2014

“Per quanto tempo il Medio oriente dovrà ancora soffrire per mancanza di pace?”
Dall’Ak Saray, il nuovissimo e imponente palazzo presidenziale di Ankara, accolto dal Presidente Erdogan, i tuoni di guerra certo non si sentono, ma i confini di Siria e Iraq non sono poi così lontani. Papa Francesco non si è lasciato sfuggire l’occasione, e così venerdì, appena giunto nella capitale, tappa iniziale del viaggio in Turchia, ha subito puntato l’attenzione sulla martoriata regione, da troppo tempo devastata da guerre che sembrano autoalimentarsi in una spirale infinita.
Nel primo discorso ufficiale in terra turca, il Pontefice ha ribadito che non ci si può rassegnare alla continuazione dei conflitti come se non fosse possibile un cambiamento in meglio della situazione. E ha lanciato un nuovo, accorato appello a intraprendere con coraggio iniziative che portino alla pace.
Rispondendo all’invito rivoltogli da Bartolomeo il 19 marzo 2013, Francesco è giunto in Turchia venerdì 28 novembre soprattutto per rafforzare il profondo legame che unisce le sedi di Roma e di Costantinopoli. Ma se il respiro ecumenico costituirà il cuore della visita, con l’appuntamento al Fanar nella festa patronale di Sant’Andrea, il Pontefice non poteva non tener conto della situazione dell’area e delle peculiarità della nazione che lo ospita.
Il viaggio appena cominciato si svolge infatti in un Paese laico, a stragrande maggioranza musulmana, che è un ponte tra l’Europa — a cui la Turchia guarda da tempo con l’auspicio di potervi entrare come membro dell’Ue — e il Medio oriente da sempre instabile, ora alle prese anche con la sanguinaria avanzata del cosiddetto Stato islamico. Che perseguita, costringendole alla fuga, intere popolazioni; e tra queste diverse comunità cristiane.
Il presidente Capasso ha sottolineato l’importanza del viaggio papale ed il ruolo cruciale della Turchia, già riaffermato dalla Fondazione in più occasioni e, specialmente, durante la visita del presidente Erdogan a Napoli presso la sede della stessa Fondazione.
“Una grande emozione l’inchino al Patriarca Bartolomeo I, una speranza per la pacifica coesistenza tra religioni e culture”, ha concluso Capasso.

  1. L'Osservatorio Romano 1
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  • I VIDEO:
  1. Incontro con il Patriarca Bartolomeo I
  2. La benedizione di Bartolomeo per Francesco
  3. I capi religiosi denuncino le violazioni dei diritti
  4. L’adorazione nella Moschea Blu
  5. La messa
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