2013

Il presidente della Palestina, Abu Mazen, ha espresso la speranza di poter firmare la pace con Israele in un caloroso colloquio con Papa Francesco, in Vaticano. Nel corso dell'udienza il leader palestinese ha anche visitato il Pontefice a visitare la Terra Santa, dopo che un invito in questo senso era gia' arrivato dal presidente israeliano, Shimon Peres. Abu Mazen ha scelto Roma come prima tappa di un tour europeo che lo che lo porterà in Germania e a Bruxelles, per sensibilizzare l'Europa alla causa palestinese. Il tema dei negoziati di pace con Israele è stato al centro dei colloqui con Papa Francesco che ha auspicato che si arrivi presto a un accordo.
Lo ha fatto a modo suo, quando ha donato al presidente dell'Autorità Palestinese una penna stilografica che riproduce la colonna del baldacchino dell'altare di San Pietro, opera di Gianlorenzo Bernini: "Sicuramente lei deve firmare molte cose...", ha scherzato. E Abu Mazen ha colto al volo l'allusione: "Spero di firmare con questa penna l'accordo di pace con Israele". "Presto, presto!", ha esortato il Pontefice argentino. In una successiva nota, il Vaticano ha fatto sapere che il Papa chiede che il governo israeliano e quello palestinese "prendano con determinazione decisioni coraggiose a favore della pace con il sostegno della Comunita' internazionale".
Francesco ha espresso "l'auspicio che il processo di pace "produca i frutti desiderati per trovare una soluzione giusta e duratura ad un conflitto la cui fine si rivela sempre più necessaria e urgente".
Dopo il nuono invito, la visita di Francesco in Terra Santa sembra più vicina. La Santa Sede non ha ancora annunciato ufficialmente la visita, ma si è ipotizzato che potrebbe avvenire tra marzo e aprile del 2014.
Nel pomeriggio il presidente dell'Anp al Quirinale ha incontrato Giorgio Napolitano al quale ha consegnato ''La stella della Palestina", la più alta onorificienza dei Territori.

Il percorso di pacificazione ha avuto un momento significativo pochi mesi fa  durante la visita del Presidente Abu Mazen alla Fondazione Mediterraneo, dove è stato riconosciuto il ruolo del dialogo per la pace.