Premi Mediterraneo

Nel 1996 la Fondazione Mediterraneo ha istituito il Premio Mediterraneo (con le sue molteplici categorie) che annualmente viene assegnato a personalità del mondo politico, culturale e artistico che hanno contribuito, con la loro azione, a ridurre le tensioni e ad avviare un processo di valorizzazione delle differenze culturali e dei valori condivisi nell'area del Grande Mediterraneo.

Oggi questo Premio è considerato uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale.

Al Premio Mediterraneo sono associati vari eventi, quali il "Concerto Euro-Mediterraneo per il Dialogo tra le Culture" e il "Concerto dell'Epifania" (organizzato dal Centro francescano di cultura "Oltre il Chiostro" e dalla "Fondazione Mediterraneo": questo evento viene trasmesso da Rai Uno e Rai International in tutto il mondo la mattina del 6 gennaio di ogni anno.

 

Nella Sala Vesuvio della Maison de la Méditerranée si è svolta la Cerimonia di assegnazione dei “Premi Mediterraneo 2004”
Il Premio Mediterraneo "Medaglia d´Onore" 2004 è stata assegnata al cantautore napoletano Eugenio Bennato.

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In occasione della XVIII edizione di Galassia Gutenberg la Fondazione Mediterraneo ha assegnato i seguenti "Premi Mediterranei del Libro":

- All’opera La fine e’ il mio inizio, dello scrittore italiano Tiziano Terzani (Longanesi editore), in quanto autentico vademecum sulla via della reciproca comprensione tra i popoli e le culture.
- All’opera La casa delle onde, dello scrittore italiano Giuseppe Conte (Longanesi editore) per aver rievocato la poesia e gli ideali del grande poeta Shelley.
- A Galassia Gutenberg per aver contribuito con la sezione “Mediterranea” a promuovere le culture e le identità dei Paesi del Grande Mediterraneo.

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Con una solenne cerimonia svoltasi nel centro Fieristico del Cairo sono stati attribuiti, in presenza dei membri della Giuria internazionale e dei rappresentanti istituzionali, i Premi Mediterraneo del Libro.

Nato quale emanazione del "Premio Mediterraneo", ha l´obiettivo di premiare la traduzione, l´edizione, la promozione, la diffusione e la divulgazione di opere contribuendo ad una migliore conoscenza "dell´Altro", tenendo conto della diversità e della vitalità della forma letteraria, delle ricerche e dei dibattiti contemporanei nelle due rive. In questo modo si potranno favorire gli scambi ed aprire i dibattiti ad un più ampio pubblico mediterraneo.

Animato dalla volontà di rendere possibile il dialogo tra le lingue, le culture ed il pensiero delle due Rive, e, più in generale, il dialogo sui valori universali, il Premio ha come principio fondamentale la promozione dell´interazione culturale. Ponendosi come vero ponte tra le due rive, il Premio permette al lettore arabofono di leggere nella sua lingua opere di riferimento del pensiero della riva Nord e rende accessibile al lettore europeo un lato spesso non conosciuto della letteratura e del pensiero contemporaneo della riva Sud, essenzialmente quello arabo.

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Il film "L´Enfant endormì" della co-produzione belga-marocchina, diretto dalla regista marocchina Yasmine Kassari, è il vincitore della sezione "Europa, Mediterraneo" della settima edizione del Napolifilmfestival

Al film di Kassari è andato il Premio Mediterraneo Cinema 2005: la giuria, composta dal regista belga Frederic Fonteyne, dal regista e critico spagnolo Javier Rioyo, dalla regista italiana Antonietta De Lillo, dal critico americano Nick Vivarelli e dallo sceneggiatore svedese Peter Birro, ha assegnato il premio al lavoro cinematografico di Yasmine Kassari selezionandolo tra i dieci film che hanno partecipato alla speciale sezione dedicata alle produzioni provenienti dall´area euromediterranea. 

Il film - prodotto nel 2004 e già presentato nella sezione Orizzonti alla 61esima Mostra del Cinema di Venezia - è ambientato in una zona predesertica del Marocco. Narra la storia di Zeinab, una giovane donna incinta che vede partire il marito come clandestino all´indomani delle loro nozze. Nella speranza di vederlo ritornare presto, la donna compie un antico rito delle comunità rurali marocchine: addormentare il feto per ritardarne la nascita. La lunga attesa sarà, però, un pretesto per seguire le vicende di donne sole, abbandonate dai propri consorti, dedite a monotone giornate di lavoro su campi di grano per sfamare prole ed anziani. Donne, però, che libere dall´imponente figura maschile, si permettono di valutare e di decidere della propria vita, in un contesto che seppure le raffigura quali vittime delle millenarie tradizioni, ha, da poco, cominciato un importante processo di demifisticazione culturale.

