OMCOM||Osservatorio sulle Mafie

OMCOM – OSSERVATORIO MEDITERRANEO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE MAFIE

La Fondazione Mediterraneo e la Fondazione Antonino Caponnetto hanno costituito l’OMCOM – OSSERVATORIO MEDITERRANEO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE MAFIE – che si pone come obiettivi il monitoraggio e l’analisi di quanto succede nei paesi dell’area mediterranea affrontando con una visione geopolitica le problematiche criminali organizzate e mafiose. Compito dell’Omcom è anche quello di formare gli addetti ai lavori per metterli in grado di leggere le infiltrazioni presenti sul territorio e di informare le opinioni pubbliche del mediterraneo sui pericoli che tali infiltrazioni comportano.

Il nostro blog

Il percorso emozionale del Museo della Pace - MAMT dedicato alle vittime di tutte le mafie oggi ricorda Falcone e Borsellino a 25 anni dalla strage di Capaci.
In collaborazione con l'OMCOM (Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie) e la Fondazione Caponnetto si ripercorrono gli anni del pool antimafia fino all'uccisione dei due magistrati 
Noi li ricordiamo scherzosi con Nino Caponnetto: 3 Grandi Uomini dediti al BENE COMUNE.

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Da San Luca, piccolo paese alle pendici dell'Aspromonte, parte un messaggio di speranza nella battaglia in favore della legalità e contro la criminalità con l'iniziativa "In campo per il futuro”,  che rappresenta l'epilogo di un'intensa attività nelle scuole della provincia reggina andata avanti per tutto l'anno con incontri tra studenti e magistrati e che si è concretizzata con l'inaugurazione del nuovo stadio del paese. Un gesto simbolico, certo, che rappresenta un segnale ben preciso dice il sottosegretario Boschi: "Lo stato e le istituzioni ci sono, qui a San Luca, e ovunque. Non ci sono territori in cui lo Stato rinunci a esserci e a combattere una battaglia di legalità contro la 'ndrangheta".
Un messaggio ripreso e ribadito pressoché in coro da tutti gli intervenuti al dibattito in una scuola di San Luca che ha fatto da prologo all'inaugurazione del campo di calcio con la partita tra la nazionale cantanti e quella dei magistrati (per la cronaca vinta dai cantanti 4-3): a parlare sono stati il vice presidente del Csm Giovanni Legnini, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il segretario della Cei Nunzio Galantino, i procuratori di Reggio Calabria e Catanzaro Federico Cafiero de Raho e Nicola Gratteri. Tutti concordi nel sottolineare la presenza costante della squadra-Stato sul territorio ma anche la necessità di una collaborazione della popolazione. "Siamo qui oggi - è stato il messaggio ai ragazzi - per dire che le cose possono cambiare, anche a San Luca. Vogliamo costruire un paese diverso ma per farlo abbiamo bisogno di voi".
Molti i rappresentanti della “Federazione Anna Lindh Italia” partecipanti. Il presidente Capasso ha sottolineato il ruolo svolto dall’OMCOM (l’Osservatorio mediterraneo sulla criminalità organizzata e le mafie costituito con la Fondazione Caponnetto) ed il messaggio di Nino Caponnetto che sottolineava come “la mafia tema di più la cultura che la giustizia”. Di qui il ruolo importante della scuola affinché i giovani possano combattere le mafie, “cancro che corrode il futuro”.

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“In questo momento internazionale particolare la cui attenzione è diretta al contrasto dei movimenti terroristici di tipo jihadista bisogna però sforzarsi di mantenere una notevole vigilanza a 360 gradi su ciò che avviene attorno”: inizia così l’analisi di Salvatore Calleri – presidente della Fondazione Caponnetto e dell’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità organizzata e le mafie.

