2013

Si è svolta a Parigi l’11 e il 12 settembre la Terza Conferenza dell’Unione per il Mediterraneo sul rafforzamento del ruolo della donna nelle società, che è stata aperta dai co-presidenti dell’UpM, l’Alto Rappresentate Catherine Ashton e il Ministro dello sviluppo sociale del Regno di Giordania, Reem Abu Hassan. Un saluto di benvenuto è stato indirizzato dalla padrona di casa, il Ministro dei diritti delle donne del governo francese, Najat Vallaud-Belkacem. Tutti hanno sottolineato la volontà di cogliere la Terza Ministeriale sulle donne come un’occasione per dare un nuovo slancio all’esercizio complessivo dell’UpM e passare dal “Mediterraneo dei principi” al “Mediterraneo dei progetti”. La Conferenza di Parigi, infatti, ha voluto rappresentare un momento di rilancio del processo di dialogo politico e l’aver scelto un tema così delicato, quale quello della condizione della donna nei paesi del Mediterraneo, è stato sicuramente un banco di prova. A questa Conferenza seguiranno altri appuntamenti a Bruxelles, in cui si riuniranno i Ministri UpM competenti per il Commercio (5 novembre), per i Trasporti (14 novembre) e per l’Energia (10 dicembre). I partecipanti alla Conferenza hanno tutti rimarcato l’importanza di lavorare congiuntamente affinché alle donne sia riconosciuta l’equità di trattamento e la tutela dei loro diritti. I Paesi della sponda nord del Mediterraneo, nell’accogliere favorevolmente la Dichiarazione finale, hanno concentrato i loro interventi sulla necessità di porre in essere sforzi più stringenti al fine di trasformare i principi in fatti concreti. Nei punti della Dichiarazione Finale vi sono elementi che la Fondazione Mediterraneo, con la vicepresidente prof. Caterina Arcidiacono, ha elaborato sin dalla nascita della Fondazione - 1994 – e riproposti nel Forum Civile Euromed di Bruxelles svoltosi il 3 settembre 2013 sullo stesso tema.