2025
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28 Luglio 2025
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Anno 2025
In occasione del completamento del Sacrario dedicato a Papa Francesco - il “Totem della Pace” dello scultore Molinari, inaugurato il 7 giugno 2025 nel Porto di Napoli - vi è stato un momento di riflessione con un ennesimo appello accorato degli “Stati Uniti del Mondo” e della “Fondazione Mediterraneo” per quanto accade a Gaza, dove l’umanità si è dimessa lasciando posto alla barbarie, all’indifferenza e all’utilizzo della fame come arma di guerra.
Dinanzi alla grande immagine a colori di Papa Francesco posta sul Sacrario e dinanzi al sudario della povera Alaa, che mesi fa vide uccidere 9 dei suoi dieci figli e il marito, la voce dei partecipanti si è levata alta verso i governanti del mondo per fermare una strage che sta diventando un genocidio con le sue 60.000 vittime, tra le quali tanti bambini innocenti e inermi.
In un messaggio a Michele Capasso il s.Segretario generale delle Nazioni Unite e Alto rappresentante per l’Alleanza delle Civiltà Miguel Angel Moratinos afferma:
“Molti Governi, tra i quali quello italiano, giocano con i Palestinesi come se fossero imbecilli e un esponente del Governo italiano addirittura nasconde la verità quando afferma che l’Italia riconoscerà la Palestina solo quando i Palestinesi riconosceranno lo Stato d’Israele… Lo hanno già fatto ai tempi di Arafat e con gli accordi di Oslo. Bisogna denunciare ogni forma di ignoranza, manipolazione e malafede”.
Sullo stesso argomento oggi il Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, sollecitato dai giornalisti a margine dell’evento del Giubileo degli Influencer, dice:
“La Santa Sede ha già riconosciuto da tempo lo Stato della Palestina e la soluzione è il riconoscimento dei due Stati, che vivano vicini l’uno all’altro, in autonomia ma anche in collaborazione e sicurezza. Non è prematuro riconoscere la Palestina: secondo noi la soluzione passa attraverso il dialogo diretto tra le due parti in vista della costituzione di due realtà statali autonome. Certo, diventa sempre più difficile anche per la situazione che si è creata e si sta creando in Cisgiordania (a proposito degli insediamenti israeliani in quei territori): questo non favorisce certamente, da un punto di vista pratico, la realizzazione dello Stato di Palestina. Auspico che gli incontri a New York, oggi e domani in occasione della Conferenza internazionale di alto livello per la soluzione pacifica della questione palestinese e l’attuazione della soluzione a due Stati, portino qualche frutto. Si sta utilizzando la fame come arma di guerra".
È utile ricordare che la Santa Sede già 25 anni fa aveva siglato un primo accordo di base con l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). Quindi, dieci anni fa, firmò un Accordo globale con lo Stato di Palestina, entrato poi in vigore nel gennaio 2016.
Il Segretario generale degli Stati Uniti del Mondo Michele Capasso a conclusione dell’incontro legge l’accorato appello per Gaza e subito dopo afferma:
"Quello che accade a Gaza è un genocidio che si concretizza attraverso un "urbicidio" e un "memoricidio": vale a dire attraverso l’annientamento delle città e della memoria. La sofferenza umana non si può riassumere: i responsabili gettano le proprie responsabilità sugli altri, insensibili al dolore delle vittime innocenti e ai bambini che ogni giorno muoiono per fame. Non possiamo restare a guardare e dobbiamo denunciare questo crimine contro l’umanità. La pace si costruisce solo con la verità, la giustizia e l’amore: senza amore non ci può essere dialogo. Dispiace vedere ignorati dal Governo italiano gli appelli pervenuti e l’auspicio è che vi possa essere un risveglio delle coscienze e della diplomazia”.
