CASA UNIVERSALE DELLE CULTURE

La Maison de la Paix - Casa Universale delle Culture è un luogo altamente rappresentativo, in cui trasmettere la conoscenza delle diverse identità e culture del mondo, strutturando permanentemente iniziative in grado di produrre la pace necessaria per lo sviluppo condiviso.

La Maison de la Paix - Casa Universale delle Culture (MdP) è un progetto ideato da Michele Capasso, al quale hanno aderito i principali Paesi del mondo ed organismi internazionali. E' un’architettura in cui viene custodita la memoria delle molteplici iniziative di Pace che hanno caratterizzato la storia, spesso più delle guerre, ma – soprattutto – uno spazio in cui “costruire” la Pace.

Il complesso architettonico ha un valore simbolico importante: rappresenta, infatti, i Paesi del mondo impegnati nel processo di pace, unitamente ai Paesi vittime dei conflitti.

Proposto dalla Fondazione Mediterraneo con la Maison des Alliances – insieme ai principali organismi aderenti, quali l’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, la Lega degli Stati Arabi, la Fondazione Euromediterranea Anna Lindh ed altri, la MdP costituisce un punto di riferimento per tutti coloro che intendono abbracciare la pace.

Il suo simbolo è il "Totem della Pace" dello scultore Mario Molinari che la Fondazione Mediterraneo sta diffondendo in tutto il mondo, costituendo la rete delle "Città per la Pace".

La prima sede della MdP è stata inaugurata il 14 giugno 2010 (Nasce la Maison de la Paix - Casa Universale delle Culture) nello storico edificio del Grand Hotel de Londres a Napoli.

L'azione della Maison de la Paix - Casa Universale delle Culture è finalizzata a valorizzare le iniziative principali del "Forum Universale delle Culture" di: Barcellona (2004), Monterrey (2007), Valparaiso (2010) e Napoli (2013).

La Maison de la Paix svolge la maggior parte delle iniziative congiuntamente con la Maison de la Méditerranée.

Il “Totem della Pace” è un marchio regolarmente depositato secondo le normative vigenti. Pertanto ogni iniziativa posta in essere da soggetti terzi, volta ad utilizzare tale marchio o la dicitura “Totem della Pace”, in qualsivoglia contesto e per qualsiasi finalità, integra a tutti gli effetti la fattispecie della contraffazione di marchio.

Il “Totem della Pace”, opera dello scultore torinese Mario Molinari, è il simbolo degli “Stati Uniti del Mondo” e rappresenta la Pace: fu scelto nel 1997 da 3.000 rappresentanti di 181 Paesi e da allora gli “Stati Uniti del Mondo” con la “Fondazione Mediterraneo” stanno diffondendo questo simbolo universale costituendo la rete delle “Città per la Pace”.
Lo scultore Mario Molinari è stato un artista di chiara fama, sensibile alle tematiche di pace e dialogo tra le culture, com'è testimoniato dalle sue numerose opere e dalla sua vita.
Il progetto culturale del "Totem della Pace" è realizzato nel mondo da Michele Capasso: dedito, dal 1987, alla costruzione del dialogo quale strumento per la mediazione dei conflitti, coniuga la sua esperienza internazionale di programmazione e progettazione sociale e interculturale con quella professionale di architetto e ingegnere.
Molti i Paesi che hanno realizzato l’opera monumentale simbolo della pace e della coesistenza tra popoli diversi. Tra le principali si segnalano:

   

La vela che simboleggia il viaggio, il mare. Questo Nostro Mare che è stato culla della civiltà, teatro di scontri e battaglie tra le genti che lo abitavano ma anche e soprattutto di scambi di merci e di saperi. Un mare celebrato nel mito dove Ulisse si perse, continuando a vagare nella sua disperata ricerca della via del ritorno.La vela che si tinge di rosso, all’alba e al tramonto, alla partenza ed al ritorno nel ritmo, immutabile, dell’Universo.

(M. MOLINARI)

 

Il diffondersi del terrorismo su scala planetaria, la fase di stallo in cui si trova il processo di pace ed i rischi ecologici impongono sforzi concreti per rispondere a nuove sfide: politiche, culturali, economiche, sociali e ambientali.
Su questi temi la Fondazione Mediterraneo è impegnata sin dal 1994, ponendosi come punto di riferimento per il Partenariato euro-mediterraneo (Unione per il Mediterraneo) e per lo sviluppo delle relazioni tra l’Europa e il Mondo Arabo attraverso la realizzazione di azioni finalizzate a promuovere il dialogo tra le diverse culture.
Per rafforzare le relazioni e la cooperazione tra l’Europa e il Mondo Arabo - specialmente nel momento in cui la crisi globale e l’acuirsi delle tensioni in Medio Oriente rischiano di arrestare il processo di dialogo attivato dagli attori sociali e istituzionali - è indispensabile promuovere una riflessione organica sulle varie tematiche e valorizzare gli esempi di buona pratica al fine di  utilizzare al meglio le risorse disponibili.
Per questi motivi la Fondazione Mediterraneo, con la Lega degli Stati Arabi ed altri partner, ha deciso di costituire la Maison des Alliances,  con l’obiettivo primario di promuovere, nello scenario globale, la vicinanza tra i Popoli dell’Europa, del Mediterraneo e del Mondo Arabo mediante la diffusione della conoscenza e delle memorie storico-culturali che si intrecciano da secoli, al fine di rafforzare sentimenti di comunanza e solidarietà, nonché la presa di coscienza dei valori e degli interessi condivisi.

Guarda il sito della Maison: www.maisondesalliances.org

 

La Maison de la Méditerranée (MdM) è uno spazio in cui istituzioni ed organismi dei Paesi aderenti all'Unione per il Mediterraneo attuano azioni di scambio e partenariato per un futuro di pace e di sviluppo.

Costituisce lo spazio condiviso dove personalità e attori di differenti orientamenti si incontrano per confrontare esperienze e culture ed avvicinare le loro sensibilità al fine di esaminare i differenti interessi, discutere i contrasti, avviare un dialogo rivolto a lungo termine a raggiungere un'intesa di pace e giustizia per la sicurezza reciproca ed il progresso condiviso.