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Strage di Berlino. Un’altra strage. Un’altra capitale europea. Un’altra iniziativa terrorista. A Berlino si è colpita ancora una volta la vita nei suoi momenti più belli e significativi, che caratterizzano l’identità di un Paese. Il 14 luglio a Nizza, adesso Berlino. Sì, quella piazzetta è famosissima nel mondo per il mercatino di Natale.
Ho un ricordo vivo di quando anni fa mi trovavo proprio lì, durante una visita a Berlino dei ristoratori italiani che si ribellavano al pizzo imposto da mafiosi.
Oggi come ieri le famiglie si affollano per le bancarelle. I regalini, i personaggi del presepe, gli oggetti dell’artigianato! Bambini, persone innamorate, giovani pieni di energia, anziani saggi, turisti di tutto il mondo. Molti italiani che vivono e studiano nella capitale tedesca. La classifica vita! Una serata a Berlino!
Il Camion irrompe e spazza via tutto. Non frena, uccide, ferisce, getta nello strazio e nel dolore un intero Paese, il mondo, l’Europa. Già l’Europa! Non mi stanco di ripeterlo. La sola via nazionale alla sicurezza antiterrorismo è doverosa ma non basta. Si pensava che solo la Francia avesse un suo sistema impreparato e superato. Forse, ma la Germania? In sostanza, la sicurezza nazionale non è sufficiente nella prevenzione degli attacchi dei terroristi di Daesh.
È necessario, più che mai, fare il passaggio alla costruzione di un vero ed operativo spazio comune europeo antiterrorismo e antimafia … . E’ una strada difficile da intraprendere. Storie e interessi nazionale resistono in tutti i modi. Ma così è uno stillicidio che mette in pericolo tutte le “provinciali” capitali europee.
Noi italiani stavolta spingiamo dal lato giusto. Siamo il Paese meglio organizzato, ma sappiamo anche che il salto di qualità lo si può fare solo a livello Europeo con una intelligence, una polizia specializzata e una procura altrettanto comune.
Certo, l’Europa così com’è non ha nessuna capacità di spingere i Paesi a fare scelte in tale direzione. È un’Europa in declino, all’interno e all’esterno. Ma proprio in questo travagliato momento storico va  decisa la costruzione degli Stati Uniti d’Europa.
In Turchia si uccide l’ambasciatore Russo. In Medio Oriente la guerra infuria. Ad Aleppo le immagini che ci giungono la dicono lunga sulla tragedia che si sta consumando. C’è bisogno, c’è lo spazio, c’è la possibilità di pensare e realizzare gli Stati Uniti d’Europa. Prima si procede è meglio è per tutti noi e per la stessa umanità.

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Si è svolto a Firenze il "XXII° Vertice Nazionale Antimafia" organizzato dalla Fondazione Caponnetto in collaborazione con la Fondazione Mediterraneo, l'OMCOM, la "Federazione Anna Lindh Italia - Onlus" ed il Comune di Bagno a Ripoli.
Il tema di quest'anno è "NO A MAFIA E TERRORISMO, CON GLI STATI UNITI D'EUROPA UN CAMBIO DI STRATEGIA NEL CONTRASTO".
Tra gli interventi quelli dei senatori Giuseppe Lumia e Mario Giarrusso, i magistrati Giuseppe Lombardo, Catello Maresca, il procuratore Pietro Suchan, il colonnello Giorgio Giombetti, i giornalisti Paolo Borrometi, Martin De Sà Pinto ed altri. Il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri ha sottolineato l'attualità del vertice voluto da Antonino Caponnetto proprio per "tenere alta la guardia" contro le mafie, la criminalità organizzata ed il terrorismo che si sviluppa con estrema velocità adeguandosi al mutare dei tempi.
Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso ha richiamato l'attenzione sul ruolo dell'Europa e sulla mancata costituzione degli "Stati Uniti d'Europa" ricordando l'impegno delle attività della Fondazione Mediterraneo su questo tema sin dal 1994.
I lavori sono stati conclusi dal Presidente del Senato Pietro Grasso che ha lanciato un appello affinchè i movimenti antimafia non muoiano rendendo merito alla Fondazione Caponnetto per l'impegno profuso e per costituirsi sempre più quale punto di riferimento contro le mafie, specialmente attraverso L'OMCOM - Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e la Mafia costituitosi congiuntamente con la Fondazione Mediterraneo.
"L'Europa Unita contro la criminalità Unita" è uno degli slogan del vertice.

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Grande successo per l’iniziativa dell’OMCOM - Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie - svoltasi alla Camera di Commercio di Siracusa per contrastare la criminalità organizzata e le mafie e per la sicurezza nel Mediterraneo.
L’evento è stato introdotto dall’avvocato Elena Giampapa, organizzatrice e referente Omcom, che ha spiegato la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate alla sicurezza nel mediterraneo non soltanto a livello Europeo, nazionale ma soprattutto locale, coinvolgendo esponenti competenti sui diversi aspetti legati al tema trattato.
Ai saluti di Mons. Salvatore Pappalardo Arcivescovo di Siracusa sono seguiti gli interventi dei relatori. Il Senatore Giuseppe Lumia e dell’Onorevole Sonia Alfano attraverso un attenta analisi hanno segnalato le difficoltà dell’Unione Europea e le problematiche concernenti la situazione nel mediterraneo. Il Presidente della Croce Rossa ha evidenziato il lavoro svolto dai volontari mentre il dott. Giuseppe Vitale, della Fondazione Caponnetto, si è soffermato su come l’area sia il crocevia di interessi economici, energetici e commerciali.
Di grande interesse anche gli interventi delle Forze di Polizia e dell’Arma dei Carabinieri impegnate in prima linea nel controllo del territorio e nella gestione dei flussi migratori. I lavori sono stati coordinati e conclusi dal Dott. Salvatore Calleri, Presidente della Fondazione Caponnetto, il quale ha sottolineato la necessità di cambiare economia e mirare all’interesse della popolazione, tenendo alti i valori fondanti dell’unione Europea.
Apprezzamento per il lavoro svolto dalla Fondazione Caponnetto e dalla Fondazione Mediterraneo, ideatori e fondatori dell’OMCOM.

