2016

Il Consiglio Consuntivo della Fondazione Anna Lindh per il Dialogo Euromediterraneo composta dai 42 paesi dell'Unione per il Mediterraneo (UpM), si è riunito oggi al Ministero degli Affari Esteri italiano, inaugurato dal Sottosegretario Benedetto Della Vedova alla presenza del Direttore Esecutivo della Fondazione Anna Lindh ambasciatore Hatem Atallah e della Presidente della Fondazione Anna Lindh Elisabeth Guigou.
"La Pace e la stabilità del Mediterraneo sono prioritari per l’Italia che crede fortemente nella collaborazione tra le due Rive del Mediterraneo” ha dichiarato il sottosegretario Della Vedova nel corso del suo intervento di apertura, “L'Italia sostiene da tempo il lavoro della Fondazione per costruire una contro narrativa all’estremismo e alla radicalizzazione.
Il lavoro della Fondazione Anna Lindh è fondamentale per cambiare la narrativa sulla nostra regione, portando nuovi stimoli al partenariato tra le due Rive del Mediterraneo e mettendo la società civile al centro di questa partnership”.
Il Consiglio, presieduto da Elisabeth Guigou, Presidente della Commissione Esteri dell’Assemblea Nazionale francese, è composto da eminenti personalità provenienti dall’Europa e dei paesi partner della sponda sud Mediterraneo, ed è responsabile della direzione strategica della Fondazione: l’Italia è rappresentata dal prof. Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo che ha contribuito in maniera sostanziale alla nascita e allo sviluppo della stessa Fondazione Anna Lindh sin dal 2002.
Al centro del dibattito odierno è stato il ruolo della Fondazione Anna Lindh, come istituzione e punto di riferimento per il dialogo interculturale della regione, di fronte alla sfida regionale dell’ estremismo e la crisi dei rifugiati.
La Presidente Elisabeth Guigou ha evidenziato come nel Mediterraneo vi sia una convergenza di valori e che gli estremisti che promuovono la visione alternativa di uno scontro di valori sono una minoranza. La Fondazione si pone l’obiettivo di incoraggiare la maggioranza silenziosa a fare sentire la propria voce.
Sono state raccolte – tra le proposte formulate – quelle del presidente Capasso finalizzati a promuovere “ciò che ci unisce”, il “positivo” ed a concentrare le azioni principali dell’ALF sui giovani, sulle donne e sulle città “luoghi del e per il dialogo.
Tra le prossime azioni si prevede di attuare un programma regionale per i giovani, un Erasmus Mediterraneo dei giovani delle ONG e di coinvolgere le princiopali città del Mediterraneo nell’azione di interazione culturale e sociale.