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Alpe Adria Cinema rinnova anche quest’anno l’annuale appuntamento con Trieste Film Festival, giunto alla 18^ edizione, in programma dal 18 al 25 gennaio 2007 a Trieste (Cinema Excelsior, Sala Azzurra, Cinema Artiston e Teatro Miela), con la direzione artistica diAnnamaria Percavassi
Ormai riconosciuta come la più ricca e articolata manifestazione festivaliera italiana espressamente dedicata alle cinematografie di questa vasta area che si estende dal Baltico al Mediterraneo, il Festival attraversa idealmente il cuore della Nuova Europa, un territorio fecondo di energia creativa, di giovani e affermati talenti.

Anche in questa edizione la Fondazione Mediterraneo ha assegnato il Premio Internazionale Laboratorio Mediterraneo 2007 al miglior cortometraggio.
La giuria composta da Maurizio Di RienzoIvan Karl Thomas Woschitz ha assegnato il premio (€2.000 euro) a: LAMPA CU CĂCIULĂ (IL TAPPO DELLA VALVOLA) di Radu Jude, Romania, 2006.

Inoltre sono state assegnate due menzioni speciali a: TIR di Radoy Nikolov, Bulgaria, 2005 10 INSECTS TO FEED (10 INSETTI DA NUTRIRE) di Masbedo (Nicolò Massazza, Jacopo Bedogni), Italia 2006.

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Alpe Adria Cinema rinnova anche quest’anno l’annuale appuntamento con il cinema dell’Europa centro-orientale: la 16^ edizione di Trieste Film Festival, in programma dal 20 al 27 gennaio 2005 (Cinema Excelsior di Trieste e Teatro Miela), per otto giorni di programmazione esplora la cinematografia della vasta area geografica che dall’Europa centrale si muove fino alle repubbliche asiatiche.

Anche in questa XVI Edizione la Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha collaborato con Alpe Adria Cinema – Triestefilmfestival, assegnando il Premio internazionale Laboratorio Mediterraneo 2005 al miglior cortometraggio "Dver" del regista russo Vladimir Kott.

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Anche in questa XV Edizione del Trieste Film Festival la Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha collaborato con Alpe Adria Cinema assegnando il Premio Internazionale Laboratorio Mediterraneo 2004 al miglior cortometraggio "Am See" della regista tedesca Ulrike von Ribbeck. 
Oltre alla sezione ufficiale dei film in concorso e la consueta sezione “Immagini”, quest´edizione ha proposto un´interessante retrospettiva del regista praghese Jan Nĕmec.

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 In quest’edizione del Trieste Film Festival si mostra, particolarmente forte, l’urgenza di rendere evidente un tema che è stato affrontato nell’anno precedente con una certa ricorrenza: la questione ebraica. 
Anche in questa XII edizione la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, con l’Accademia del Mediterraneo-Maison de la Méditerranée, ha inteso sottolineare l’urgente necessità di “riancorare” l’Europa al Mediterraneo, soprattutto con lo sviluppo del dialogo tra le Società e le Culture ed è con questo spirito che ha assegnato il Premio Internazionale Laboratorio Mediterraneo 2001 a "Pad / La caduta" al miglior cortometraggio del Regista ceco Aurel Klimt.

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Osservatorio, tra passato e presente, delle metamorfosi d’Europa, anche quest’anno Alpe Adria Cinema propone un cartellone ricco di diverse suggestioni che insieme concorrono a individuare diversità di percorsi e segnali originali, a sottolineare tendenze e percorsi autoriali nel panorama cinematografico dell’area centro-orientale europea di cui fin dal suo nascere la manifestazione si occupa.

Inseriti per appartenenza tematica nelle varie sezioni del festival, tutti i lungometraggi in pellicola prodotti o usciti nel biennio 1998/99 e presentati in questa XI edizione, hanno concorso al Premio Trieste; lo stesso criterio vale per i cortometraggi e i mediometraggi di finzione in pellicola che hanno concorso al Premio Internazionale Laboratorio Mediterraneo.

Quest’ultimo è stato assegnato a Lendulet / Momento (Ungheria, 2000) di Imre Juhàsz perché nel panorama eterogeneo delle diverse opere in concorso, il film si è distinto per la qualità del montaggio sonoro, per la completezza formale della fotografia e per la tecnica narrativa scelta.

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Il Premio Internazionale Laboratorio Mediterraneo 1999, con il patrocinio dell’Accademia del Mediterraneo-Maison de la Méditerranée, è stato assegnato al miglior cortometraggio – Un accento perfetto di Nicola Sornaga.

Il Premio si rafforza ed assume un alto significato nei confronti di un’area che da luogo di scontri e tragedie deve essere, sempre più, un luogo di incontro e di dialogo per valorizzare e trasformare ciascuna identità in risorsa indispensabile per una nuova Europa del Mediterraneo.

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