Elenco Generale||degli eventi

Il Presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso ed il Direttore Generale Pia Molinari sono intervenuti all’evento di presentazione della campagna “Only One” lanciata dall’Associazione “Marevivo” e svoltosi sulla nave-scuola “Palinuro”.
In questa occasione si è svolta la cerimonia di adesione di “Marevivo” agli Stati Uniti del Mondo.
Presenti all’evento, il Direttore Generale di Marevivo Carmen Di Penta, il Vicepresidente di Marevivo e Presidente della Fondazione Dorhn, Ferdinando Boero e 54 giovani allievi della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” che si sono imbarcati per il loro “battesimo del mare” che accompagneranno l’equipaggio di 87 membri per le prossime quattro settimane.

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Si è svolto presso la sede degli “Stati Uniti del Mondo” e della “Fondazione Mediterraneo” l’incontro internazionale dal tema “Il Volontariato e le sfide del cambiamento in Europa”, con la partecipazione dei rappresentanti delle principali associazioni di volontariato.
Coordinato dal senatore Giuseppe Lumia - presidente della Commissione permanente “Volontariato e diritti umani” degli Stati Uniti del Mondo - l’incontro ha prodotto varie raccomandazioni tra le quali quella di addivenire ad un coordinamento europeo del volontariato con regole condivise.
In questa occasione vi è stata l’adesione di “Padova capitale europea del volontariato” agli Stati Uniti del Mondo.

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Gli Stati Uniti del Mondo e la Fondazione Mediterraneo hanno collaborano con l'Istituto Maria Ausiliatrice di Napoli per l’edizione 2023 del "Concerto per la Pace per l'emergenza in Ucraina e in Siria”.
Presentato da Veronica Maya e da Tonino Bernardelli, si sono esibiti nel cortile dell'Istituto 80 giovani studenti dell'Orchestra Sinfonica del Conservatorio "San Pietro a Majella di Napoli" diretti dal Maestro Leonardo Quadrini.
Sono intervenuti il Segretario Generale Michele Capasso e la direttrice del Museo della Pace Pia Molinari.
In questa occasione sono stati nominati gli “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo”.

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Si è svolta presso la sede centrale degli Stati Uniti del Mondo e della Fondazione Mediterraneo la “Giornata mondiale dell'Ambiente 2023”, istituita dalle Nazioni Unite 50 anni fa, il 5 giugno 1973.
Elimina l'inquinamento della plastica”: è lo slogan-appello con tre parole d'ordine: riciclo, riuso e riduzione.
Il messaggio è chiaro: il mondo sta morendo soffocato dalla plastica e bisogna agire subito.
Ogni anno l'umanità produce circa 430 milioni di tonnellate di plastica - ha affermato il Segretario Generale prof. Michele Capasso nel suo messaggio - metà delle quali sono progettate per essere utilizzate una sola volta. Di queste, meno del 10% viene riciclato e si stima che ogni anno 19-23 milioni di tonnellate finiscono nei laghi, nei fiumi e nei mari, quasi quanto il peso di 2.200 torri Eiffel tutte insieme: se non si agisce presto la produzione annua di plastica potrebbe triplicare entro il 2060”.
La plastica è ovunque: nel suolo, nei mari, nei fiumi, nei laghi, nell'aria, nel cibo. Se da un lato porta benefici all'umanità, dall'altro, il suo impatto su ogni essere vivente e habitat è sempre più devastante. Ogni persona sembra consumi più di 50.000 particelle di plastica all'anno (molte di più se si considera l'inalazione) e i danni per specie e salute umana sono (quasi) irreversibili. L'inquinamento da plastica in Natura - spiega il Wwf - ha superato il "limite planetario" (Planetary boundary), oltre il quale non c'è più la sicurezza che gli ecosistemi garantiscano condizioni favorevoli alla vita.
Un inquinamento che potrebbe essere ridotto dell'80% entro il 2040 se i Paesi e le aziende effettuassero profondi cambiamenti politici e di mercato utilizzando le tecnologie esistenti.
Gli Stati Uniti del Mondo hanno condiviso e confermato i dati del rapporto che indica soluzioni basate sulle 3 Rriuso (consentirebbe di avere un taglio del 30% dell'inquinamento nei prossimi 17 anni); riciclo (per un'ulteriore 20% in meno e fino al 50% eliminando i sussidi ai combustibili fossili e rafforzando le linee guida per migliorare la riciclabilità) e riorientando la produzione (il 17% in meno usando materiali alternativi).
Sono stati modellati due possibili scenari: il primo, dal titolo "Troppo poco e troppo tardi" riflette la nostra traiettoria attuale. Secondo questo schema le domande da porsi urgentemente sono: "E se le società continuassero a un ritmo simile, fissando obiettivi ma non intraprendendo una forte azione collettiva? Attraverseremo punti di non ritorno irreversibili, minacciando le fondamenta del clima stabile della Terra? La disuguaglianza spinta porterà a un peggioramento delle tensioni sociali?"
Il secondo scenario, invece, dal titolo "Passo da gigante", presuppone che le società intraprendano un nuovo percorso verso un mondo sostenibile entro il 2050. Ma le domande da porsi sono: "E se riconfigurassimo radicalmente le nostre economie, i nostri sistemi energetici e alimentari in modo che funzionino sia per le persone che per il pianeta? Possiamo evitare il peggiore impatto del cambiamento climatico e aumentare la resilienza delle nostre società agli shock? Riusciremo a porre fine alla povertà estrema, garantendo a tutti una dieta sana e accesso a un'istruzione e a un'assistenza sanitaria di qualità?".
Dunque: continuare nella stessa direzione odierna o raddrizzare la rotta del Pianeta?. "Non c'è più tempo da perdere", concordano gli scienziati. Anche perché questa Terra "è l'unica che abbiamo": per questo gli Stati Uniti del Mondo hanno scelto come motto “TERRA E PACE”.

