PREMIO ARCHITETTURA E CITTÀ

AGOPUNTURE PIÚ CHE PREMI

In architettura - nel cinema, nella letteratura, nelle scienze, nelle arti e via dicendo - un “premio” segnala la singolarità di un autore o di un’opera: riconoscimenti ambìti anche perché nelle Giurie chiamate ad attribuirli si confrontano tesi ed opinioni molto diverse fra loro.
I premi “Architettura e Città” e “Città del Dialogo” sono promossi da due distinte organizzazioni che li lanciano in ambiti geografici diversi: il primo è promosso dal “Cenacolo della Cultura e delle Scienze” nei territori dove è nata la civiltà della Magna Grecia, radice della cultura romana ed europea; il secondo è promosso dalla “Fondazione Mediterraneo” nei Paesi che si fronteggiano nel Mediterraneo.
Hanno però obiettivi analoghi: nascono per stimolare interventi d’integrazione - nelle molteplici accezioni del termine - e per favorire la formazione di luoghi di condensazione sociale. Non hanno quindi l’ambizione di segnalare edifici perfetti o esemplari, ma interventi che apportino doni al contesto; contributi a spazi di libertà, di socializzazione, di relazione, di integrazione. Interventi transdisciplinari che contribuiscano a introdurre inediti “luoghi di condensazione sociale” nei contesti urbani. Questi “premi” (con la collaborazione di Civilizzare l’Urbano - ETS) si caratterizzano per tre singolarità:

  • selezionano interventi generatori di positive trasformazioni, cioè che si propongano come agopunture
  • riguardano specifici ambiti territoriali e interventi concreti
  • soprattutto stimolano ad approfondire e far evolvere una specifica linea culturale

Sperimentano percorsi rischiosi, dagli esiti incerti, però carichi di aspettative e di potenzialità perché tesi ad articolare, e legare alle diverse memorie dei singoli luoghi, analoghe speranze di ambienti di vita e coerenti comportamenti umani. Per dirla con Antoine de Saint-Exupéry, questi “premi” hanno l’ambizione di far nascere il desiderio di un diverso futuro.
In un certo senso quindi sono anche un “manifesto”: indirettamente promuovono interventi che contribuiscano a “Civilizzare l’urbano” in quanto frammenti di “Progetti Umanistici Contemporanei” che riconducano il costruire al suo scopo primario. Evitano interpretazioni che riducano l’architettura alla ricerca di nuovi linguaggi. Spingono invece perché prevalga l’interesse per le relazioni topologiche, per l’armatura della forma, per il “costruire secondo principi”.

Nel pieno rispetto delle regole di distanziamento e protezione per il Covid 19, si è svolta presso la sede  del Museo della Pace - MAMT in Napoli la cerimonia di assegnazione dei “Premi Mediterraneo 2020” che ha inaugurato le attività celebrative per il trentennale  della Fondazione Mediterraneo.
Riconosciuto tra i Premi più importanti grazie anche alla qualità delle giurie rappresentanti 43 Paesi euro mediterranei, quest’edizione del Premio ha ospitato la cerimonia di assegnazione del Premio biennale “Architettura e città” promosso dal Cenacolo della cultura e delle scienze.
I premi sono stati assegnati a Carlo Cuomo Associati per la sistemazione dell’arenile di Santa Teresa a Salerno, con la quale ha realizzato una cerniera ancorata alla città e rivolta al mare e al profilo della Stazione marittima firmata da Zaha Hadid Architects: il successo dell’opera è attestato dalla grande frequentazione del luogo da parte della gente.
Le giurie avevano la facoltà di assegnare menzioni speciali a propria discrezione. Per “Architettura e città” sono stati premiati il lavoro siciliano di Emanuele Fidone il quale, tra Ortigia e Modica, opera sui margini, la luce, i vuoti e la materia, intessendo relazioni con l’assetto urbano circostante; il lavoro sul paesaggio in gran parte calabrese di Michelangelo Pugliese, il quale attraverso la natura cerca sempre una ricucitura delle slabbrature esistenti, ridisegnando la topografia del suolo e restituendo alla comunità spazi pubblici; il lavoro che da anni lo studio di Angelo Verderosa conduce per il recupero del borgo di Cairano nell’Alta Irpinia, offrendo una risposta concreta al tema della rigenerazione delle aree interne di cui si parla (forse troppo e soltanto) oggi in Italia.
Tra i presenti il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli prof. Edoardo Cosenza, i membri della giuria, i premiati, il prof. Massimo Pica Ciamarra - ideatore del Premio - e rappresentanti del mondo accademico, artistico e culturale del Mediterraneo.
L’artista Ciccio Merolla si è esibito in un concerto di “Musiche par la Pace”.