La Maison de la Méditerranée è una delle azioni prioritarie della Fondazione Mediterraneo il cui scopo è quello di promuovere e attivare i sistemi culturali, scientifici, economici ed istituzionali dei Paesi euromediterranei (specialmente dell'Italia, della Regione Campania e dell'intero Mezzogiorno d'Italia) in sintonia con le politiche poste in essere dall'Unione europea, dall'Unione per il Mediterraneo e da altre Istituzioni.

La sede centrale della Maison de la Méditerranée - sita in Napoli alla via Depretis, 130 nello storico edificio dell'ex Grand Hotel de Londres - è stata inaugurata il 22 giugno 2002.

La Maison de la Méditerranée svolge la maggior parte delle iniziative congiuntamente con la Maison de la Paix.

Guarda tutti gli eventi svolti con la Maison de la Paix

 

Nel 1998 la Fondazione Mediterraneo ha istituito il Premio Mediterraneo (con le sue molteplici categorie) che annualmente viene assegnato a personalità del mondo politico, culturale e artistico che hanno contribuito, con la loro azione, a ridurre le tensioni e ad avviare un processo di valorizzazione delle differenze culturali e dei valori condivisi nell'area del Grande Mediterraneo.

Oggi questo premio è considerato uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale.

 

Al Premio Mediterraneo è dedicato anche il "Concerto dell'Epifania" organizzato dal Centro francescano di cultura Oltre il Chiostro (http://www.oltreilchiostro.org) e dalla Fondazione Mediterraneo: questo evento viene trasmesso da Rai Uno e da Rai International in tutto il mondo la mattina del 6 gennaio.

 

Lo spirito di Don Bosco e dei Salesiani presenti in 132 paesi del mondo si rinnova nell’ ”Oratorio Salesiano virtuale” del Museo della Pace - Mamt: un’ esperienza unica ed affascinante attraverso 12 percorsi emozionali e la visita alla Cappella con la reliquia del “Santo dei Giovani” In un momento difficile della nostra storia il messaggio di Don Bosco per i giovani e con i giovani è più che mai attuale e costituisce l’antidoto contro ogni forma di radicalismo e fondamentalismo, aiutando i giovani a ridiventare “Produttori del futuro” e “Cacciatori del positivo”. L’Oratorio Salesiano virtuale ed i percorsi emozionali “Don Bosco, il Potere dell’Amore” sono realizzati dalla Fondazione Mediterraneo e dalla Direzione Generale Opere Don Bosco in collaborazione con l’Ispettoria Salesiana Meridionale ed i Salesiani di tutto il mondo.

 

 

Il MAMTMuseo Mediterraneo dell'Arte, della Musica e delle Tradizioni è uno spazio creato dalla Fondazione Mediterraneo al fine di “vivere”, in maniera interattiva, le emozioni positive del Nostro Mare attraverso le Arti, la Musica e le Tradizioni.

Il MAMT è una delle principali iniziative della Fondazione Mediterraneo: uno spazio attivo per far dialogare Arti, Musica e Tradizioni del Mediterraneo all’interno della società contemporanea. La consapevolezza del passato di antiche tradizioni è la base per la costruzione di un’umanità di razionalità e relazioni: la grandezza del Mediterraneo unisce infatti l’ingegno, la fatica e l’intelligenza insieme alla capacità di condividere spazi e culture. Oggi più che mai il senso del futuro è dato dalla consapevolezza della sofferenza, dei conflitti e allo stesso tempo dalla capacità di condividere le gioie e i legami.

L'Arte e la Musica sono da sempre lo strumento di comunicazione e condivisione dell’umanità che, in un particolare percorso “Mediterraneo”, ci permettono di attraversare la violenza dell’essere umano che ha trovato in Bosnia, Palestina, Siria ed altri luoghi  l’espressione della sua più grande efferatezza: di ciò sono testimonianza le Mostre Bosnia, per non dimenticare e Sofferenza e Speranza nel mondo allestite all’interno del Museo.

Allo stesso tempo simboli che invitano all’incontro e alla speranza compaiono nelle terre della desolazione e del silenzio: Il Presepe di Ferrigno, la mostra Un Mare, tre Fedi, la Pace e L’ultima Cena napoletana fanno parte del patrimonio  espositivo del Museo.

Intorno al Totem della Pace ed alle altre opere di Mario Molinari, scultore del colore, accompagnano il solitario percorso di libertà Il Mondo Onirico di John Crown e la voglia di partecipazione e riconoscimento delle donne del Mediterraneo nella Mostra Stracciando i veli, donne artiste del Mondo Islamico.
Il Fado, il Flamenco, il Tango, il Sirtaki, il Canto di Napoli, le Grandi Opere liriche, la Musica Araba ed i Classici di tutti i tempi catturano il visitatore con la perfezione acustica della “Music Hall” del Museo.
Particolare significato assume la sezione dedicata a Pino Daniele.
Il calore della natura mediterranea e la consapevolezza di doverne preservare la memoria, la ricchezza e la fertilità trovano nella "Sezione Architettura" – con le presenze di Alvaro Siza, Pica Ciamarra Associati, Vittorio Di Pace, Nicola Pagliara, Marco Introini ed altri - e nelle Voci dei Migranti un ulteriore e raffinato punto di forza.
Le opere di Pietro e Rino Volpe tracciano segni mediterranei in cui la cultura e la letteratura si mescolano con la creatività costituendo una collezione unica.
Un insieme di video al altissima definizione sui siti più significativi della Regione Campania accoglierà i crocieristi ed i visitatori in tutto l'edificio: unico nel suo genere l'info point al piano terra prospiciente sulla piazza Municipio.

Il MAMT è, inoltre, un articolato sistema di servizi nel cuore della città di Napoli: la biblioteca, l’emeroteca, la music hall, le sale convegni, i ristoranti, l’Euromedcafé, le residenze e il book‑shop accolgono il visitatore con simpatia e calore: del Mediterraneo!

