2015

Il neo eletto Consiglio Consuntivo de La Fondazione Anna Lindh per il Dialogo Euromediterraneo, composta dai 42 paesi dell'Unione per il Mediterraneo (UpM), si è riunito oggi al Ministero degli Affari Esteri italiano, inaugurato dal Sottosegretario Mario Giro alla presenza del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini e del Direttore Esecutivo della Fondazione Anna Lindh ambasciatore Hatem Atallah.
"La Pace e la stabilità del Mediterraneo sono prioritari per l’Italia che crede fortemente nella collaborazione tra le due Rive del Mediterraneo” ha dichiarato Giro nel corso del suo intervento di apertura, “L'Italia sostiene da tempo il lavoro della Fondazione per costruire una contro narrativa all’estremismo e alla radicalizzazione. Il lavoro della Fondazione Anna Lindh è fondamentale per cambiare la narrativa sulla nostra regione, portando nuovi stimoli al partenariato tra le due Rive del Mediterraneo e mettendo la società civile al centro di questa partnership”, ha continuato il Sottosegretario, sottolineando al contempo come la politica estera europea debba ora rafforzare la propria azione verso il vicinato meridionale.
Il Consiglio, presieduto da Elisabeth Guigou, parlamentare dell’Assembla Nazionale e Presidente della Commissione Esteri, è composto da eminenti personalità provenienti dall’Europa e dei paesi partner della sponda sud Mediterraneo, ed è responsabile della direzione strategica della Fondazione: l’Italia è rappresentata dal prof. Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo che ha contribuito in maniera sostanziale alla nascita e allo sviluppo della stessa Fondazione Anna Lindh sin dal 2002.
Al centro del dibattito odierno è stato il ruolo della Fondazione Anna Lindh, come istituzione e punto di riferimento per il dialogo interculturale della regione, di fronte alla sfida regionale dell’ estremismo e la crisi dei rifugiati.
La Presidente Elisabeth Guigou ha evidenziato come nel Mediterraneo vi sia una convergenza di valori e che gli estremisti che promuovono la visione alternativa di uno scontro di valori sono una minoranza. La Fondazione si pone l’obiettivo di incoraggiare la maggioranza silenziosa a fare sentire la propria voce.
Sono state raccolte le proposte formulate dal presidente Capasso e tra le prossime azioni si prevede di attuare un programma regionale di comunicazione volto agli immigrati ed a formare ‎giovani leader d'opinione ai quali fornire competenze, strumenti e piattaforme che consentano loro di rafforzare la loro voce, anche sulla scorta di programmi già svolti con successo in Egitto (Young Citizens for Dialogue), quale antidoto contro le tendenze estremistiche.