FEDERAZIONE ANNA LINDH ITALIA

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

In occasione del decennale dell’inaugurazione del “Totem della Pace” dello scultore Mario Molinari alla Farnesina, si è svolta webinar una cerimonia commemorativa con i partecipanti principali a quell’evento: dalla principessa WIjdan Al Hashemi di Giordania a Mons. Fouad Twal, già Patriarca latino di Gerusalemme, ed ai rappresentanti di Governi ed Ambasciatori allora intervenuti.
Il presidente Michele Capasso ha sottolineato l’importanza del “Totem della Pace” come simbolo che riunisce tanti Paesi del mondo: “Proprio alla vigilia degli incontri per la pace in programma a Roma il 20 ottobre 2020,  l’aver ricordato il lungo viaggio dell’opera monumentale che la Fondazione Mediterraneo sta diffondendo in tutto il mondo costituisce un richiamo alla fratellanza ed all’unità – indispensabile in un momento difficile della nostra storia - anche attraverso i simboli”.

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Nel pieno rispetto delle regole di distanziamento e protezione per il Covid 19, si è svolta presso la sede  del Museo della Pace - MAMT in Napoli la cerimonia di assegnazione dei “Premi Mediterraneo 2020” che ha inaugurato le attività celebrative per il trentennale  della Fondazione Mediterraneo. Riconosciuto tra i Premi più importanti grazie anche alla qualità delle giurie rappresentanti 43 Paesi euro mediterranei, quest’edizione del Premio ha visto l’assegnazione di una nuova sezione denominata “Città del dialogo”.
Numerosi i collegamenti webinar (*) con diversi paesi euromediterranei.
Tra i presenti il presidente dell’Ordine degli ingegneri prof. Edoardo Cosenza, i membri della giuria, i premiati, il prof. Massimo Pica Ciamarra e rappresentanti del mondo accademico, artistico e culturale del Mediterraneo.
L’artista Ciccio Merolla si è esibito in un concerto di “Musiche par la Pace”.
In questa occasione sono stati assegnati i PREMI MEDITERRANEO CITTÀ DEL DIALOGO, il PREMIO MEDITERRANEO ISTITUZIONI, la TARGA D’ONORE ed i PREMI ARCHITETTURA E CITTÀ.
Tra i premiati:

  • PREMIO MEDITERRANEO ISTITUZIONI ALL’ ISOLA DI LAMPEDUSA
    (Rappresentata dal Sindaco dott. Salvatore  Martello)
    Presentazione di Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo

  • PREMIO MEDITERRANEO CITTÀ DEL DIALOGO ALL’ ARCHITETTO VINCENZO LATINA
    (Risanamento e restauro ambientale della ex Cava di Lampedusa)
  • PREMIO MEDITERRANEO CITTÀ DEL DIALOGO
    (menzione speciale) AGLI ARCHITETTI  FRANCESCO SCARDACCIONE E ISHIMOTO
    (Facoltà di Ingegneria a San Giovanni a Teduccio)

  • PREMIO MEDITERRANEO CITTÀ DEL DIALOGO
    (menzione) ALL’ARCHITETTO PASQUALE TIERNO
    (Teatro Urbano a Calvanico - Salerno)
  • TARGA D’ONORE ALLA BIBLIOTECA DEI GIROLAMINI
    (Rappresentata dalla dottoressa Antonella Cucciniello, Direttrice della Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini)

(*) La parola “webinar” è un neologismo nato dall'unione di due termini inglesi:  “web” e “seminar” e si riferisce a partecipazioni in diretta a eminari o conferenze a distanza attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie web.

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Nel pomeriggio di sabato 3 ottobre 2020 al Museo della PaceMAMT diretta con Assisi e con papa Francesco per la firma della nuova Enciclica “Fratelli tutti” sulla fraternità e l’amicizia sociale. Il Santo Padre al Sacro Convento ha celebrato la Santa Messa presso la Tomba di San Francesco e, al termine, ha firmato l’Enciclica.
A motivo della situazione sanitaria, è stato desiderio del Santo Padre che la visita si svolgesse in forma privata, senza alcuna partecipazione dei fedeli.
Il presidente Michele Capasso ha sottolineato l’importanza dell’Enciclica proprio in un momento difficile per la storia dell’umanità.

