Federazione Anna Lindh Italia || Onlus

Si è svolta presso la sede della Fondazione Mediterraneo - in Napoli, Via Depretis n. 130 - la riunione congiunta del Consiglio direttivo della Fondazione Mediterraneo  e del Comitato esecutivo della Fondazione Anna Lindh Italia Onlus.
Presidente della riunione è il prof. Massimo Pica Ciamarra (presidente del Comitato Esecutivo della Federazione), segretario l’avv. Valerio Barone, Consigliere delegato.
Tra i punti all’Ordine del Giorno:

  • Il riesame del programma delle attività alla luce della pandemia del COVID 19.
  • Le nuove date del programma “Italia da scoprire”.
  • Le attività del programma “Kimiyya”.
  • Le attività del programma “La Città del dialogo”.
  • Le attività dei membri della Federazione Anna Lindh.
  • La risposta alla diffida inviata il 30.06.2020 dall’avv. Sciaudone.

Su quest’ultimo punto i membri partecipanti, all’unanimità, hanno delegato l’avv. Barone a rappresentarli a pieno titolo ed a rispondere alla diffida evidenziando:

  • L’irrisolta questione del capofila della Rete italiana, alla luce delle interrogazioni al Parlamento italiano (all. 4) ed al Parlamento europeo (all. 13) e dei ricorsi in corso presso le istituzioni italiane ed europee (all. 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12) deputate al rispetto della democrazia e dei trattati (la questione è stata oggetto di apposite Assemblee, come quella del 27.10.2017: al seguente link è possibile visionare la documentazione: https://www.fondazionemediterraneo.org/index.php/iniziative/federazione-anna-lindh-italia-onlus/4188-assemblea-della-federazione-anna-lindh-italia-onlus
  • L’inesistente vantaggio da parte della Federazione rispetto all’adesione di nuovi membri, essendo i 1037 attuali tutti membri fondatori che hanno aderito volontariamente e democraticamente (all. 7).
  • Le tante affermazioni non corrispondenti ai fatti svolti (un esempio, l’Appello al Presidente della Repubblica che sarebbe stato sottoscritto nel 2019, mentre è stato sottoscritto nel 2017 quando la Fondazione Mediterraneo era Capofila della Rete italiana a tutti gli effetti – (all. 1, 2, 3).
  • L’avvenuto cambiamento del logo e l’inesistenza di un uso “abusivo” di loghi ALF con quelli della “Federazione” e della “Fondazione Mediterraneo” (all. 14, 15, 16).
  • La necessità di evitare il continuo ricorso a diffide periodiche e quant’altro che non trovano alcun fondamento.
  • L’evidenza del numero di attività svolte dalla Federazione ALF dalla sua costituzione (oltre 1.300 iniziative da poter visionare sui portali web – falitalia.org ).