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La presentazione al pubblico del Bando è prevista mercoledì 11 dicembre 2019 - ore 10,30 - al Museo della Pace - MAMT - Napoli, Piazza Municipio.
Una breve nota esplicativa è nel n°1/2020 de “Le Carré Bleu” - A travers la Méditerranée - liberamente scaricabile da www.lecarrebleu.eu.
Nelle “news” dello stesso sito sono allegate alcune immagini d’indirizzo: riferimenti, spunti, elementi di riflessione.

Le candidature, distinte in due categorie:

  • interventi realizzati
  • interventi approvati ma non ancora realizzati

sono da documentare con non più di

  • 3 elaborati idonei a stampa (formato A1 orizzontale, max 10MB ciascuno) contenenti dati relativi all’entità e ai tempi dell’intervento, schemi grafici e immagini, relazione descrittiva max 1.000 parole Arial 12, nomi di progettista e committente
  • filmato max 3’

Le candidature - precedute da iscrizione entro il 30 marzo 2020 (cfr. facsimile allegato) - devono pervenire a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 30 maggio 2020.

La Giuria - composta da non meno di 3 e non più di 5 componenti in maggioranza non architetti - ultimerà il suo lavoro entro il 10 luglio 2020 per l’assegnazione dei Premi (uno per categoria) ed eventuali menzioni.
La Giuria ha facoltà di assegnare “menzioni speciali” a interventi autonomamente selezionati, cioè non fra le candidature pervenute.

  • Prof. Luca Guido, architetto, Cosenza
  • Prof. Giampaolo Nuvolati, sociologo, Milano
  • Prof. Roberto Purrello, chimico - presidente Scuola Superiore di Catania
  • Dr. Massimo Rossi, medico - responsabile UTIC Ospedale di Locri
  • Davide Vargas, architetto, Napoli

Il “Cenacolo della Cultura e delle Scienze” con il supporto di “Civilizzare l’Urbano ETS” promuove il Premio biennale “Architettura e Città” da attribuire ad interventi nelle regioni meridionali e insulari.
Il Premio assegna riconoscimenti, ma soprattutto nasce per stimolare processi di trasformazione degli ambienti di vita che favoriscano l’introduzione o il rafforzamento di “luoghi di condensazione sociale” nelle aree urbane: possono derivare da ampie rigenerazioni o anche da una semplice costruzione.
Il Premio non cerca quindi singoli edifici perfetti o esemplari, ma interventi che apportino un dono al contesto e che contribuiscano alla creazione di spazi di libertà, di socializzazione, di relazione.
Il Premio, consegnato al rappresentante del Committente e al gruppo di progettazione nella persona del suo capogruppo, consiste in una “targa” e in un’opera originale prodotta da Aldo Cesar Fagà, artista di origini siciliane i cui studi sono attraversati dallo spirito e dal pensiero di dove è nata la civiltà della Magna Grecia, radice della cultura europea.
La cerimonia di assegnazione avverrà nella Chiesa di S. Francesco a Gerace, alle 18,30 di sabato 18 luglio 2020.
La pubblicazione del Premio è prevista su siti internet e sulla stampa