Anno 2016

La Fondazione Mediterraneo - con il presidente, i responsabili delle sezioni autonome, l'OMCOM, il Museo della Pace - MAMT, i membri del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico Internazionale - è vicina ai familiari delle vittime dell'attentato terroristico di Bruxelles ed esprime il più profondo cordoglio.
Al tempo stesso - così come ripete da 25 anni in tutte le sedi e con tutte le azioni (ultima proprio il "Museo della Pace") - è indispensabile ed inderogabile intraprendere un'azione progettuale a livello globale capace non solo di contrastare militarmente il terrorismo, ma di prevenirlo attraverso iniziative concertate negli ambiti sociali, religiosi e culturali.
Il dialogo ed il mutuo rispetto sono la sola riposta possibile per costruire e, soprattutto, mantenere la pace.

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L’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie (OMCOM) – creato dalla Fondazione Mediterraneo e dalla Fondazione Caponnetto – ribadisce l’urgenza inderogabile di un’azione concertata progettuale e condivide le linee dell’OMCOM e vari documenti scritti sul tema, come quello del sen. Giuseppe Lumia del 16.11.2015: “Parigi l’ora dei progetti dopo rabbia e paura”.
Dopo Parigi, Bruxelles.
La strage continua.
Altre famiglie dilaniate dal dolore.
Rabbia e paura invadono nuovamente i nostri cuori e le nostre menti.
Ad ogni strage l’onda dell’indignazione sale.
Più si rimane inermi, più si tergiversa, più ci si attarda in mezze misure, più questa onda rischia di abbattersi sull’Europa e di fare danni incalcolabili al nostro modo di pensare e vivere la quotidianità.
E’ tempo di scelte vere e profonde, sistemiche ed integrate. In sostanza l’agire progettuale non può più attendere.
Solo così rabbia e paura si possono contenere e trasformare in energia positiva, capace di aggredire alla radice il terrorismo islamico e battere le strategia dell’Isis e di tutte le forme terroristiche ad essa collegate.
L’investimento in sicurezza e, soprattutto, in cultura non è più rinviabile.
La sinistra si liberi presto dai pregiudizi sulla sicurezza, la destra non pensi che la cultura sia un lusso per pochi.
Le misure da prendere in tali settori non possono essere blande, al punto da fungere da semplici “pannicelli caldi”.
L’Europa se non vuole cambiare la sua natura deve comunque cambiare se stessa.
Restare fermi e cullarsi nell’idea di essere un continente civile e democratico, aspettando passivamente il “virus” del terrorismo che ci sta flagellando passi spontaneamente è una pia illusione.
Basti pensare ai limiti che caratterizzano le decisioni prese sulla questione dell’immigrazione: è sbagliato ed impraticabile abbandonare quelle persone ai margini dei nostri confini o assisterli senza una vera politica di accoglienza e integrazione. Limiti reiterati con l’accordo fatto con la Turchia.
Chi ha un profilo di vita terrorista o criminale venga senz’altro respinto, gli altri al di là se siano profughi o meno vanno accolti in modo regolato.
Allo stesso tempo è necessario intervenire sui quartieri a rischio di tutte le città d’Europa. Attenzione, non pensiamo che esista solo Molembeek a Bruxelles dove Salah Abdeslam si è nascosto per mesi e mesi.
Tutte le città d’Europa hanno quartieri-ghetto, alcuni anche da diversi anni.
Come avviene spesso per le decisioni interne all’Europa anche nella politica estera – verso la Siria, l’Iraq, la Palestina, la Libia, l’Egitto, la Tunisia, il Marocco, diversi altri paesi dell’Africa, l’Afganistan – si ha un agire contraddittorio, cinico. In sostanza ogni “Paese forte” dell’Unione europea gioca la sua partita, anche meschina, al di fuori di una visione e di un agire comune.
Se l’Isis è il “male” tutto il resto va risolto e stabilizzato chiamando a raccolta tutte le energie possibili.
Insomma è tempo di agire con una progettualità forte, alleanze ampie, visioni globali e con i piedi ben piantati nei nostri territori, per cambiare il corso della storia con intelligenza: tra memoria e innovazione.

