Federazione Anna Lindh Italia || Onlus

La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno partecipato all’Incontro internazionale di preghiera per la pace dal tema “Popoli Fratelli - Terra Futura”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio.
In questa occasione è stato sottoscritto dai partecipanti l’”Appello per la pace”.
Il presidente Michele Capasso ha sottolineato “l’importanza dell’incontro perché proprio in questo momento difficile a causa della pandemia è indispensabile riaffermare lo spirito di fraternità e di unione considerandoci tutti insieme “Popoli fratelli” per costruire una “Terra Futura”. In questa occasione è stato riproposto il programma “STATI UNITI DEL MONDO” per la salvaguardia del creato e – nel corso di un incontro con i membri della Federazione Anna Lindh – presentato il video del trentennale della Fondazione Mediterraneo.
La Comunità di Sant’Egidio così commenta l’evento:
“Spira un vento di pace all’ombra del Colosseo. Leader religiosi e politici, uniti dall’incontro “Fratelli tutti, terra futura” hanno assistito alla cerimonia finale e alla consegna dell’appello di pace da parte dei bambini, simbolo delle nuove generazioni chiamate a costruire un mondo di pace.
Credenti di ogni fede hanno pregato per la pace, in luoghi diversi, per poi ritrovarsi al Colosseo: è lo “spirito di Assisi” che continua a ispirare gli incontri interreligiosi dal 1986, quando Giovanni Paolo II riunì le religioni mondiali nella città di San Francesco. Non è un rituale, ma ricordare che, ha detto il Papa citando le parole del suo predecessore Karol Woytila, “la pace attende i suoi artefici”. Il nostro mondo, infatti si sta “dimenticando delle lezioni della seconda guerra mondiale” - sostiene il fondatore di Sant’Egidio, Andrea Riccardi – e la guerra sta “non è più un fantasma del passato, ma una minaccia costante”.
Bisogna “smilitarizzare il cuore dell’uomo”, vendere meno fucili e distribuire meglio i vaccini, ha detto con forza papa Francesco, richiamato anche dal grande Imam Al Tayyeb. La cancelliera Angela Merkel, a capo di un paese che, dopo gli orrori della Seconda guerra mondiale, ha posto a fondamento della Costituzione “il rispetto della dignità dell’uomo” ha auspicato che "questo spirito di comunione si rifletta molto oltre Roma e la giornata di oggi".
“Le persone sono di due tipi: o sono tuoi fratelli nella fede o tuoi simili nell’umanità” ha ricordato il papa. Occorre allora cercare la pace con le “narrative religiose e nazionali” come gli ha fatto eco il rabbino Goldschmidt. ; “popoli fratelli e terra futura” sono infatti “legati indissolubilmente” – recita l’appello finale, letto dalla rifugiata afghana Sabera Ahmadi – e la pandemia “ha mostrato quanto gli esseri umani siano sulla stessa barca, legati da fili profondi. La speranza, allora, è in quei bambini festanti che oggi, nella penombra del Colosseo, hanno salutato i leader religiosi. Come ha concluso Andrea Riccardi, infatti, “siamo all’appuntamento di un mondo nuovo, decisi a far tesoro della lezione sofferta della storia delle donne e degli uomini, decisi a costruirlo con tutti, specie i poveri e i giovani”.