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Nella sede degli Stati Uniti del Mondo e della Fondazione Mediterraneo sventola il Tricolore in occasione della “Festa della Repubblica Italiana”.
La città di Napoli ha celebrato la Festa della Repubblica con una cerimonia in piazza Plebiscito. Qui, alla presenza del prefetto, Claudio Palomba, del sindaco, Gaetano Manfredi, del Segretario Generale degli Stati Uniti del Mondo, Michele Capasso, e delle massime autorità civili, religiose e militari, si è svolta la cerimonia dell'Alzabandiera.
Ad aprire la manifestazione, il coro delle voci bianche del Teatro San Carlo che ha seguito celebri arie d'opera.
"Ci fa estremamente piacere la presenza dei ragazzi - ha detto il prefetto Palomba - questa è una festa soprattutto per loro e con questo intento è stata costruita. È un momento difficile per tutti ma dobbiamo lavorare per la coesione e la collaborazione come ha detto il Presidente della Repubblica, Mattarella".
Nella piazza si è schierato il reparto interforze e il prefetto ha dato lettura del messaggio del Capo dello Stato. "La nostra città è medaglia d'oro al valore militare per la grande resistenza che mise in atto contro il nazifascismo - ha ricordato il sindaco Manfredi - e credo che oggi sia un giorno molto bello perché unisce una città in grande spolvero con una città sempre più democraticamente impegnata".
A chiusura della cerimonia, il personale del comando provinciale dei vigili del fuoco di Napoli, accompagnato dalle note dell'inno alla Gioia e dell'inno di Mameli eseguiti dalla Fanfara del X reggimento carabinieri Campania e dal coro delle voci bianche del San Carlo, ha calato una grande bandiera italiana sulla facciata della Prefettura.
"Condivido molto le parole del Capo dello Stato. Le grandi sfide che abbiamo davanti sono aiutare i nostri giovani ad avere un futuro migliore e ridurre le disuguaglianze che feriscono le nostre comunità. Queste devono essere le grandi battaglie di tutti noi per salvare la Terra ed assicurare la Pace", ha detto il Segretario Generale Capasso al termine della cerimonia per la Festa della Repubblica in piazza Plebiscito nel corso della quale il prefetto, Claudio Palomba, ha dato lettura del messaggio del Presidente Mattarella.
Presente alla cerimonia la dott.ssa Maria Pia Balducci Molinari, direttrice del Museo della Pace, dove per tutta la giornata sono stati ospitati studenti di varie regioni mentre nei 107 videowall venivano trasmessi video e filmati sulla Costituzione e sulla storia della Repubblica Italiana.