Sin dal 1994 la Fondazione Mediterraneo ha svolto un'articolata attività editoriale e multimediale in più lingue al fine di promuovere, testimoniare e diffondere i valori condivisi delle diverse culture del Grande Mediterraneo.
Con la propria casa editrice Magma ed altre qualificate case editrici, nazionali ed internazionali, sono stati pubblicati centinaia di volumi suddivisi in differenti collane tematiche.

Consulta le pubblicazioni on-line e se sei interessato a ricevere i volumi puoi contattarci scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Appelli per il Mediterraneo.

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La Casa del MAGHREB ARABO realizza attività che valorizzano le diverse culture  ed i saperi da condividere alimentando tradizioni, usi e costumi per rafforzare la  comprensione tra i Popoli Europei e del Maghreb Arabo.
Uno spazio di dialogo nel cuore della città di Napoli, aperto a tutti gli attori della società civile dei Paesi del Maghreb Arabo, al fine di agevolare la cooperazione tra le Istituzioni accademiche e i Centri di Ricerca per l’aggiornamento delle conoscenze e la realizzazione di iniziative congiunte volte a contrastare il pregiudizio e a diffondere le innovazioni del pensiero e delle scienze.

La Casa del MAGHREB ARABO realizza ogni anno l’ARAB MAGHREB FORUM: un evento di portata mondiale  inerente la regione del “Maghreb Arabo” nel quale, con l’aiuto di istituzioni partners, saranno presentati e pubblicizzati, tra l’altro, i patrimoni culturali, ambientali e le doti dei Paesi del Maghreb Arabo: Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia.
Ogni anno vi sarà un Focus su un singolo Paese.

 

 

Nel 1996 la Fondazione Mediterraneo ha istituito il Premio Mediterraneo (con le sue molteplici categorie) che annualmente viene assegnato a personalità del mondo politico, culturale e artistico che hanno contribuito, con la loro azione, a ridurre le tensioni e ad avviare un processo di valorizzazione delle differenze culturali e dei valori condivisi nell'area del Grande Mediterraneo.

Oggi questo Premio è considerato uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale.

Al Premio Mediterraneo sono associati vari eventi, quali il "Concerto Euro-Mediterraneo per il Dialogo tra le Culture" e il "Concerto dell'Epifania" (organizzato dal Centro francescano di cultura "Oltre il Chiostro" e dalla "Fondazione Mediterraneo": questo evento viene trasmesso da Rai Uno e Rai International in tutto il mondo la mattina del 6 gennaio di ogni anno.

 

AGOPUNTURE PIÚ CHE PREMI

In architettura -nel cinema, nella letteratura, nelle scienze, nelle arti e via dicendo- un “premio” segnala la singolarità di un autore o di un’opera: riconoscimenti ambìti anche perché nelle Giurie chiamate ad attribuirli si confrontano tesi ed opinioni molto diverse fra loro.
I premi “Architettura e Città” e “Città del Dialogo” sono promossi da due distinte organizzazioni che li lanciano in ambiti geografici diversi: il primo è promosso dal “Cenacolo della Cultura e delle Scienze” nei territori dove è nata la civiltà della Magna Grecia, radice della cultura romana ed europea; il secondo è promosso dalla “Fondazione mediterraneo” nei Paesi che si fronteggiano nel Mediterraneo. Hanno però obiettivi analoghi: nascono per stimolare interventi d’integrazione -nelle molteplici accezioni del termine- e per favorire la formazione di luoghi di condensazione sociale. Non hanno quindi l’ambizione di segnalare edifici perfetti o esemplari, ma interventi che apportino doni al contesto; contributi a spazi di libertà, di socializzazione, di relazione, di integrazione. Interventi transdisciplinari che contribuiscano a introdurre inediti “luoghi di condensazione sociale” nei contesti urbani. Questi “premi” (con la collaborazione di Civilizzare l’Urbano - ETS) si caratterizzano per tre singolarità:

  • selezionano interventi generatori di positive trasformazioni, cioè che si propongano come agopunture
  • riguardano specifici ambiti territoriali e interventi concreti
  • soprattutto stimolano ad approfondire e far evolvere una specifica linea culturale

Sperimentano percorsi rischiosi, dagli esiti incerti, però carichi di aspettative e di potenzialità perché tesi ad articolare, e legare alle diverse memorie dei singoli luoghi, analoghe speranze di ambienti di vita e coerenti comportamenti umani. Per dirla con Antoine de Saint-Exupéry, questi “premi” hanno l’ambizione di far nascere il desiderio di un diverso futuro.
In un certo senso quindi sono anche un “manifesto”: indirettamente promuovono interventi che contribuiscano a “Civilizzare l’urbano” in quanto frammenti di “Progetti Umanistici Contemporanei” che riconducano il costruire al suo scopo primario. Evitano interpretazioni che riducano l’architettura alla ricerca di nuovi linguaggi. Spingono invece perché prevalga l’interesse per le relazioni topologiche, per l’armatura della forma, per il “costruire secondo principi”.

AGOPUNTURE PIÚ CHE PREMI

In architettura - nel cinema, nella letteratura, nelle scienze, nelle arti e via dicendo - un “premio” segnala la singolarità di un autore o di un’opera: riconoscimenti ambìti anche perché nelle Giurie chiamate ad attribuirli si confrontano tesi ed opinioni molto diverse fra loro.
I premi “Architettura e Città” e “Città del Dialogo” sono promossi da due distinte organizzazioni che li lanciano in ambiti geografici diversi: il primo è promosso dal “Cenacolo della Cultura e delle Scienze” nei territori dove è nata la civiltà della Magna Grecia, radice della cultura romana ed europea; il secondo è promosso dalla “Fondazione Mediterraneo” nei Paesi che si fronteggiano nel Mediterraneo.
Hanno però obiettivi analoghi: nascono per stimolare interventi d’integrazione - nelle molteplici accezioni del termine - e per favorire la formazione di luoghi di condensazione sociale. Non hanno quindi l’ambizione di segnalare edifici perfetti o esemplari, ma interventi che apportino doni al contesto; contributi a spazi di libertà, di socializzazione, di relazione, di integrazione. Interventi transdisciplinari che contribuiscano a introdurre inediti “luoghi di condensazione sociale” nei contesti urbani. Questi “premi” (con la collaborazione di Civilizzare l’Urbano - ETS) si caratterizzano per tre singolarità:

