di libertà e pace.
Lo stesso “Monumento con l’urna del Migrante Ignoto” realizzato a Napoli, va in questa direzione.
I membri della Fondazione hanno lanciato un Appello al Presidente Renzi ed ai leader europei.

Ecco il testo:
“I corpi esanimi in mare davanti ai nostri occhi, devono scuotere le nostre coscienze. Questi 700 morti di oggi (la più grande tragedia per numero) si aggiungono a migliaia di migranti dispersi negli ultimi anni, ai milioni di trasferiti o esiliati in cerca di dignità, pace, libertà: "urbibicidio" e "memoricidio" perpetrati in tante città e villaggi; innumerevoli esistenze di gente semplice mutilate o lacerate per sempre.

La sofferenza umana non deve trovare risposta in "ma... A me che importa?": la globalizzazione dell'indifferenza, la negazione della solidarietà, l'eutanasia della speranza, la morte della fraternità non devono appartenere alla nostra cultura perché uccidono più dei naufragi.
La comunità internazionale deve prendere atto, con matura consapevolezza, dell'esistenza di una nuova nazione: quella dei profughi, dei rifugiati, dei migranti.
Uno stato senza territorio, senza governo, senza regole, ma composto da persone che hanno bisogno di veder tutelata la propria dignità di esseri umani calpestata, annullata, mortificata da guerre e da disperazione.
I protagonisti di questo calvario non sempre hanno nome: sono i tanti Ahmed, Najlaa, Sumaya, Omar, Mohammed, Abdullah, Fatima provenienti da tanti Paesi del Mondo per sfuggire a violenze, attentati, ingiustizie, fame, epidemie, miserie umane...
La brutalità e le barbarie non devono trovare terreno fertile nell'inerzia, nell'incapacità, nelle irresponsabilità.
Davanti a queste tragedie non resta che gridare il nostro amore per i più deboli.
Gettiamo di nuovo una bottiglia nel nostro mare con un comune appello destinato a ciò che resta della nostra coscienza sulle nostre rive e rivolgiamo a Voi, Leaders dell’Europa e del Mondo, un appello accorato: INTERVENITE, anche violando le briglie della “Burocrazia”, affinché sia strutturata un’azione forte, complessa e decisa che dovrebbe nell’immediato prevedere:

  1. La convocazione di un vertice europeo allargato all'Onu per trovare soluzioni immediate per fermare le continue morti che hanno trasformato in un cimitero il Nostro Mare, anche attraverso una legge per l'immigrazione europea basata sui diritti e doveri e sul flusso degli immigrati in Europa e non solo in Italia.
  2. La creazione di campi di accoglienza nei luoghi di transito.
  3. La risoluzione della questione libica con un programma di stabilizzazione del Paese.
  4. La promozione di accordi bilaterali tra i Paesi interessati.

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È durata circa tre ore la visita di Stato del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella a Papa Francesco, compiuta sabato mattina, 18 aprile. Il capo dello Stato italiano, eletto due mesi fa, ha anche incontrato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato.

Durante i cordiali colloqui è stata espressa soddisfazione per le buone relazioni intercorrenti tra la Santa Sede e l’Italia che anche la recente firma della Convenzione in materia fiscale ha contribuito a consolidare. Si sono affrontati poi temi che riguardano la situazione sociale italiana, con particolare riferimento alla famiglia, all’educazione, al lavoro e, specialmente, alle migrazioni. Si è apprezzata anche la cooperazione della Chiesa cattolica per alleviare le situazioni di disagio che caratterizzano alcuni ambiti della società. Non si è mancato di considerare, nella cornice dell’attuale quadro internazionale, il preoccupante dilagare delle violenze che continuano a segnare l’area mediterranea orientale e quella nord-africana. Le due parti hanno confermato la volontà di proseguire la fattiva collaborazione a livello bilaterale e nel contesto della comunità internazionale, soprattutto a riguardo della promozione e della tutela della libertà religiosa e della dignità della persona umana.

Nel discorso pronunciato durante l’incontro alla presenza delle personalità del seguito presidenziale, Papa Francesco ha richiamato «la comune responsabilità per l’essere umano concreto e per le esigenze spirituali e materiali della comunità, che tutti abbiamo il compito di servire con umiltà e dedizione». Tra gli argomenti a cui il Pontefice ha fatto riferimento, la famiglia, «indispensabile baluardo di solidarietà e scuola di valori», la «carenza di lavoro», che «per i giovani diventa un grido di dolore», la necessità di salvaguardare l’ambiente e il fenomeno dei «migranti che, a rischio della vita, chiedono accoglienza. È evidente che le proporzioni del fenomeno — ha auspicato — richiedono un coinvolgimento molto più ampio, dell’Europa ed a livello internazionale».

