Società Civile

La FONDAZIONE MEDITERRANEO ha riunito in sessione straordinaria i propri organi direttivi per lanciare un accorato appello alla comunità internazionale affinché si adoperino per fermare il massacro di civili inermi in Libia e per affermare i valori della dignità, dei diritti della persona e della democrazia.

Le forze armate della Libia stanno usando mitragliatrici e caccia da combattimento contro i manifestanti pro-democrazia: migliaia di loro sono stati ammazzati e molti seppelliti sotto la sabbia delle spiagge del Mediterraneo; senza un'azione internazionale immediata la repressione potrebbe tramutarsi in un bagno di sangue nazionale.

L'Unione europea e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si sono riuniti d'emergenza sulla Libia. Hanno condannato la violenza, ma se riusciremo a farli passare dalle parole ai fatti, affinché si accordino per istituire una zona di non sorvolo sulla Libia, il congelamento dei beni di Gheddafi e dei suoi generali, sanzioni mirate contro il regime e l'avvio di un procedimento presso i tribunali internazionali per tutti gli ufficiali militari coinvolti nella repressione, ciò potrebbe fermare i bombardamenti aerei e dividere la struttura di comando di Gheddafi.

Non abbiamo tempo da perdere: le persone in Libia sono massacrate dal loro stesso governo. Clicca per mandare un messaggio direttamente a tutti i delegati del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, ai Ministri degli esteri dell'UE e all'Alto Rappresentante dell'UE per fermare la violenza, e fai il passaparola con tutti. Sproniamo l'ONU e l'UE ad agire ora inondandoli di messaggi:
http://www.avaaz.org/it/libya_stop_the_crackdown_eu/?vl

Il colonnello Gheddafi ha comandato il paese da tiranno per 42 anni, senza parlamento né costituzione. E' il dittatore più longevo di tutta l'Africa e del Medio Oriente. Nessun giornalista straniero è potuto entrare in Libia, e il governo ha chiuso internet e la rete dei telefoni cellulari nel tentativo di nascondere la brutale violenza in corso. Ma i manifestanti, che chiedono il cambiamento del regime e i diritti fondamentali, dicono che migliaia di persone sono ancora per le strade nonostante migliaia di loro siano state massacrati. Il commissario ONU per i diritti umani Navi Pillay ha detto che gli attacchi da parte del governo "potrebbero essere considerati crimini contro l'umanità".

Sconvolti dalle atrocità, i diplomatici libici e alcuni alti comandanti dell'esercito hanno già disertato dal regime. Sia il Consiglio di Sicurezza dell'ONU che l'UE hanno chiesto la cessazione immediata della violenza, ma nessuno dei due finora ha agito. Se l'UE e l'ONU alzassero la pressione su Gheddafi e la sua corte - confiscando le loro ricchezze e minacciando di processarli - quelli che ora danno l'ordine di uccidere potrebbero ripensarci e fermare il bagno di sangue.

Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU si tiene ora in Brasile, un governo fortemente impegnato nei diritti umani nei confronti del quale Avaaz ha costruito una reputazione solida di impegno e attivismo. Non ci rimane molto tempo per convincere l'ONU e l'UE: inondiamo le loro e-mail di messaggi da tutto il mondo! Invia un messaggio e fai il passaparola con tutti i tuoi amici e la tua famiglia:
http://www.avaaz.org/it/libya_stop_the_crackdown_eu/?vl

Le persone in Libia vengono ammazzate perché chiedono libertà, salute, educazione e un salario decente: bisogni primari che tutti noi condividiamo. Oggi alziamo le nostre voci da ogni angolo del mondo come comunità globale per condannare questi massacri vergognosi e insieme agiamo per fermare il bagno di sangue e sostenere il giusto appello al cambiamento dei libici.

 

Di seguito riportiamo anche il messaggio pervenutoci da un amico libico, per far comprendere l’emergenza umanitaria e sociale in quel paese.

Scrive Anwar
"Cari amici,
grazie per il vostro pensiero. Siamo ancora qui a Bengazi. Abbiamo vissuto un incubo. Ora sento di aver bisogno di un aiuto psicologico, non dormo bene da giorni. Anche i miei bambini lo hanno vissuto......
Ormai la situazione è calma dopo che è caduta nelle mani del popolo e anche tutta la zona est fino al confine con l'Egitto. Le notizie che arrivano da Tripoli dicono che c'è un massacro. Gheddafi usa soldati africani pagati per bloccare la folla. I piloti libici sono scappati a Malta perchè si sono rifiutati di eseguire l'ordine di bombardare luoghi civili. La notizia più tremenda che è arrivata oggi da Tripoli dice che alcuni personaggi libici hanno incontrato Gheddafi e gli hanno chiesto di dimettersi, ma lui ha risposto: "Questo paese lo ho costruito io e sono io che lo distruggo". A Tripoli c'è ancora resistenza.
Grazie per il sostieno al popolo libico".

 

FONTI

Libia, commissario Onu: necessaria inchiesta crimini contro l'umanità
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Libia-commissario-Onu-necessaria-apertura-inchiesta-crimini-umanita_311719265270.html

"In Libia diecimila morti e cinquantamila feriti". A Tripoli si scavano le fosse comuni
http://www.corriere.it/esteri/11_febbraio_23/libia-cronaca_1938f84a-3f45-11e0-ad3f-823f69a8e285.shtml

UE, ONU e USA a Gheddafi: "Basta violenze":
http://www.ilgiornale.it/esteri/ue_e_onu_gheddafi_basta_violenze/politica-libia-gheddafi-proteste-ue-onu-violenza-genocidio/21-02-2011/articolo-id=507460-page=0-comments=1

Aggiornamenti in diretta sulla Libia su Repubblica e BBC:
http://www.repubblica.it/esteri/2011/02/23/dirette/libia_23_febbraio-12794693/?ref=HREA-1
http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-12307698