  • selezionano interventi generatori di positive trasformazioni, cioè che si propongano come agopunture
  • riguardano specifici ambiti territoriali e interventi concreti
  • soprattutto stimolano ad approfondire e far evolvere una specifica linea culturale

Sperimentano percorsi rischiosi, dagli esiti incerti, però carichi di aspettative e di potenzialità perché tesi ad articolare, e legare alle diverse memorie dei singoli luoghi, analoghe speranze di ambienti di vita e coerenti comportamenti umani. Per dirla con Antoine de Saint-Exupéry, questi “premi” hanno l’ambizione di far nascere il desiderio di un diverso futuro.
In un certo senso quindi sono anche un “manifesto”: indirettamente promuovono interventi che contribuiscano a “Civilizzare l’urbano” in quanto frammenti di “Progetti Umanistici Contemporanei” che riconducano il costruire al suo scopo primario. Evitano interpretazioni che riducano l’architettura alla ricerca di nuovi linguaggi. Spingono invece perché prevalga l’interesse per le relazioni topologiche, per l’armatura della forma, per il “costruire secondo principi”.

Le Donne Attrici del Dialogo

L'Azione comune « KĪMIYYA. Le Donne Attrici del Dialogo » è ideata e realizzata dalla Fondazione Mediterraneo, in collaborazione con 12 Reti nazionali della « Fondazione Anna Lindh »: Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Spagna Francia, Italia, Malta, Mauritania, Repubblica Ceca, Lituania, Slovenia, Tunisia.
L’Azione vuole raccogliere e approfondire il lavoro svolto fino ad oggi, formulando raccomandazioni e linee operative concrete.
La donna è la principale “promotrice” dei collegamenti tra le società civili: sostenendo la sua formazione, l'istruzione e l'accesso ai nuovi strumenti ed alle nuove tecnologie digitali, sarà possibile facilitare l'attuazione del dialogo interculturale nella regione euro mediterranea e ridurre le migrazioni e le cause dei conflitti.
Il nome KĪMIYYA è stato scelto perché nelle antiche lingue del Mediterraneo (amarico, arabo, greco e altre lingue) significa "abbracciare", "fondere", "riunire insieme", "condividere”, “amalgamare”.

 

Per il dialogo interculturale tra le due rive del Mediterraneo

I clichés, i pregiudizi, l’affermarsi del radicalismo islamico, le ripetute azioni terroristiche, la minaccia di conflitti armati…. Tutto questo sembra rimettere in discussione l’idea stessa di un riavvicinamento tra i popoli del Mediterraneo. Se il dialogo è difficile è perché le rappresentazioni reciproche, gli immaginari collettivi, sembrano irrigidirsi: questo perché manca l’apertura e lo spazio necessario alla scoperta dell’altro e allo scambio.

Euromedcafe, portale nato su iniziativa della Fondazione Mediterraneo, vuole essere uno “spazio di incontro” dell’area Euro-Mediterranea, nella convinzione che il dialogo interculturale sia non solo necessario in quanto garante di pace, ma anche una fondamentale risorsa di arricchimento collettivo.

Solo attraverso il dialogo, l’avvicinamento dei popoli, il confronto e la comprensione reciproca è possibile combattere i pregiudizi e la chiusura verso la diversità; solo abbattendo le barriere dell’ignoranza è possibile aprirsi alla curiosità per l’altro, al bisogno di conoscenza e al mutuo arricchimento attraverso lo scambio. 

PER SAPERNE DI PIÙ

La Chaire Averroès è nata dall’iniziativa congiunta della Fondazione Mediterraneo e dell’Università Cadi Ayyad di Marrakech, desiderose di fondare, con la partecipazione di altre istituzioni del Mediterraneo, una Chaire che potesse coordinare gli studi riguardanti la regione euromediterranea nelle diverse discipline.

Si tratta, nello spirito dei fondatori, di contribuire ad una più ampia circolazione di idee e di conoscenze nel Mediterraneo con lo scambio interculturale, culturale e scientifico e di rafforzare i legami tra le due rive, in modo che la conoscenza reciproca diventi una delle chiavi per il rafforzamento della pace tra i popoli di questa regione.

Si è scelto di darle il nome di AVERROES, per coinvolgere nel dialogo tra le culture i Popoli del bacino mediterraneo.

La Chaire Averroès si pone come obiettivi:

  1. Lo scambio di conoscenze ed esperienze. Ogni mese verrà data la parola ad una personalità proveniente da uno dei diversi Paesi mediterranei, così da creare una struttura permanente di scambio di conoscenze ed esperienze.
  2. Ricerca e dottorato: per gli studenti iscritti ai dottorati saranno organizzati seminari per approfondire aspetti delle loro ricerche che riguardano l’area mediterranea.
  3. La diffusione di una pubblicazione annuale comprendente i testi delle conferenze svolte ogni anno e un riassunto delle discussioni da esse scaturite.

Una convenzione firmata da Koïchiro MATSUURA, Direttore Generale dell’UNESCO e da Mohamed KNIDIRI, allora Rettore dell’Università Cadi Ayyad e Direttore della Sede di Marrakech della Fondazione Laboratorio Mediterraneo con l'Accademia del Mediterraneo, ha istituito nel settembre 1999, la "Chaire Averroès", CHAIRE UNESCO di Studi Mediterranei.

La Fondazione Mediterraneo ha partecipato attivamente a numerose iniziative per il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.