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Il Comune di Cursi, l’ “Ecomuseo della pietra” ed il “Gruppo di amici del Presepe di Cursi” hanno donato al Museo della Pace – MAMT il “Presepe di Cursi: paesaggi delle cave di pietra leccese”.
Un lavoro minuzioso che testimonia la trasformazione ed il riuso di quelle cave.

 

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Gilles Kepel, Michele Capasso e Michele Bernardini hanno discusso della genesi della djihad in Francia e dell'ultimo libro di Gilles "TERREUR DANS L'HEXAGONE".

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Il presidente Michele Capasso è intervenuto alla Conferenza di Gilles Kepel svoltasi all’Università di Napoli Federico II.
Gilles Kepel (1955) politologo, membro della Fondazione Mediterraneo è orientalista e accademico francese, specialista di Islam e del mondo arabo. Diplomato in arabo, filosofia, dottorato in sociologia e scienze politiche, è direttore della cattedra «Moyen-Orient Méditerranée» all'Istituto per gli studi politici di Parigi, inoltre direttore scientifico del primo ciclo sul Medio Oriente mediterraneo dell'Istituto di studi politici di Mentone.
Ha insegnato alla New York Università e alla Columbia University.

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Completati i video emozionali “La Campania delle emozioni” che arricchiranno la fruizione del Museo della Pace – MAMT.
Le più belle località della Campania riprese in alta definizione con la nuova tecnologia 4k trasporteranno il visitatore in un viaggio unico ed irripetibile.

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I presidenti delle Fondazioni Caponnetto e Mediterraneo – Salvatore Calleri e Michele Capasso – hanno partecipato alla conferenza sul tema dei Beni Confiscati alla quale sono intervenuti politici e magistrati impegnati su questa tematica attuale.

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Si è riunito a Roma presso la sede di Uninettuno il Comitato Esecutivo della “RIDE - RETE ITALIANA PER IL DIALOGO EUROMEDITERRANEO Onlus”.
In questa occasione sono stati esaminati i punti all’OdG e proposte le attività operative in vista della prossima riunione del CE.
In particolare, Il presidente onorario e legale rappresentante Michele Capasso, ancora una volta – come ripete in ogni riunione dall’ottobre 2014 – ha invitato i membri del Comitato Esecutivo ad attivarsi per assicurare alla RIDE un minimo di risorse economiche. Ha altresì invitato il Min.Pl. Granara – prendendo atto della volontà del MAE di assegnare risorse alla RIDE ma solo il “tramite” dell’associazione Prospettive Mediterranee presieduta da Enrico Molinaro – di evitare tale procedura perché la RIDE senza risorse (e quindi senza un bilancio effettivo) è di fatto immobilizzata ed impedita alla partecipazione di qualunque bando o call.
È la quarta riunione del CE nella nuova composizione eletta dall’AG dell’11.09.2015.

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Oggetti, reperti, capolavori dell’artigianato - giunti appositamente dal Marocco – impreziosiscono le varie sale del Museo della Pace – MAMT.
Inseriti nelle scenografie i display ad alta definizione 4K di grande formato della Samsung che illustrano, attraverso video ed immagini particolari, la storia del paese maghrebino e la realizzazione degli oggetti esposti.

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Con una cerimonia svoltasi presso la sede della Fondazione Mediterraneo è stato consegnato allo Studio DPC Architetti - nelle persone degli architetti Giovanni Di Pasquale, Daniela Consiglio e dell’ing. Carmine Mascolo - un esemplare del “Totem della Pace” quale riconoscimento per le prestazioni di consulenza prestate dallo Studio per l’allestimento del Museo MAMT in regime totalmente volontario, rinunciando alla parcella e/o a qualsivoglia forma retributiva viste la finalità filantropiche e culturali della Fondazione e del Museo.

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