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Roma come Londra e Parigi. Migliaia di ragazzi, ma non solo, sono scesi in piazza a Roma per la manifestazione #FridaysforFuture. La grande protesta globale contro i cambiamenti climatici. Tutti uniti al grido di “Salviamo il pianeta”.
Ad infiammare la folla la giovane e ormai celebre attivista svedese Greta Thunberg. La 16enne ha ricordato ancora una volta che il tempo stringe. Fra 11 anni assisteremo ad un breakdown del clima irreversibile. “Il problema è lo stesso dovunque: non è stato fatto niente per invertire la situazione. Negli ultimi sei mesi abbiamo scioperato, ma niente è cambiato", ha dichiarato Greta. "Le emissioni stanno aumentando, non c'è nessun cambiamento in vista. Dovremo continuare a lottare, ci vorranno non settimane o mesi, ma anni. Noi non ci sacrifichiamo per niente. Noi stiamo cambiando il mondo. Quando saremo vecchi sapremo che abbiamo lottato per cambiare il mondo e continueremo a lottare fino alla fine", ha continuato.
In marcia o in sella a decine di biciclette per produrre l'energia necessaria a far funzionare il microfono di Greta. L’importante è essere consapevoli che il "Cambiamento climatico significa estinzione umana", e che il mondo non è una banca. La protesta era rivolta non solo contro gli inceneritori, il cattivo smaltimento dei rifiuti e l'inquinamento. E’ stato anche un monito ai politici, che secondo gli attivisti non fanno nulla per fermare questa "catastrofe ecologica".
Il 2019, si classifica al terzo posto tra gli anni più caldi del pianeta, con una temperatura media del primo trimestre sulla superficie della Terra e degli oceani superiore di 0,90 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo (secondo i dati del National Climatic Data Centre).
IL presidente Capasso è intervenuto trovando la condivisione di cari amici, come don Giadio De Biasio, parroco di Roccamonfina, tra i pochi religiosi presenti.