Kimiyya || Le Donne Attrici del Dialogo

Silvia Levenson – artista del vetro di fama internazionale – ha visitato il Museo in vista della realizzazione di una sezione dedicata all’arte del vetro, alla quale ha promesso di partecipare con una sua opera significativa.
In questa occasione ha firmato il “Manifesto Kimiyya” per la difesa delle donne.
Nell’intervista del presidente Capasso ha affermato:
“Sono nata a Buenos Aires nel 1957. Ho fatto parte di una generazione che ha lottato per cambiare una società che ci sembrava terribilmente ingiusta. Nel 1976, quando i militari presero il potere, io avevo diciannove anni e nell’agosto di quell’anno nacque mia figlia Natalia. Lei ha la stessa età di quei giovani ai quali i militari hanno rubato l’identità biologica. Con una crudeltà inaudita, le prigioniere incinte venivano assassinate soltanto dopo aver partorito, mentre i neonati erano dati illegalmente in adozione. Ciò che è successo fra il 1976 e il 1983 ha cambiato la mia vita e influenzato il mio lavoro artistico. Una parte importante del mio lavoro consiste nel rivelare o rendere visibile ciò che normalmente è nascosto o non si può vedere, e uso il vetro per rappresentare questa metafora. Da sempre usiamo il vetro per conservare alimenti e bevande, io uso il vetro per preservare la memoria di persone e oggetti per le generazioni future.”