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La Fondazione Mediterraneo ha riunito a Napoli il Comitato Esecutivo Internazionale per deliberare sulla missione umanitaria ad Odessa, coordinata dal senatore Giuseppe Lumia, presidente della Commissione “Volontariato e diritti umani”.
La scelta s’inquadra nella mission della Fondazione, costituitasi dopo la caduta del Muro di Berlino proprio per dare “azione” alla pace con iniziative di solidarietà ai paesi vittime della guerre: come ad esempio la ex Jugoslavia.
Nel corso della conferenza di presentazione - in collegamento con la città di Odessa e con il consigliere diplomatico Attilio Malliani - sono state illustrate le iniziative in essere in favore della città e dell’intera Ucraina.
Il presidente Michele Capasso, il senatore Giuseppe Lumia e la direttrice del Museo della Pace Pia Molinari hanno illustrato in dettaglio il programma esecutivo.
Il senatore Lumia ha dettagliato la recente missione ad Odessa sottolineando, tra l’altro, come il popolo ucraino oggi stia vivendo una sofferenza indicibile e come la guerra stia scomponendo in poco tempo la vita di un’intera comunità.
Morte, fame, umiliazioni, violenze, negazione dei più elementari diritti fanno capolino nella vita quotidiana di tutte le generazioni di ogni condizione sociale, di una realtà posta a due passi ancora una volta nel cuore dell’Europa.
“È una di quelle maledette guerre - afferma Lumia - che segna uno spartiacque tra un prima e un dopo. Anche da questa drammatica esperienza saremo capaci di comprendere il valore inestimabile della Pace? Sapremo orientare un ripensamento e una riprogettazione delle relazioni tra i popoli e del contesto istituzionale, che è chiamato alla governance globale? Niente è scontato. Consapevolezza e progettualità vanno coltivate e condivise attraverso la partecipazione quanto più diretta possibile alle tragedie e alle speranze dei profughi e di quanti hanno scelto di rimanere, o sono costretti a farlo, nelle città ucraine, molte delle quali devastate dai bombardamenti.
La Fondazione Mediterraneo ha da anni scandagliato le difficoltà dell'avanzamento di una governance della globalizzazione adeguata alle nuove sfide di questi tempi.
Una globalizzazione priva di una governance “relazionale”, capace di fare delle diversità culturali, religiose, economiche e politiche una risorsa di dialogo e di integrazione all’altezza della memoria segnata dalle guerre e delle speranze di fraternità che salgono dagli angoli più disparati dell’umanità.
La Fondazione Mediterraneo ha promosso pertanto l’idea progettuale di un percorso di crescita che parte dagli Stati Uniti d’Europa, dagli Stati Uniti Africani, dagli Stati Uniti Latino-Americani, dagli Stati Uniti del Sud-Est Asiatico e così via verso la meta degli Stati Uniti del Mondo. È una Idea-Progetto coltivata in mille esperienze e incontri anche ad altissimo livello nella meravigliosa sede della Fondazione a Napoli”.

Il Consigliere diplomatico di Odessa Attilio Malliani nel suo intervento ha tracciato la gravità della situazione ringraziando la Fondazione per il contributo ed il riconoscimento alla città ed all’intero Paese.