EVENTI PRINCIPALI

Grande emozione per il Segretario generale Michele Capasso, accompagnato da Pia Molinari, il ritorno alla Biblioteca nazionale e universitaria della Bosnia ed Erzegovina (NUBBiH: in bosniaco Nacionalna i univerzitetska biblioteka Bosne i Hercegovine): la biblioteca nazionale della Bosnia ed Erzegovina, che si trova nella città di Sarajevo.
“La prima volta sono venuto qui il 12 settembre 1992: era tutto distrutto – ha affermato commosso Michele Capasso – e le macerie erano ancora fumanti, causate nella notte tra il 25 e il 26 agosto  quando, durante l'assedio di Sarajevo, l’esercito della Repubblica Serba attaccò con bombe incendiarie e cannonate l'edificio della Vijećnica che ospitava la Biblioteca nazionale. L'attacco durò per tre interi giorni, mentre decine di vigili del fuoco, bibliotecari e volontari cercavano di mettere in salvo i duemilioni di libri dalle fiamme, nonostante i cecchini e le antiaeree continuassero a colpire l'edificio.
In quella occasione una giovane bibliotecaria, Aida Buturović, perse la vita a 32 anni dopo essere stata colpita da una scheggia di granata mentre cercava di salvare parte dei libri custoditi tra le mura della Vijećnica. Alla fine solo un decimo dei libri conservati nella Biblioteca nazionale riuscì a salvarsi dalle fiamme. Da quel momento la mia vita cambiò e decisi di profondere ogni mio sforzo, ogni mia risorsa per la Biblioteca distrutta e per le popolazioni della Bosnia ed Erzegovina. Definii quell’atto un ‘Genocidio della Cultura’”.
Ad accompagnare Michele Capasso e Pia Molinari nella visita al Museo ed alla sezione dedicata al Tribunale dell’Aja Amela Elezovic’ e Ismena Causevic’, testimoni della guerra e dello scempio della Biblioteca.
In questa occasione è stato deciso di dedicare uno spazio del Museo alle azioni della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo in favore della Biblioteca di Sarajevo, a cominicare dall’iniziativa “Un libro per una biblioteca” e l’”Appello per la Biblioteca di Sarajevo” lanciato in tutto il mondo nel 1993.