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Il 23 maggio 2016, Giornata della Legalità, l’OMCOMOsservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie, creato dalla Fondazione Mediterraneo e dalla Fondazione Caponnetto -  commemora il XXIV Anniversario della strage di Capaci (23 maggio 1992) in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i loro agenti di scorta.
L’OMCOM in occasione di tale giornata intende ricordare  tutte le vittime di mafia che hanno dato con sacrificio la propria vita per costruire una società migliore, con giustizia e legalità.
“La scuola – sottolinea il presidente Capasso -  ha un compito centrale nel contrasto della criminalità e delle mafie, combattendo la paura e lavorando in funzione di una concreta educazione al rispetto delle regole sociali e delle leggi. A tal proposito si invitano le scuole di ogni ordine e grado a sensibilizzare gli studenti affinché non ci sia solo il ricordo, la commemorazione fine a se stessa, ma che sia stimolo alla riflessione su quanto accaduto e sulle ragioni che ne hanno determinato la tragedia. Ogni comunità educativa scolastica diventi una sentinella di legalità: le periferie attraverso le istituzioni scolastiche possano diventino baluardo della cittadinanza responsabile. È importante che il ricordo sia seguito da incontri, seminari e interventi formativi che possano aiutare le nuove generazioni a maturare una consapevolezza critica nel leggere la realtà e guidarle nelle scelte, a partire dai semplici contesti di vita quotidiana, verso la legalità, perché “ognuno può fare la sua parte, per grande o piccola che sia.” (Giovanni Falcone)”.
Rai Scuola ricorda con uno speciale quei tragici giorni in occasione della Giornata della legalità 2016.

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L’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie (OMCOM) – creato dalla Fondazione Mediterraneo e dalla Fondazione Caponnetto – ribadisce l’urgenza inderogabile di un’azione concertata progettuale e condivide le linee dell’OMCOM e vari documenti scritti sul tema, come quello del sen. Giuseppe Lumia del 16.11.2015: “Parigi l’ora dei progetti dopo rabbia e paura”.
Dopo Parigi, Bruxelles.
La strage continua.
Altre famiglie dilaniate dal dolore.
Rabbia e paura invadono nuovamente i nostri cuori e le nostre menti.
Ad ogni strage l’onda dell’indignazione sale.
Più si rimane inermi, più si tergiversa, più ci si attarda in mezze misure, più questa onda rischia di abbattersi sull’Europa e di fare danni incalcolabili al nostro modo di pensare e vivere la quotidianità.
E’ tempo di scelte vere e profonde, sistemiche ed integrate. In sostanza l’agire progettuale non può più attendere.
Solo così rabbia e paura si possono contenere e trasformare in energia positiva, capace di aggredire alla radice il terrorismo islamico e battere le strategia dell’Isis e di tutte le forme terroristiche ad essa collegate.
L’investimento in sicurezza e, soprattutto, in cultura non è più rinviabile.
La sinistra si liberi presto dai pregiudizi sulla sicurezza, la destra non pensi che la cultura sia un lusso per pochi.
Le misure da prendere in tali settori non possono essere blande, al punto da fungere da semplici “pannicelli caldi”.
L’Europa se non vuole cambiare la sua natura deve comunque cambiare se stessa.
Restare fermi e cullarsi nell’idea di essere un continente civile e democratico, aspettando passivamente il “virus” del terrorismo che ci sta flagellando passi spontaneamente è una pia illusione.
Basti pensare ai limiti che caratterizzano le decisioni prese sulla questione dell’immigrazione: è sbagliato ed impraticabile abbandonare quelle persone ai margini dei nostri confini o assisterli senza una vera politica di accoglienza e integrazione. Limiti reiterati con l’accordo fatto con la Turchia.
Chi ha un profilo di vita terrorista o criminale venga senz’altro respinto, gli altri al di là se siano profughi o meno vanno accolti in modo regolato.
Allo stesso tempo è necessario intervenire sui quartieri a rischio di tutte le città d’Europa. Attenzione, non pensiamo che esista solo Molembeek a Bruxelles dove Salah Abdeslam si è nascosto per mesi e mesi.
Tutte le città d’Europa hanno quartieri-ghetto, alcuni anche da diversi anni.
Come avviene spesso per le decisioni interne all’Europa anche nella politica estera – verso la Siria, l’Iraq, la Palestina, la Libia, l’Egitto, la Tunisia, il Marocco, diversi altri paesi dell’Africa, l’Afganistan – si ha un agire contraddittorio, cinico. In sostanza ogni “Paese forte” dell’Unione europea gioca la sua partita, anche meschina, al di fuori di una visione e di un agire comune.
Se l’Isis è il “male” tutto il resto va risolto e stabilizzato chiamando a raccolta tutte le energie possibili.
Insomma è tempo di agire con una progettualità forte, alleanze ampie, visioni globali e con i piedi ben piantati nei nostri territori, per cambiare il corso della storia con intelligenza: tra memoria e innovazione.

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