Ha inoltre portato avanti il progetto del Totem della Pace Tricolore dello scultore torinese Mario Molinari che verrà realizzato a Torino il prossimo 4 maggio 2011, tra il Corso Regina Margherita e il Corso Lecce, proprio quale simbolo della Pace e dell’Unità.

Il Forum di Fès, organizzato quest’anno dal Centro Marocchino Interdisciplinare di Studi Strategici ed Internazionali (CMIESI), dalla Fondazione Mediterraneo (FM) e dall’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (APM), in collaborazione con vari partners tra cui la Lega degli Stati Arabi, è  un’occasione per giovani, studiosi, universitari, politici, diplomatici, alti funzionari internazionali, giornalisti ed attori della società civile provenienti dai 4 angoli del mondo, di riunirsi e dibattere insieme, di scambiarsi punti di vista, di analizzare e riflettere sulle tematiche principali della nostra società contemporanea.

Fès – 9/12 dicembre 2011


Per saperne di più

Video Forum di Fès 2011


OMCOM – OSSERVATORIO MEDITERRANEO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE MAFIE

La Fondazione Mediterraneo e la Fondazione Antonino Caponnetto hanno costituito l’OMCOM – OSSERVATORIO MEDITERRANEO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE MAFIE – che si pone come obiettivi il monitoraggio e l’analisi di quanto succede nei paesi dell’area mediterranea affrontando con una visione geopolitica le problematiche criminali organizzate e mafiose. Compito dell’Omcom è anche quello di formare gli addetti ai lavori per metterli in grado di leggere le infiltrazioni presenti sul territorio e di informare le opinioni pubbliche del mediterraneo sui pericoli che tali infiltrazioni comportano.

Il nostro blog

La FONDAZIONE MEDITERRANEO, sin dalla sua nascita nel 1990 subito dopo la caduta del Muro di Berlino, ha assunto fra i suoi obiettivi principali la costituzione degli “STATI UNITI DEL MONDO”: da un’intuizione di Gustavo Rol.
Le attività svolte negli ultimi tre decenni dalla Fondazione - in particolare nell’area del “Grande Mediterraneo” - testimoniano un’azione costante e concreta che proprio in questo difficile momento di guerra e pandemia risulta essere come àncora  di salvezza al fine di rafforzare lo spirito di pace e collaborazione tra i Popoli.
Le adesioni di  uomini e donne, organismi e istituzioni di vari Paesi contribuiscono a sostenere l’iniziativa istituzionale percorrendo con azioni concrete obiettivi e mezzi efficaci per la difesa del pianeta, il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana, la coesistenza di filosofie, fedi e religioni, l’equa ripartizione di beni e risorse, l’unione di scienza e politica per la salvezza dell’umanità e contro ogni guerra.

 

La “Biblioteca della Pace” è una delle azioni prioritarie della Fondazione Mediterraneo definita nello Statuto sin dalla sua costituzione.
L’obiettivo è promuovere il dialogo ed il rispetto reciproco nella regione euromediterranea e nel mondo attraverso la promozione della lettura di testi in varie lingue e, in particolare, nella lingua araba.
La Fondazione Mediterraneo ha sottoscritto nel 2003 un accordo permanente con la BIbliotecha Alexandrina e con la Biblioteca di Algeri e protocolli di collaborazione con varie istituzioni internazionali, come ad esempio la “Al- Babtain Foundation” per la promozione e diffusione della poesia araba.
La sede della “Biblioteca della Pace” - titolata a San Giovanni Paolo II° - si trova ai piani terra, ammezzato, quarto e quinto dell’edificio dell’ex Grand Hotel de Londres, dove ha sede la Fondazione Mediterraneo con il Museo della Pace - MAMT.
Dotata di circa 20.000 volumi in varie lingue, la “Biblioteca della Pace” (BIPA) dedica una sezione all’infanzia con libri per bambini: dal mito di Giufà e delle Mille e una notte alle fiabe che in vari paesi trovano unanime consenso e diffusione.
La “Biblioteca della Pace” è aperta gratuitamente a tutti nei seguenti giorni:

  • Lunedì: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.
  • Mercoledì: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18
  • Venerdì: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18

Biblioteca della Pace
Codice ISIL: IT-NA0837
https://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-NA0837

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

L’idea del progetto “ITALIA DA SCOPRIRE” fu proposta la prima volta dalla Fondazione Mediterraneo (FM) in occasione del Forum Civile Euromed (FCE) di Napoli (1997): in quell’occasione i 3.000 rappresentanti di 36 Paesi incaricarono la Fondazione  ad attuare tale azione.

Il progetto "LA CAMPANIA DELLE EMOZIONI" è realizzato dalla Fondazione Mediterraneo per il “MUSEO DELLA PACE - MAMT”.
L’obiettivo è promuovere a livello globale le straordinarie bellezze della Regione Campania -ambientali, artistiche, archeologiche, architettoniche, monumentali, sociali, umane, ecc. - attraverso video “emozionali”, patrimonio dell’umanità, che abbiano il valore di “eccezionalità”: sia per l’alta qualità dei video - realizzati in alta definizione 4K - sia per la particolare tecnica delle riprese, le musiche ed altri particolari “unici” destinati a durare nel tempo ed a costituire un insostituibile strumento didattico, divulgativo e promozionale della Regione.
In questo modo si costituisce nel tempo una “collezione” di video in più lingue destinata a testimoniare il patrimonio della Campania su apposite piattaforme video, portali, siti web e pagine social.

LA CAMPANIA DELLE EMOZIONI

THE CAMPANIA OF EMOTIONS

LA CAMPANIE DES EMOTIONS

Sin dal 1994 la Fondazione Mediterraneo si è posta come principale attivatrice della Società Civile Euromediterranea partecipando attivamente alle Conferenze Euromediterranee e i Forum Civili Euromed.

In particolare la Fondazione Mediterraneo ha organizzando i Forum Civili Euromed di Barcellona (1995) e Napoli (1997 e 2003) ed ha contribuito alla costituzione della Piattaforma NGO Euromed.

