12 Dicembre 2017
Il presidente Michele Capasso e la prof. Caterina Arcidiacono hanno visitato la mostra “The Savages of Germany. Die Brücke and Der Blaue reiter expressionists”.
Gli Espressionisti Die Brücke e Der Blaue Reiter offrono al pubblico estone un'occasione unica per vedere le opere d'arte più straordinarie di due importanti gruppi artistici del primo Novecento. Attraverso l'opera di Ernst Ludwig Kirchner, Emil Nolde, Vassily Kandinsky, August Macke, Franz Marc, Alexej von Jawlensky e altri, la mostra si concentra sulle innovazioni introdotte nella scena artistica dagli espressionisti. Gli espressionisti si dedicarono allo studio di grandi temi universali, come la relazione tra l'uomo e l'universo, attraverso vari mezzi artistici profondamente personali.
Die Brücke ("The Bridge" in inglese) era un gruppo artistico tedesco fondato nel 1905 a Dresda. Gli artisti di Die Brücke hanno abbandonato impressioni visive e temi idilliaci (tipici dell'impressionismo), desiderando descrivere il mondo interiore umano, pieno di polemiche, paure e speranze. I colori nei loro dipinti tendono ad essere contrastanti e intensi, le forme deformate ei dettagli ingranditi. Oltre alle varie scene della vita di città, un altro tema comune nell'opera di Die Brücke era lo scenario: quando viaggiavano attraverso la campagna, gli artisti videro l'opportunità di rappresentare gli stati emotivi dell'uomo attraverso la natura. Il gruppo si sciolse nel 1913.
Der Blaue Reiter ("Il cavaliere blu" in inglese) era un altro gruppo espressionista ed era attivo negli anni 1911-1914. Si è incentrato sugli emigranti russi (Vassily Kandinsky, Alexej von Jawlensky e altri) e artisti locali tedeschi (Franz Marc, August Macke e altri). I membri erano uniti nel loro desiderio di esprimere argomenti relativi all'universo, all'anima e al mondo degli spiriti. I colori forti erano importanti nel loro lavoro e ad ogni colore veniva assegnata una certa associazione spirituale o simbolista. Le opere di entrambi i gruppi hanno guadagnato consensi in Europa e i loro membri sono considerati i rappresentanti più importanti dell'espressionismo, uno dei movimenti artistici più significativi di sempre.
Oltre a presentare le opere dei principali autori dell'espressionismo tedesco, la mostra tenta di far luce sull'espressionismo come movimento artistico influente del primo Novecento che ha lasciato la sua impronta nell'arte estone dell'era post-prima guerra mondiale. Ado Vabbe, Peet Aren, Nikolai Triik, Konrad Mägi e altri hanno sperimentato la scena artistica tedesca direttamente durante i loro studi e viaggi, ma anche attraverso influenze espressioniste nella letteratura moderna, nel teatro e altrove. Il contesto della mostra consente allo spettatore di sperimentare la fruizione dell’espressionismo attraverso opere d'arte originali di artisti estoni, arricchendo la loro comprensione dell'espressionismo come un fenomeno dinamico, versatile e vitale che copre un'ampia area geografica.
La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione con numerosi musei e gallerie d'arte tedesche. Le opere d'arte espressioniste di autori estoni provengono dalle collezioni del Museo d'arte dell'Estonia, dal Museo d'arte di Tartu e da collezioni private.
Il Museo della Pace – MAMT si è proposto per ospitare parte dell’esposizione.
In collaborazione con:
Museum de Fundatie, Zwolle; Westhoff Fine Arts
Concept:
Detmar Westhoff (Westhoff Fine Arts)
Ralph Keuning (Museum de Fundatie, Zwolle)
Cora Faßbender
Liis Pählapuu (Kumu)
Curators:
Detmar Westhoff and Eva Knels (Westhoff Fine Arts, assistant),
Liis Pählapuu (Kumu Art Museum)
Exhibition designer: Terje Luure
Graphic designer: Mari Kaljuste