Da parte sua il presidente Mattarella si è soffermato sul «rapporto davvero speciale che esiste tra la Santa Sede e l’Italia». Un rapporto, ha aggiunto, che «affonda le radici nella sua storica peculiarità, oltre che nella contiguità territoriale» e «si sviluppa attraverso relazioni rispettose», intensificandosi «anche grazie — ha concluso — a un magistero pontificio diretto alla realtà universale e che, tuttavia, interpella direttamente la realtà sociale, economica e politica italiana».

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Una delegazione del T.A.R.,Tribunale Amministrativo della Campania, ha visitato il Museo MAMT esprimendo ammirazione per le "emozioni" trasmesse dalle collezioni, dai video e dalle testimonianze.
Il Presidente emerito Antonio Guida ha ringraziato il Presidente Capasso per il suo impegno in favore di Napoli e del Mediterraneo, testimoniato anche dal grande valore del Museo MAMT.
Si è svolta all'Emirates Center for Strategic Studies and Research la Conferenza "The Arab Regional Order and the Resolutions of the twenty-sxth arab summit".
La Fondazione Mediterraneo ha patrocinato questa iniziativa.

L’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (APM) - che riunisce e rappresenta i Parlamenti di 28 Paesi del Bacino Mediterraneo - ha reso omaggio al “Totem della Pace” con l’urna del “Migrante Ignoto”.
Il Segretario Generale dell’APM, Sergio Piazzi, nel corso di una sobria cerimonia, ha deposto nell’urna il documento di partecipazione ed Alto Patrocinio a questa iniziativa che all’unanimità l’Assemblea ha  condiviso.
Il Segretario Generale ha espresso il plauso dei parlamentari di 28 Paesi sulla scelta del luogo “di alto valore simbolico perché proprio dal piazzale antistante la Stazione Marittima di Napoli sono partiti nel secolo scorso milioni di persone per trovare un futuro migliore”.
Particolare apprezzamento è stato rivolto alla Fondazione Mediterraneo ed al Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, per aver deposto l’urna con le reliquie del “Migrante Ignoto” proprio il 21 marzo 2015, giornata dedicata da alcuni anni dall’APM al Mediterraneo.
I 28 fiori rossi che il Segretario Generale Piazzi ha deposto nell’urna – uno per ciascun Paese aderente all’APM – provengono da serre coltivate da migranti e poste su terreni sottratti alla criminalità organizzata.

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La Fondazione Mediterraneo e la RIDE – Rete Italiana per il Dialogo Euomediterrnaeo, hanno partecipato al Convegno Internazionale dedicato all’energia ed alle risorse rinnovabili nel Mediterraneo, consapevoli dell’importanza di queste tematiche nei processi di pace sociale e di dialogo tra le società.

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L’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo  (APM) – che riunisce 28 Paesi del Bacino – e la Fondazione Mediterraneo (FM) sostengono e partecipano all’edizione del 2015 di “Energymed”.
Il Segretario Generale dell’APM, Sergio Piazzi, ed il Presidente della FM, Michele Capasso, - a conclusione degli eventi del 10 aprile 2015 - hanno espresso il proprio convincimento comune nella consapevolezza che l’uso etico delle risorse energetiche e la loro rinnovabilità costituiscono uno degli elementi portanti dell’equilibrio sociale e, conseguentemente, della stabilità politica e della pace.

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Il "Totem della Pace con l'urna del Migrante Ignoto" - realizzato nel Porto di Napoli in occasione del 150° anniversario del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera - raccoglie i consensi non solo del pubblico e dei crocieristi, ma anche di architetti, urbanisti, premi Nobel, ed esponenti del mondo della cultura e della solidarietà sociale.

Napoletani e turisti stranieri che passano dinanzi al “Totem della Pace con l’urna del Migrante Ignoto” esprimono apprezzamento per questa iniziativa, dal forte valore simbolico, che ha già trovato nelle madri tunisine ed algerine di migranti scomparsi nel mare  plauso e riconoscimento.

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La conferenza è stata orientata ad offrire una piattaforma da cui può essere fondato un approccio integrato per stabilire le priorità circa le sfide che affronta la regione. Inoltre, ha fornito le opportunità di esplorare le future tendenze strategiche e di sviluppare un quadro completo degli eventi a tutti i livelli alla luce del rapido svolgimento degli sviluppi correnti.
La conferenza ha ospitato gli esperti sulle questioni locali, regionali e internazionali, inclusi i funzionari, gli accademici, gli esperti strategici, i rappresentanti dei media ed i diplomatici degli EAU e dell'estero. Si sono confrontati in vista dell'instaurazione dei risultati comuni.
La conferenza è stata una piattaforma ideale per la conduzione di discussioni approfondite nel corso dei suoi cinque dibattiti specialistici.

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