 

Sin dal 1994 la Fondazione Mediterraneo finalizza le proprie attività per i giovani: seminari, workshops, gemellaggi, pubblicazioni, concerti, mostre ed altre attività hanno lo scopo di strutturare una vera cooperazione tra i giovani di tutto il mondo.
In particolare, il Museo della PaceMAMT ha lo scopo di restituire ai giovani la fiducia raccontando con un sistema multimediale senza precedenti il “positivo” che ci circonda.
La Fondazione ha svolto nell’ultimo trentennio oltre 3.000 iniziative in favore dei giovani.
Di seguito, solo come esempio, si riportano le principali.
L’insieme delle attività svolte è riportato nell’ ELENCO GENERALE PER ANNO

 

Sin dal 1994 la Fondazione Mediterraneo ha individuato nelle donne gli attori principali per sostenere il dialogo e la pace: seminari, workshops, appelli, pubblicazioni, mostre ed altre attività hanno lo scopo di promuovere l’uguaglianza di genere e la parità dei diritti.
In particolare, il programma “KIMIYYA” ha lo scopo di diffondere una cultura di rispetto e difesa dei diritti delle donne considerato il loro ruolo fondamentale di “attrici del dialogo”.
La Fondazione ha svolto nell’ultimo trentennio oltre 500 iniziative in favore delle donne.
Di seguito, solo come esempio, si riportano le principali.
L’insieme delle attività svolte è riportato nell’ ELENCO GENERALE PER ANNO.
Per l’insieme delle iniziative di “KIMIYYA” cliccare link soprariportato.

 

La Fondazione Mediterraneo svolge attività di alta formazione al fine di promuovere l'integrazione dei giovani dell'area euromediterranea nel processo formativo e di inserimento nel mondo del lavoro.

Numerose le collaborazioni con enti ed istituzioni euromediterranei in diversi ambiti formativi, tutte mirate allo sviluppo di una cultura critica che sappia leggere le storiografie del presente e del passato, in una prospettiva effettivamente libera e multiculturale, capace di superare stereotipi, pregiudizi e interessi precostituiti.

Sin dagli esordi la Fondazione Mediterraneo ha prestato molta attenzione all'ambito dell'audiovisivo ed in particolare alla sponsorizzazione di giovani registi euro-mediterranei. Collabora dal 1996 con Alpe Adria Cinema nella realizzazione del Triestefilmfestival, rassegna cinematografica dell’Europa centro-orientale, attribuendo ogni anno il Premio Internazionale Laboratorio Mediterraneo ed il Premio Mediterraneo Cinema al miglior cortometraggio in concorso. E dal 2001 con il Napolifilmfestival nella realizzazione di questa rassegna di cinema indipendente.

Inoltre la Fondazione è stata protagonista di due importanti progetti di Cinema co-finanziati dall'Unione Europea:

CINEMAMED lanciato e coordinato dalla Fondazione nell’anno 2000 - nell’ambito del programma “Euromed Audiovisuel” (MEDA) - ha visto la realizzazione di un Festival Itinerante del Cinema arabo-mediterraneo e di Corsi di Alta Formazione riguardanti le professioni legate al cinema (programma “Aristote”). I risultati di Cinemamed sono stati: 10 festival realizzati in 10 città euromediterranee, 69 film mostrati al pubblico, 60.000 spettatori, 12.000 studenti coinvolti, 12 dibattiti tra registi e il pubblico, 380 articoli di giornali pubblicati, 54 servizi televisivi realizzati, 25 partner e 18 Paesi implicati nel progetto, 6 seminari “Aristote” realizzati con 22 sceneggiatori formati, 18 sceneggiature sviluppate, 2 retrospettive di Salah Abu Seif realizzate a Napoli e a Bologna, 4.000 copie pubblicate e diffuse del catalogo “Il cinema dei Paesi Arabo-Mediterranei”, 6.000 copie pubblicate e diffuse del volume “Il cinema di Salah Abu Seif”, 6.000 copie pubblicate e diffuse del volume “Le cineteche dei Paesi Arabo-Mediterranei” e, infine, l’attribuzione del “Premio Mediterraneo” a Naguib Mahfouz.

EUROMEDCAFE creato dalla Fondazione Mediterraneo ha rinnovato e dato nuovo dinamismo al dialogo e allo scambio culturale tra i popoli europei e mediterranei. La Fondazione ha favorito la mutua comprensione grazie all’immagine, alla musica, al « cinema di prossimità », come può esserlo il cinema via Web. Due gli obiettivi realizzati:
1. Il concorso per cortometraggi per il Web "Altri Sguardi" ed il concorso per musiche "Altri Suoni" sulla tematica del dialogo interculturale e della comprensione reciproca. EuromedCafé è innanzitutto un forum d’immagini e suoni: grazie a questi due concorsi, tutti gli anni la Fondazione Mediterraneo seleziona cortometraggi e musiche sulla tematica del dialogo interculturale. I cortometraggi e le canzoni sono fruibili sul portale www.euromedcafe.org.
2. Un forum di discussione e di scambio, un largo spazio di incontri e dibattiti, una piazza pubblica Euro-Mediterranea. EuromedCafé dà voce alla società civile, agli internauti, agli autori, affinché presentino la loro verità, il loro punto di vista e possano fare evolvere il dialogo.

Sin dagli inizi la Fondazione Mediterraneo ha sempre prestato molta attenzione alla promozione del dialogo culturale tra i paesi euromediterranei, in particolare, a tutte quelle forme artistiche che si fanno strumento di dialogo: musica, cinema, pittura, scultura, fotografia, letteratura e poesia.

In particolare, negli anni, si è resa promotrice di una delle più importanti mostre pittoriche proveniente dal mondo islamico dal titolo
"Breaking the Veils: Women Artists from the Islamic World".

La Fondazioone Mediterraneo ha collaborato con la Jordan National Gallery of Fine Arts nell'organizzazione e promozione della mostra a Milano, Roma, Padova, NapoliBarcellona, Ourense, KeszthelyLatina.