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Nel pieno rispetto delle regole di distanziamento e protezione per il Covid 19, si è svolta presso la sede  del Museo della Pace - MAMT in Napoli la cerimonia di assegnazione dei “Premi Mediterraneo 2020” che ha inaugurato le attività celebrative per il trentennale della Fondazione Mediterraneo.
Per la sezione “Istituzioni” il premio è stato assegnato all’Isola di Lampedusa, rappresentata dal Sindaco dott. Salvatore Martello, presente webinar.
Presenti in sala rappresentanti del mondo politico, culturale ed istituzionale di vari Paesi del Mediterraneo ed i membri delle giurie.
Il premio, consistente nell’opera “Totem della Pace” dello scultore Mario Molinari, è stato simbolicamente consegnato dal presidente prof. Michele Capasso e dalla dott.ssa Pia Molinari in attesa di svolgere la cerimonia ufficiale a Lampedusa nelle prossime settimane.
Il presidente Capasso ha ricordato, in occasione del trentennale della Fondazione, le tante attività ed i “Laboratori per la pace” svolti a Lampedusa e culminati nella storica visita di Papa Francesco dell’8 luglio 2013 e del contemporaneo appello lanciato a Lampedusa dalla Fondazione lo stesso giorno.
Il Sindaco Martello ha ringraziato per il prestigioso riconoscimento che onora l’Isola ed i suoi abitanti.
In questa occasione è stato proposto di realizzare l’opera monumentale “Totem della Pace” sull’Isola di Lampedusa per rafforzarne il legame anche in considerazione che le reliquie dei migranti presenti nel “Totem della Pace” del Porto di Napoli (inaugurato da Papa Francesco il 21 marzo 2015) furono portate proprio dal Comandante della Guardia Costiera di Lampedusa.
In questa occasione è stato presentato in varie lingue il percorso emozionale del Museo della Pace – MAMT titolato “Voci dei Migranti” e dedicato a Lampedusa.

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Nel rispetto delle regole Covid-19, giovani e  migranti – a piccoli gruppi ed a turno – si sono riuniti nei 5 piani del Museo della Pace per celebrare la 106a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, voluta dalla Chiesa dal 1914. È sempre stata un’occasione per dimostrare la preoccupazione per le diverse categorie di persone vulnerabili in movimento, per pregare per le sfide e aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalla migrazione.
Papa Francesco ha scelto quest’anno il tema “Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”, e si è concentrato sulla pastorale degli sfollati interni (IDP).
Il presidente Michele Capasso ha ricordato l’impegno trentennale della Fondazione Mediterraneo e suo personale in favore dei migranti, sintetizzato nel percorso emozionale del Museo dal titolo “Voci dei Migranti”.
“Il numero degli sfollati interni - è stato sottolineato - è aumentato a tal punto non solo da poter essere quello di una intera popolazione, ma anche così tanto da raggiungere il livello più alto di sempre. Gli sfollati interni sono 50 milioni, ma il loro destino, agli occhi del mondo, è ancor più nascosto di quello di qualsiasi altro rifugiato, e questo perché restano dentro i confini nazionali, seppur vittime di conflitti, violenze, disastri ambientali e, oggi, anche della pandemia di Covid-19. I Paesi in cui si contano i più alti numeri di sfollati sono gli stessi che negli ultimi anni sono i più conosciuti per le loro infinite guerre: Yemen, Siria, Libia e Iraq”.
In risposta alla sua esperienza a Lampedusa e Lesbo, Papa Francesco ha costituito  la Sezione Migranti e Rifugiati: un piccolo e dinamico reparto vaticano diretto personalmente da Lui, credendo necessari sforzi ed attenzioni particolari per garantire che chi è costretto a fuggire non sia chiuso fuori o lasciato indietro.
“Da questa situazione potremo uscire solo insieme, come umanità intera”, sottolinea sempre in ogni occasione il Papa.
La pandemia del COVID-19 ha reso senza alcun dubbio la situazione dei migranti, dei rifugiati, degli sfollati e delle vittime della tratta di esseri umani ancora più difficile. Già vulnerabili prima del diffondersi del virus, si trovano ora a patire nuove sofferenze e ulteriori ingiustizie, che pregiudicano i loro diritti, la loro sicurezza e la loro salute.

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