2020

Il presidente della Fondazione Mediterraneo è intervenuto all’inaugurazione delle celebrazioni di Ignazio Silone ed allo “Stendino letterario siloniano”.
Attraverso Via delle Botteghe, dove c’è la casa natale dello scrittore, da poco restaurata e prossima all’inaugurazione, ancora attraverso Via del Carmine dove si trova il Museo intitolato a Silone e poi giù verso la scalinata, il percorso è giugno alle Fonti Vecchie, località che accoglie la tomba di Silone.
Strada facendo è stato possibile leggere gli articoli che la stampa nazionale e mondiale pubblicò in occasione della sua morte e che furono raccolti da Antonio Gasbarrini – curatore – insieme ad Annibale Gentile nel volume “Silone tra l’Abruzzo e il Mondo”.
Ad arricchire la serata, una serie di altri eventi che hanno animato il paese per la gioia dei visitatori: Tamara Macera e Pietro Angelone, in Piazza dell’Orologio, sono stati impegnati in una serie di letture con accompagnamento musicale; il CAI Valle del Giovenco, alle 18:45 ha  condotto gli ospiti a compiere un’escursione siloniana;  non ci si è dimenticati dei bambini che sono stati coinvolti alle ore 21:00 nella rassegna “Mi leggi una storia” che, attraverso una serie di attività, ha sollecitato l’approccio alla letteratura e al teatro. Ancora poi le visite Museo e la stesura di un racconto collettivo attraverso “la valigia delle idee”. Sabato 22 agosto il programma si è presentato ancor più ricco e interessante dal punto di vista culturale e artistico; alle ore 10:00 un “live di pittura” ispirato alle splendide quanto dolorose storie intessute nei romanzi di Silone mentre alle ore 16:30 un altro live, questa volta a tema musicale siloniano, ha allietato il pomeriggio presso il Chiostro del Teatro S. Francesco; alle ore 18:00 il clou della manifestazione: presso la tomba dello scrittore, alcuni rappresentanti della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile e del P.T.A. di Pescina hanno letto – rigorosamente senza microfono, in quanto espressa volontà dello scrittore – alcune pagine dei romanzi di Silone. Alle ore 21:15 presso il Rifugio Silone, l’Associazione culturale Il Laboratorio ha presentato un monologo, con accompagnamento musicale, a cura di Lino Iiulianella che ha recitato  “A forza di essere vento”.
Conclude il presidente Capasso: “Commovente la struggente ballata di Fabrizio De Andrè: complimenti alla città di Pescina che, unitamente ai responsabili del Centro Studi, ha profuso impegno per onorare la ricorrenza della morte dell’illustre concittadino; non si abbassano le luci e  non cala il sipario sulla sua grandezza di scrittore che ha saputo, come pochi altri, puntare e vincere sulla  parola essenziale ed è riuscito a rendere universale il vissuto e l’umano locale”.