Sin dagli inizi la Fondazione Mediterraneo ha sempre prestato molta attenzione alla promozione del dialogo culturale tra i paesi euromediterranei, in particolare, a tutte quelle forme artistiche che si fanno strumento di dialogo: la musica è una di queste.
Diverse identità e diverse culture si incontrano e si uniscono grazie alla musica.

Dal 1996 collabora con il centro francescano Oltre il Chiostro nell'organizzazione del Concerto dell'Epifania che viene trasmesso ogni anno il 6 gennaio su Rai Uno e Rai International.

Dal 2004 la Fondazione Mediterraneo sta promuovendo in tutto il mondo il Concerto Euromediterraneo per il Dialogo tra le Culture, ottenendo un grande successo di pubblico. Nei Concerti al Cairo, Otranto, Napoli, Roma, Cosenza, Cairo (Piramidi), Lussemburgo, Barcellona, Algeri, Gaeta e Napoli (Teatro di San Carlo) si sono esibiti numerosi artisti provenienti da vari Paesi euromediterranei.

Ad entrambi i Concerti è abbinato il Premio Mediterraneo.

Sin dal 1994 la Fondazione Mediterraneo è impegnata nella promozione di seminari, convegni, pubblicazioni ed altre attività per la diffusione dei nuovi studi relativi all'innovazione scientifica e tecnologica.

Ha recentemente lanciato l'Appello per la Cultura e la Ricerca ed ha inoltre istituito il Premio Mediterraneo per le Scienze e la Ricerca che viene assegnato ogni anno a personalità che si sono distinte per aver contribuito allo sviluppo di nuove tecnologie che consentano all'uomo un progresso utile e sostenibile.

L'Unione per il Mediterraneo (in francese Union pour la Méditerranée, in arabo الاتحاد من أجل المتوسط) è un organismo internazionale ispirato al modello dell'Unione Europea, che intende avvicinare i rapporti fra le nazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo, pur non costituendone una prerogativa. È stata presentata a Parigi il 13 luglio 2008 dal presidente Nicolas Sarkozy, in carica anche come Presidente del Consiglio Europeo. L'Unione è una conseguenza naturale del Processo di Barcellona, che dal 1995 ha intenzione di avvicinare l'Unione Europea alle nazioni mediorientali e africane.

Storia

I primi obiettivi di cooperazione euro-mediterranea vengono specificati il 27 ed il 28 novembre del 1995, quando i quindici paesi membri dell'Unione Europea ed altre nazioni mediterranee prendono parte al Processo di Barcellona, con la volontà comune di realizzare un mercato di libero scambio. Tuttavia l'assassinio del premier israeliano Yitzhak Rabin poche settimane prima aveva cominciato a destabilizzare la situazione mediorientale, sfumando così la possibilità di un'unione mediterranea. Gli attentati dell'11 settembre 2001 e l'inizio della seconda intifada allontanano sempre più gli obiettivi di Barcellona. L'idea viene rilanciata dal presidente francese durante la sua campagna elettorale: è proprio la Francia a riprendere in mano l'accordo, vista la crescente diminuzione di esportazioni nell'Africa settentrionale. Dopo la sua elezione, a Roma il 20 dicembre del 2007 José Zapatero, Nicolas Sarkozy e Romano Prodi - rispettivamente primi ministri spagnolo, francese ed italiano - firmano un accordo che rimette in moto il processo di avvicinamento euro-mediterraneo. Il 13 marzo 2008 il Consiglio Europeo approva ufficialmente il progetto, e cominciano ad essere intrapresi i lavori preliminari; dal luglio dello stesso anno la presidenza di turno dell'Unione Europea spetta al presidente francese, che si adopera per un vertice a Parigi il 13 ed il 14 luglio, istituendo così la nascita dell'Unione per il Mediterraneo. Il vertice ha visto la partecipazione dei primi ministri e dei presidenti delle quarantatre nazioni aderenti, ad eccezione del presidente libico Gheddafi che ha espresso notevoli critiche al progetto, ed ha preferito indicare la Libia come membro osservatore.


Partecipanti

Al momento l'Unione per il Mediterraneo è costituita da un summit biennale che prevede la riunione dei primi ministri delle nazioni aderenti; annualmente invece terranno consiglio i ministri degli esteri delle stesse nazioni. La presidenza sarà affidata a turno a due nazioni, e le riunioni dei primi ministri si terranno in date alternate all'Unione Europea ed in una delle nazioni aderenti. La scelta della sede unitaria è stata prorogata a novembre, ed entro la fine dell'anno saranno operative tutte le strutture logistiche. Inoltre è stato istituito un segretariato generale, con l'incarico di gestire i fondi comuni e di controllare i progetti.

Le nazioni che hanno firmato il documento istitutivo sono quarantatrè: i paesi membri dell'Unione Europea e le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, ad eccezione della Libia che ha preferito costituirsi come osservatore. Fra i partecipanti che in realtà non si affacciano sul mare Mediterraneo, oltre a molte nazioni dell'Unione Europea, è da menzionare la Mauritania. La Macedonia, già candidata formale all'UE e aderente alla carta del processo di Barcellona, potrebbe accedervi successivamente.

Albania 
Algeria 
Bosnia-Erzegovina 
Croazia 
Egitto 
Giordania 
Israele 
Libia (osservatore) 
Libano 
Marocco 
Mauritania 
Monaco 
Palestina
Siria 
Tunisia 
Turchia
Unione Europea (27 Nazioni)


Obiettivi

Riprendendo gli scopi istitutivi del Processo di Barcellona, l'obiettivo dichiarato è la promozione della cooperazione tra le due sponde del mare interno; le sue priorità sarebbero la risoluzione delle problematiche relative all'immigrazione dai paesi meridionali verso quelli settentrionali, la lotta al terrorismo, il conflitto israelo-palestinese, la tutela del patrimonio ecologico mediterraneo.

