Federazione Anna Lindh Italia || Onlus

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

La Fondazione Mediterraneo ha partecipato all'Interfaith Forum svoltosi a Bologna (12-14 settembre 2021). L'evento ha visto la partecipazione di guide religiose da 70 paesi impegnate in 32 sessioni di lavoro, grazie al coordinamento tecnico della Fondazione per le scienze religiose (FSCIRE) di cui il prof. Alberto Melloni è l'attuale segretario.
“Il fatto che il premier Mario Draghi sia intervenuto di persona ad un evento dedicato al dialogo interreligioso mi sembra un segno rilevante di una sensibilità istituzionale per nulla scontata del nostro Governo verso il dialogo e la conoscenza tra religioni” ha affermato il presidente della COREIS, imam Yahya Pallavicini, a margine di un incontro con Draghi a cui ha preso parte anche il patriarca ortodosso ecumenico Bartolomeo.
Un’attenzione del premier confermata anche dal suo intervento, che dopo aver ripercorso alcuni eventi chiave del dialogo interreligioso da parte cattolica come la Dichiarazione Nostra Aetate e l’incontro ecumenico di Assisi del 1986, ha menzionato anche le iniziative del mondo islamico come il documento “Una Parola comune tra noi e voi: l'amore per Dio e per il prossimo”, la lettera firmata nel 2007 da 138 sapienti del mondo islamico, tra cui anche l’imam Pallavicini, inviata a tutte le autorità del cristianesimo nel mondo.
“La religione deve essere un messaggio di amore” ha concluso in questo senso il presidente del Consiglio italiano.
Sempre ieri 14 settembre si sono svolte alcune sessioni che hanno messo allo stesso tavolo le nostre istituzioni italiane e alcune delle più autorevoli voci del mondo islamico a livello internazionale. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha dialogato con Salim al Malik, il direttore generale dell’ICESCO (Islamic World Educational, Scientific and Cultural Organization), mentre la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha discusso di coesione sociale con il ministro della Giustizia e Affari Religiosi del Regno del Bahrein, Khalid bin Ali Al Khalifa, il sottosegretario agli Affari religiosi del sultanato dell’Oman, Mohammed Al-Mamari e il presidente del Consiglio Mondiale delle Comunità Islamiche, Ali Rashid Al Nuaimi, dagli Emirati Arabi Uniti.
Unanime è stato il richiamo alla netta distinzione tra autentiche religioni e la loro blasfema strumentalizzazione a fini di egemonie personali e lotte armate tra fazioni.
Nei tre giorni di incontri non sono mancati anche momenti di raccoglimento e meditazione, specialmente la prima sera, l’11 settembre, quando le preghiere recitate dalle guide religiose si sono rivolte a tutte le vittime che hanno subito atrocità nei luoghi di culto di buddisti, ebrei, cristiani e musulmani. Luoghi di culto che, come è stato più volte ribadito, dovrebbero invece essere solo spazi da difendere e preservare come strumenti di contemplazione, conforto e Pace.

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Si è svolta la Museo della Pace una cerimonia commemorativa in occasione del ventennale dell'attentato dell'11 settembre 2001 alle Torri gemelle di New York ed ad altri siti.
In collegamento con gli USA sui videowall i momenti significativi della giornata.
Il presidente Capasso ha sottolineato l'importanza del dialogo e della cooperazione per evitare il ripetersi di tali tragedie.
"Gli Stati Uniti del Mondo - ha concluso - sono l'unica soluzione".

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Accolto dal presidente Michele Capasso, Alessandro Daniele ed altri membri della Fondazione Mediterraneo il prof. Gaetano Manfredi ha visitato parte del Museo della Pace - MAMT e la sezione “Pino Daniele Alive”.
«Questa istituzione è un riferimento per Napoli, l’Italia e l’Europa. Quando si parla di Mediterraneo si pensa subito alla Fondazione con la sua azione ultratrentennale resa possibile grazie ad una rete istituzionale importante alla quale aderii da Rettore dell’Università Federico II. La sezione su  Pino Daniele è straordinaria, provoca un'emozione fortissima rivedere le sue chitarre, i dischi e tanti ricordi personali. Bisogna condividere sempre più la memoria per conservare e valorizzare la nostra anima».
Queste alcune delle considerazioni del prof. Manfredi a conclusione della visita.
Il presidente Michele Capasso – come con gli altri candidati al Comune di Napoli – ha fatto visionare alcune parti del video del trentennale della Fondazione ed ha donato al prof. Manfredi una ristampa del volume “IL VIAGGIO DEL SIGNOR NIENTE” - dedicato al padre Raffaele Capasso che fu sindaco per 40 anni di San Sebastiano al Vesuvio ed artefice della ricostruzione del Paese - e del volume “NAPOLI CITTA’ METROPOLITANA”.

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La cerimonia di premiazione si è svolta il 5 settembre alle ore 11:00, durante una manifestazione a Firenze, alla presenza di Giuseppe Antoci e Salvatore Calleri, nel giardino intitolato proprio a “Nonno Nino” come a tutti piace ricordarlo.
I premiati Omcom sono Alessio Ribaudo, Cecilia Sandroni e Gianni Scarpace per l’informazione, Walter Ganapini per l’ambiente e Gerardo Mastrodomenico per la legalità.
Quest’anno tra i premiati c’è stata Cecilia Sandroni (in collegamento da Venezia al Festival del Cinema), unica donna premiata oggi, per il suo impegno nel denunciare la criminalità ambientale attiva nell’area della Val di Cornia e della Toscana. Giornalista Internazionale di cultura e diritti umani, fondatrice della Piattaforma internazionale ItaliensPR e membro della Foreign Press di Roma.
Il 5 settembre è una data significativa in quanto si celebra il 101° anniversario della nascita del magistrato Antonino Caponnetto, simbolo dell’antimafia. Con questo riconoscimento si intende onorare il lavoro incisivo e quotidiano a difesa dell’informazione.

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Il presidente Michele Capasso nel corso di una conferenza stampa ha ricordato il suo discorso in occasione dell’incontro con il presidente Obama nel 2011 quando sottolineò il fallimento sicuro di ogni intervento militare o “imposizione esterna della democrazia” in mancanza di un vero dialogo tra le diverse anime e culture afghane.
Il risultato di oggi è la perdita di risorse ingentissime - sperperate soprattutto per l’acquisto di armi – e la morte inutile di tanti militari e civili di vari paesi.
“Solo con gli STATI UNITI DEL MONDO - conclude Capasso – si potranno evitare tragedie come queste e ristabilire la pace, i diritti umani e la giustizia sociale in tutto il mondo”.

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