Elenco Generale||degli eventi

Leggete le riflessioni del presidente Michele Capasso pubblicate sui social per il 2022: anno unico ed irripetibile contrassegnato dal segno del “CUORE” e dell’ “AMORE”.

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Il presidente della Fondazione Mediterraneo, prof. Michele Capasso, come ogni hanno ha rivolto il Messaggio a tutti i popoli tracciando il bilancio delle attività svolte: in particolare quelle relative al progetto degli STATI UNITI DEL MONDO.
Nel testo il presidente Capasso ha ripercorso le tappe essenziali di trent’anni di attività alla guida della Fondazione Mediterraneo caratterizzate da quello che sembrava essere un sogno: la Costituzione degli STATI UNITI DEL MONDO, proposti dalla Fondazione nel 1990 da un’intuizione di Gustavo Rol, che proprio in questo 2021 ha trovato attuazione con il coinvolgimento di molti Paesi: dalla Tunisia al Kirghizistan, dal Marocco agli Stati Uniti d’America.

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In occasione della celebrazione della “55a GIORNATA MONDIALE DELLA PACE” il Santo Padre Francesco ha inviato un messaggio dal tema “LA CULTURA DELLA CURA COME PERCORSO DI PACE”.
Sullo stesso tema si è espresso il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso nel suo messaggio per il nuovo anno.

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Il presidente della Fondazione Mediterraneo, prof. Michele Capasso, come ogni hanno ha rivolto il Messaggio di Fine Anno a tutti i popoli tracciando il bilancio delle attività svolte: in particolare quelle relative al progetto degli STATI UNITI DEL MONDO.
Nel testo il presidente Capasso ha ripercorso le tappe essenziali di trent’anni di attività alla guida della Fondazione Mediterraneo caratterizzate da quello che sembrava essere un sogno: la Costituzione degli STATI UNITI DEL MONDO, proposti dalla Fondazione nel 1990 da un’intuizione di Gustavo Rol, che proprio in questo 2021 ha trovato attuazione con il coinvolgimento di molti Paesi: dalla Tunisia al Kirghizistan, dal Marocco agli Stati Uniti d’America.

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Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha pronunciato a reti unificate l’ultimo messaggio del suo settennato sottolineando il ruolo “super partes” del Presidente della Repubblica.
Ha salutato con un discorso antiretorico - ha affermato nel suo commento il presidente Capasso - un inno ai doveri, al rispetto delle regole, ma anche alla fiducia nei propri mezzi. Noi siamo quello che facciamo ed in questo difficile momento della storia dell’umanità - ha concluso Capasso – è indispensabile assumere responsabilità etiche nei confronti dei giovani e delle fasce più deboli”.

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Dal mese di marzo 2020 la Fondazione Mediterraneo ha affrontato - attraverso seminari, webinar e conferenze internazionali - lo sviluppo della pandemia da COVID 19 e le conseguenze sul futuro dell’umanità.
Le valutazioni sono state rigorose e validate da uomini e donne di scienza provenienti da tutto il mondo: liberi e svincolati da qualunque rapporto con la politica e con le aziende mondiali produttrici di vaccini o medicinali riferibili al COVID 19.
Le valutazioni scaturite, supportate da analisi logiche e da riscontri inconfutabili, saranno raccolte in un libro che sarà pubblicato quando la pandemia sarà sotto un pieno controllo.
L’emergenza e lo scoramento palpabile in questi giorni - che avrebbero dovuto concludere, per lo meno da noi Italia, un anno caratterizzato da oltre 110.000.000 di vaccinazioni - ha indotto la Fondazione ad organizzare in questo penultimo giorno dell’anno un seminario internazionale per capire esattamente lo stato delle cose.
Il risultato è la convinzione che la variante omicron  possa costituire un passo decisivo verso l’immunità di gregge ed il controllo della pandemia. Molti scienziati, specialmente inglesi, sostengono poi che i vaccinati con oltre due dosi possano rischiare l’immunodepressione e conseguenze nel tempo. Lo testimoniano alcuni articoli tra cui quello del quotidiano italiano “La Verità” pubblicato il 29.12.2021.
Il presidente Michele Capasso ha anticipato che nel corso del 2022 si svolgeranno incontri ad alto livello tra parti opposte per comprendere le varie posizioni ed addivenire alla ricostruzione della verità scientifica sulla pandemia da Covid 19.

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La Fondazione Mediterraneo ha partecipato al seminario internazionale organizzato dall’IMSE che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di:

  1. Mohammed Smani/Abdelhak Chaibi, R&D Maroc, Marocco.
  2. Andrea Antonio Bises, Samy Dada, SDS Consulting, Marocco.
  3. Abderhammen Fendri, Direttore Generale, PWC, Tunisia.

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Si è svolto a Napoli il seminario di studi dal tema  “Il PNRR: novità ed opportunità per Napoli e la sua area metropolitana” promosso dall’onorevole Valeria De Lorenzo.
Molti e qualificati gli interventi che hanno posto l’accento sul buon utilizzo delle risorse disponibili per il Bene Comune.

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Molteplici e significativi gli eventi organizzati dalla rete "EUROMESCO", della quale fa parte la Fondazione Mediterraneo.

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Grande emozione al Teatro San Carlo completo in ogni ordine di posti.
Inno di Mameli, pubblico in piedi. E cinque minuti di applausi. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella viene accolto al San Carlo per la prima dell'Otello di Verdi, regia di Mario Martone.  A ricevere il Capo dello Stato all'ingresso del teatro il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il prefetto Claudio Palomba ed il sovrintendente del Massimo partenopeo, Stephane Lissner.
C'è un esercito occidentale in Medio Oriente, si vedono militari che scalpitano per fare carriera. Una scena decisamente diversa dall'esecuzione originale alla Scala, il 5 febbraio 1887. il trionfo prevedibile, già allora. "Perché musica e dramma si intrecciano e si stringono in indissolubili nodi", la sintesi senza tempo dell'opera. "Esultate",  "Innaffia l'ugola". e il duetto d'amore nel primo atto, "Credo in un dio crudel" e "Sì pel ciel marmoreo io giuro", ma anche "Dio mi potevi scagliar", la "Canzone del salice" e "Niun mi tema" ne sanciscono la fama. Con cantanti d'eccezione.
Jonas Kaufmann è il "moro" senza la faccia colorata di nero ("Non potrei  più e nemmeno vorrei più farlo", dice Martone). Il divo interpreta Otello con Yusif Eyvazov.
Ospite d'onore il presidente Sergio Mattarella. Gli stringe la mano e lo accompagna all'interno il  sindaco Manfredi, che guarda già oltre: "Per ora ci accontentiamo di una notte, ma Napoli deve essere capitale sempre". D'accordo il governatore De Luca. Nel palco reale, il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, il sottosegretario Enzo Amendola.
In platea la star è Toni Servillo, l'attore saluta l'ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset: a Parigi è atteso il 7 dicembre per presentare il film candidato agli Oscar di Paolo Sorrentino. Habitué  i magistrati Federico Cafiero de Raho e Giovanni Melillo, arriva pure l'amministratore delegato Rai Carlo Fuertes. In balconata siedono invece cento studenti universitari e dei Conservatori, grazie ai sostenitori di Concerto d’imprese. E gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli impegnati come stagisti della nuova piattaforma “On” per un progetto di formazione sui mestieri digitali.
Lancio di rose quando cala il sipario ed  applausi all'uscita del Capo dello Stato.

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