2019

Il Convegno Internazionale sulla Fratellanza (Global Conference of Human Fraternity) promosso dal Council of Elders, Consiglio dei saggi musulmani, presieduto dallo Shaykh al-Azhar Ahmad al-Tayyib e fondato ad Abu Dhabi nel 2014 si è svolto ad Abu Dhabi dal 3 al 4 febbraio 2019.
Una delegazione della Fondazione Mediterraneo e della Federazione Anna Lindh Italia ha partecipato in questi giorni alla storica visita di papa Francesco negli Emirati e al convegno interreligioso "Human Fraternity", a cui il papa ha dato il suo contributo.
Prima dell’arrivo del Pontefice, si sono già riuniti  500 leader religiosi da tutto il mondo che hanno discusso in 21 workshop con 60 relatori, di cui 30 musulmani e 30 in maggioranza di chiese cristiane.
Delegazioni islamiche europee sono venute da Ucraina, Algeria, Libano, Mauritania, Tunisia, Azerbaijan, Kazakhstan, Malesia, Indonesia,  Bosnia, Albania, Kosovo, Croazia, Russia, India, Italia  e Pakistan.
Il meeting internazionale di Abu Dhabi è stato aperto da alte cariche del mondo islamico fra cui Ahmed Aboul Gheit, Segretario Generale della Lega Araba e Sheikh Nahyan bin Mubarak Al Nahyan, Ministro della Tolleranza degli UAE.
Oltre ad autorità cristiane ortodosse, orientali e protestanti, sono intervenuti da parte cattolica il Segretario di Stato Pietro Parolin, il cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, mons. Miguel Ayuso, segretario del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, l'arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, già Custode di Terra Santa, il frate francescano da Gerusalemme Ibrahim Faltas ed altri.
Fra i relatori anche il rabbino capo di Polonia, rav. Michael Schudrich.
Tre i temi principali discussi nei due giorni di incontri, a loro volta articolati in sotto argomenti. Il primo, “Principi di Fraternità Umana” è stato suddiviso in "Consolidamento della nozione di cittadinanza", "Combattere l'estremismo", "Promuovere il dialogo" e "Difendere i diritti degli oppressi e dei perseguitati”; il secondo tema, "Le principali sfide che affronta la fratellanza umana nel mondo”, include “Mancanza di coscienza umana", "Esclusione della morale religiosa", “Diffusione di individualismo e materialismo” e "Fanatismo religioso ed etnico”.
Infine il terzo macro-tema, “Responsabilità comune per realizzare la fraternità umana”, discute di "Responsabilità comune per raggiungere la pace globale", "Responsabilità delle organizzazioni internazionali e umanitarie", "Ruolo delle organizzazioni e istituzioni educative, culturali e dei media nella costruzione e diffusione della fratellanza” e de "Il ruolo dei giovani di diversi background religiosi e culturali nel conseguimento di questi obiettivi”.
Il presidente Michele Capasso di è detto particolarmente emozionato:
“La visita di Papa Francesco è un sogno che si avvera; da 30 anni operiamo per il dialogo interreligioso ed oggi qui vedo tanti protagonisti che hanno partecipato ad eventi della Fondazione: dal Cardinale Pietro Parolin a Jamal Sanna Al Swaidi, da Ibrahim Faltas all’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, da Yahia Pallavicini a tanti altri che hanno creduto in questo processo. Ricordo l’incontro con il Cardinale Parolin ed una delegazione degli Emirati Arabi Uniti nel giugno 2014 quando proponemmo questa visita”.