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Si è riunita a Napoli la giuria internazionale del "Mare Nostrum Award": il Premio istituito anni fa dal Gruppo Grimaldi.
In questa occasione il presidente Michele Capasso - membro della giuria presieduta da Bruno Vespa, presente ai lavori - ha sottolineato l'importanza del Premio per restituire fiducia ad una regione - il Mediterraneo - specialmente dopo la combinazione “pandemia-guerra”.

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Nel corso di una cerimonia solenne in presenza di docenti, studenti e rappresentati politici ed istituzionali l’Università Cadi Ayyad di Marrakech ha rinnovato la sua adesione alla rete "Almamed” - sezione autonoma degli Stati Uniti del Mondo" - assumendo il ruolo di Capofila.
Una convenzione è stata sottoscritta dal presidente prof. Michele Capasso e dal presidente dell’Università Cadi Ayyad prof. Lhassan Hbdi.

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Il presidente Michele Capasso con la direttrice Pia Molinari hanno trascorso alcuni giorni a Marrakech, la città rosa, per eventi della Fondazione.
Per il presidente Capasso è la 49 volta che visita quella che considera la sua “seconda città”, dopo Napoli. Dopo la prima visita del 1988 molto è cambiato e gli effetti della globalizzazione sono evidenti: tuttavia il clima, l’atmosfera, gli odori e i sapori richiamano alla mente una Marrakech magica, intima, da scoprire.
Dopo una visita con amici ai giardini Majorelle, alla Koutubia e ad altri luoghi della città la visita all’atelier del caro Said Margoul, di recente scomparso.
Commozione ed emozione si sono intrecciate in un sentimento di affetto e di complicità con la città ed i suoi abitanti.

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La Fondazione Mediterraneo ha reso omaggio al Museo della Pace - MAMT ad Abdelwahed Radi, morto domenica 26 marzo 2023 in una clinica di Parigi.
Profondamente commosso, Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo, ha ricordato i momenti più significativi di un'amicizia fraterna durata più di 25 anni.
Abdelwahed Radi ha avuto una vita ricca. Politico come nessun altro in Marocco, è stato un protagonista della storia moderna del Paese. Il numero di personalità presenti ai suoi funerali al cimitero Chouhadas di Rabat, due giorni dopo la sua morte, è sufficiente a illustrare la sua statura. Tra queste, lo stesso principe ereditario Moulay El Hassan e il principe Moulay Rachid” ha affermato Michele Capasso, ricordanto i tanti momenti che hanno caratterizzato un'amicizia durata più di un quarto si secolo: dall'inaugurazione del Totem della Pace a Rabat alla cerimonia di cittadino onorario a San Sebastiano al Vesuvio, dai Forum per i diritti umani alle tante battaglie per gli emarginati dalle società.
In questa occasione è stato presentato un volume dedicato ai rapporti tra la Fondazione e il Marocco, dove il Presidente Radi è, con i re Hassan II e Mohammed VI, assoluto protagonista.
Alla fine della sua vita, il Presidente Radi ha pubblicato un libro per raccontare la sua storia., la sua vita: vissuta appieno.
Tanti gli ospiti al museo che hanno voluto ricordare il grande statista.

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Nella sede della Fondazione Mediterraneo e del Museo della Pace MAMT si è svolta una giornata di celebrazione della “Festa di Liberazione della Repubblica Italiana”.
Gli ospiti partecipanti sono stati accompagnati nei vari percorsi organizzati dal Museo della Pace ed hanno ripercorso i momenti più significativi della storia d’Italia inerente la liberazione dal nazi-fascismo.
In diretta sui grandi videowall collegamenti con l’Altare della Patria a Roma, con Piazza Duomo a Milano e con il Teatro di Cuneo: luoghi significativi delle celebrazioni del 2023.

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