Federazione Anna Lindh Italia || Onlus

L’appuntamento di Nairobi si apre con un minuto di silenzio, osservato prima di ogni riunione preparatoria, per le vittime del disastro aereo in Etiopia in cui sono morte tutte le 157 persone a bordo, tra cui 19 dipendenti Onu.
Fino a venerdì 15 marzo i delegati di 193 Stati membri dell’Onu, ministri, rappresentanti di Ong, associazioni – tra le quali la “Fondazione Mediterraneo” e la “Federazione Anna Lindh Italia onlus” - e amministratori di multinazionali si  sono confrontati sulle tematiche ambientali, con l’obiettivo di moltiplicare gli sforzi per salvare il pianeta dal cambiamento climatico e dall’eccessivo sfruttamento delle risorse.
Si è parlato anche di nuove tecnologie e in particolare della geo-ingegneria, come soluzioni alternative all’eccessiva produzione di Co2, di riduzione dei consumi, di spreco alimentare e di de-carbonizzazione delle economie e dell’inquinamento marino da plastiche.
Il presidente Capasso, in una delle riunioni, ha ricordato quanto affermato da Papa Francesco - da sempre attento al tema del rispetto della Casa comune, cui ha dedicato l’Enciclica ‘Laudato sì’ - pochi giorni fa, ricevendo in Vaticano i partecipanti alla Conferenza su “Religioni e sviluppo sostenibile”: in questa occasione il Papa ha indicato la necessità di una "conversione ecologica" del mondo attuale.
“Plastic Free Oceans”, fuori la plastica dai nostri mari: con questo motto il Wwf ha lanciato una mobilitazione internazionale per accelerare la messa al bando dei prodotti di plastica monouso in Europa e in Italia.
La “Fondazione Mediterraneo” e gli “Stati Uniti del Mondo” hanno consegnato i titoli di “Alfieri” ai giovani ambientalisti provenienti da 194 Paesi e sottolineato come l’obiettivo per questa Assemblea di Nairobi sia quello di avere un New Deal che veda trattare tutte le problematiche ambientali, dal clima alla biodiversità, al sovrasfruttamento delle risorse in una modalità coordinata e costruttiva e non più frammentaria, come è stato fino a oggi.
Secondo l’ultimo report del Wwf, circa 100 milioni di tonnellate di plastica ogni anno vengono disperse nel mondo e circa 9 milioni sono le tonnellate che finiscono annualmente nei nostri Oceani.
“Questo non è più tollerabile – ha affermato il presidente Capasso – stiamo distruggendo la terra” ed ha ricordato le iniziative intraprese dagli “Stati Uniti del Mondo” con il motto “TERRA E PACE”.