In particolare è stata data priorità a sei iniziative concrete: il disinquinamento del Mediterraneo, la costruzione di autostrade marittime e terrestri per migliorare le fluidità del commercio fra le due sponde, il rafforzamento della protezione civile, la creazione di un piano solare comune, lo sviluppo di un'università euromediterranea (già inaugurata a Portorose, in Slovenia), e un'iniziativa di sostegno alle piccole e medie imprese.


Presidenza

La presidenza è affidata ai primi ministri di due nazioni membri. Per i primi due anni è stata garantita alle nazioni meridionali la possibilità di elezione di un presidente; l'opzione cessa nel 2010, in maniera non rinnovabile.

Per il 2008 la presidenza è stata affidata al Presidente francese Nicolas Sarkozy ed al Presidente egiziano Hosni Mubarak.


Bandiera


La bandiera dell'Unione è costituita da due strisce orizzontali: quella superiore è di colore bianco, simbolo del cielo, mentre quella inferiore di colore blu rappresenta il mare.

 

AVVISO PER ATTIVITÀ DI SUPPORTO AL RUP
(Scaduto 15/11/2014)

 

BANDO DI GARA PER I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE E RIFUNZIONALIZZAZIONE DELLA SEDE DEL MUSEO MAMT
(Fondi POR Campania FESR 2007-2013 - Obiettivo Operativo 1.9. Beni e Siti Culturali)
(Scade il 30/01/2015)

ESITO DI GARA
(Fondi POR Campania FESR 2007-2013 - Obiettivo Operativo 1.9. Beni e Siti Culturali)

La Fondazione Mediterraneo - rete per il dialogo tra le società e le culture - Ente Morale vigilato dallo Stato Italiano e partecipato da Enti Pubblici e Locali tramite le proprie sezioni: ALMAMED, ACCADEMIA DEL MEDITERRANEO, EUROMEDCITY e ISOLAMED - è un’Organizzazione Internazionale non lucrativa d’utilità sociale (Onlus) ideata nel 1989 da Michele Capasso e costituita nel 1994 a Napoli per promuovere il dialogo e la pace nel Mediterraneo e nel mondo. Fanno parte della Fondazione studiose e studiosi dell’area euromediterranea, politici di organismi internazionali e diplomatici attualmente o in precedenza impegnati in azioni per il dialogo e la pace.

La Fondazione si articola in Consiglio Scientifico e Comitato internazionale.

La Fondazione Mediterraneo è riconosciuta con personalità giuridica (Statuto):

  • dalla Regione Campania con decreto n. 11315 del 25.3.1997;
  • dal Ministero italiano per i Beni e le Attività Culturali con decreto del 20.4.1999 (pubblicato sulla G.U. n.113 del 17.5.1999).
  • Con delibere n. 2228 del 18.5.99 e n. 2079 del 17.11.2004 della Regione Campania è stata decretata « Istituzione di Alta Cultura ». Stati, Regioni, Province, Città, Collettività locali, Istituzioni, Università ed organismi di 38 Paesi euromediterranei – ufficialmente rappresentativi di oltre 400.000.000 di cittadini - hanno riconosciuto con atti deliberativi la Fondazione.
  • dalla Prefettura di Napoli con decreto prefettizio n.47554 del 17.03.2015 con il quale sono state approvate le modifiche dello statuto.

La Fondazione Mediterraneo dopo un’intensa iniziale attività in favore delle popolazioni della ex Jugoslavia - colpite dal più grande conflitto nel cuore dell’Europa, dopo la seconda Guerra Mondiale - ha agito quale polo di riferimento per stimolare forme di partenariato in un mondo multiculturale sempre più globalizzato e, specialmente, tra Mediterraneo, Europa e Mondo arabo-islamico. Essa ha costituito, con i suoi partner e con le sue Sedi - ubicate in diversi Paesi - una Rete per il dialogo tra le società e le culture che riconosce nella Società Civile dei Paesi membri - in primo luogo le Comunità locali, le Università, le Organizzazioni imprenditoriali, gli Ordini professionali, i Sindacati, le Ong, le reti di associazioni, i media, ecc. - lo strumento per progredire nei diritti fondamentali, nella sicurezza politica, nella cultura, nell’economia, nella scienza, nello sviluppo sostenibile, nella comunicazione e nell’informazione.

La Fondazione si è adoperata per la realizzazione del Grande Mediterraneo: entita’ storica e strategica basata sull’interdipendenza tra i Paesi Europei, del Medio Oriente, del Golfo e del Mar Nero; a tal fine promuove la comprensione internazionale mediante la diffusione della conoscenza delle realtà identitarie, sociali e culturali che compongono il Grande Mediterraneo. Essa incoraggia una loro più stretta interazione, con l’obiettivo di rafforzare i valori e gli interessi condivisi nel rispetto dei diritti fondamentali della persona umana e di eguaglianza tra i generi. La FM mira altresi’ a sviluppare la cooperazione intellettuale e la formazione di risorse umane in ambiti multidisciplinari.

La Fondazione ha agito nell’ultimo ventennio come un’organizzazione priva di sterili burocratismi ed in cui ogni risorsa è stata investita direttamente sul campo: gli accordi di partenariato sottoscritti e di partner della Società Civile e delle Istituzioni attivati nei diversi progetti - unitamente alle azioni realizzate (oltre 3000 eventi in 41 Paesi) - sono indicatori dell’alto impatto raggiunto e dei risultati concreti conseguiti.

La Fondazione ha costituito:

- La Maison de la Méditerranée

- La Maison des Alliances

- La Maison de la Paix

- Il Museo Mamt, Museo Mediterraneo dell'Arte, della Musica e delle Tradizioni

- Sedi e Bureaux nei Paesi euromediterranei

La Fondazione Mediterraneo ha sottoscritto un protocollo d'intesa con ANSAMed - la prima agenzia giornalistica internazionale che promuove notiziari multilingue dedicati all'area euro-mediterranea - che ha aderito alla rete della FM assicurando l'assistenza giornalistica alla struttura ed agli eventi specifici programmati.

ANSAMed e la FM hanno concordato un'attività strutturata al fine di assicurare lo sviluppo dell'informazione euro-mediterranea.